Non sapete ancora chi ha vinto alla Notte degli Oscar 2020?
Ve lo diciamo noi!
A poche ore dall’inizio, la cerimonia di assegnazione degli Oscar 2020 si prospettava un’interminabile notte dallo sbadiglio facile.
Mai come quest’anno i Golden Globe hanno, infatti, decretato in modo netto chi dovesse salire sul podio durante la stagione dei premi cinematografici. In ogni occasione, dai SAG ai BAFTA, i vincitori erano sempre gli stessi.
CHI ERANO I FAVORITI?
1917 di Sam Mendes. L’opera, che ha saputo portare in trincea e ha fatto sentire l’odore dei caduti agli spettatori di mezzo mondo, era la favorita per il miglior film dell’anno.
Miglior attore, senza ombra di dubbio, era Joaquin Phoenix per aver donato umanità ad un personaggio dei cinecomic come Joker, diventato d’improvviso la faccia triste e drammatica della malattia mentale.
Migliore attrice per contro era data vincente Renée Zellweger la cui interpretazione in Judy ha convinto all’unanimità gli addetti ai lavori: la sua versione della Garland sul viale del tramonto, dipendente dalla bottiglia, dai farmaci e dal palco, ha commosso anche chi non ama particolarmente l’attrice americana.
Migliore attore non protagonista a sorpresa era balzato in testa Brad Pitt con il suo Cliff Booth di C’era una volta a Hollywood. Mentre quale migliore attrice non protagonista del 2020 era oramai scontato fosse Laura Dern, per il suo avvocato in Storia di un matrimonio.
Ovviamente, il lungometraggio straniero dell’anno era Parasite di Bong Joon-ho che è riuscito magistralmente a far confluire –e a far rimanere in equilibrio- tre generi cinematografici in una sola pellicola. Da ultimo, merita di essere ricordata la sceneggiatura non originale meglio adattata, quella di Jojo Rabbit di Taika Waititi, che con delicatezza e ironia ha dimostrato come si possa parlare di nazismo anche ai giovanissimi. Da proiettare in tutte le scuole.
Insomma, pareva potessimo scrivere il nostro commento prima di coricarci e riposare otto meravigliose ore.
Sul più bello però, un articolo dell’Hollywood Reporter – svelandoci i pensieri di un votante, che riportava al centro dei giochi Tarantino e bocciava clamorosamente sia Scorsese sia Noah Baumbach – ci ha fatto sperare nei fuochi d’artificio e ci ha impedito di spegnere il televisore sino a mattina.
E la notizia del giorno è… che la Corea del Sud ha conquistato Hollywood!
ECCO I VINCITORI DEGLI OSCAR 2020
miglior film: Parasite
miglior regista: Bong Joon-ho (Parasite)
miglior attore: Joaquin Phoenix (Joker)
migliore attrice: Reneé Zellweger (Judy)
miglior attore NON protagonista: Brad Pitt (C’era una volta a… Hollywood)
migliore attrice NON protagonista: Laura Dern (Marriage Story)
migliore sceneggiatura originale: Parasite
migliore sceneggiatura NON originale: Jojo Rabbit
migliore film straniero: Parasite
miglior documentario: American Factory
miglior animazione: Toy Story 4
La lista completa, con i preziosi premi tecnici, è sul sito dell’Academy www.oscar.com
COSA NE PENSIAMO?
Parasite merita ogni Award che si è aggiudicato. Premesso ciò, il nostro podio di fantasia voleva che a Jojo Rabbit si riconoscesse il merito di essere riuscito in un’impresa tanto ardua; che Scarlett Johansson ricevesse un premio per la sua Rosie nella stessa pellicola; che Bong Joon-ho venisse incoronato quale miglior regista lasciando la statuetta a miglior opera straniera ad Almodovar, che a questo punto conferma la nomea dell’eterno sconfitto.
Appunto, parliamo degli sconfitti: chi rincasa senza premi (nonostante le nomination)?
Sicuramente il boccone deve essere stato amaro per Martin Scorsese che non ha ricevuto nulla. Il suo The Irishman era un film lungo, ma non è il primo (né sarà l’ultimo) e la tanto chiacchierata scelta di spianare le rughe al cast grazie alla tecnologia è stata notata più da chi l’ha guardato in streaming su Netflix che non da coloro accorsi al cinema per goderselo su grande schermo.
La scelta più bizzarra però è stata quella di escludere Adam Sandler. La sua interpretazione in Uncut Gems è forse la vera sorpresa del 2020 e confidiamo sia una bufala che la sua assenza sia dipesa della qualità della sua filmografia precedente. Sarebbe un nonsenso.
E ora chiudiamo la carrellata, o forse sarebbe meglio dire iniziamo la mattinata, ascoltando la miglior canzone originale, l’appena premiata “(I’m Gonna) Love Me Again” di Rocketman.
Vissia Menza
Foto: The Academy
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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