La Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte regala al Museo Bagatti Valsecchi e ai suoi visitatori una versione del CANTO DI NATALE di Dickens.

Un Canto di Natale al Museo Bagatti Valsecchi. Photo: Laila Pozzo

Un momento dello spettacolo Un Canto di Natale al Museo Bagatti Valsecchi. Photo: Laila Pozzo.

Mancano davvero pochi giorni a Natale e, come ogni anno da un po’ di tempo a questa parte, me ne sono resa conto all’ultimo. Più si cresce più diviene difficile lasciarsi avvolgere dall’atmosfera natalizia. Ci si barcamena tra un impegno e l’altro da settembre a dicembre e si arriva alle feste con una tale stanchezza addosso che rende incapaci di poterne godere appieno.

Quando si è piccoli, invece, è tutto diverso. Le settimane che precedono il Natale sono colme di eventi preparatori a questo giorno speciale, che è tale anche e soprattutto perché da essi è annunciato. E uno di questi eventi è proprio la recita di Natale.

La recita di Natale rappresenta uno di quei riti di passaggio cui nessuno può sottrarsi e che trova il suo momento di massimo slancio alla scuola primaria. Per settimane maestre e bambini lavorano a questo spettacolo imparando battute e canzoni, preparando costumi e scenografie, per poi mostrare il risultato delle loro fatiche a una gran folla di parenti e conoscenti.

La prima recita di Natale di cui ho memoria, però, non è la mia, ma quella di mia sorella maggiore. Lei e alcune ragazze della sua classe avevano messo in scena “Un Canto di Natale” di Charles Dickens. Era la prima volta che assistevo a quella storia e ne rimasi affascinata.

La storia del vecchio Scrooge, che grazie alla visita di tre spiriti, riscopre che la magia del Natale sta nel condividere questa festività col proprio prossimo è rimasta per molto tempo la mia storia preferita.
Un Canto di Natale al Museo Bagatti Valsecchi. Photo: Laila Pozzo

Un momento dello spettacolo Un Canto di Natale al Museo Bagatti Valsecchi. Photo: Laila Pozzo.

E continuo ad apprezzarla tuttora, tanto che non ho avuto dubbi su che libro assegnare ai miei alunni da leggere durante queste vacanze.

A quanto pare però non sono l’unica a continuare ad apprezzare quest’opera di Dickens.

Proprio a partire da domani, giovedì 24 dicembre, sul sito del Museo Bagatti Valsecchi sarà disponibile gratuitamente il video di Un Canto di Natale, ispirato dall’omonimo romanzo di Dickens. Il video è stato realizzato dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, in collaborazione con la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi – Fondazione Milano e l’Associazione Noema.

L’originalità della trasposizione del romanzo dickensiano, diretto da Andrea Piazza, sta nell’aver cambiato, prima di tutto, l’ambientazione. Non più la casa di Ebeneezer Scrooge, bensì le sale del Museo Bagatti Valsecchi.

Anche la storia ha subito delle modifiche. In primo luogo il racconto viene preceduto dalla ben nota tecnica della cornice, che trova il suo fondamento in ambito orientale ne “Le Mille e Una Notte” per poi essere utilizzata in innumerevoli opere della letteratura medievale, come “Il Decamerone” di Giovanni Boccaccio e “Il Conte Lucanor” di Juan Manuel. Infatti, Un Canto di Natale di Dickens è il romanzo che viene ripreso e riletto dai due fantasmi, interpretati da Riccardo Bursi e Fabrizio Calfapietra, che si aggirano per le sale del museo.

Inoltre, lo spettacolo è ulteriormente arricchito da una componente musicale, ovvero il quintetto vocale dell’Ensemble Vocale Harmonia Cordis che – nei panni ultraterreni di ex coristi della Scala – intonano dei canti natalizi. Le parti cantate fungono da coro alla rappresentazione come avveniva nel teatro greco.

Un Canto di Natale al Museo Bagatti Valsecchi. Photo: Laila Pozzo

Un momento dello spettacolo Un Canto di Natale al Museo Bagatti Valsecchi. Photo: Laila Pozzo.

Giuditta Comerci, direttore artistico di Noema, ha scelto con cura le varie carole da inserire, di modo che amplificassero la semantica della scena rappresentata ed evocassero determinate emozioni.

Non a caso la Fondazione Cologni ha scelto di regalare questo video, realizzato dal video-maker Emanuele Zamponi, al Museo Bagatti Valsecchi e ai suoi visitatori digitali. Scegliere di regalare la rappresentazione di una storia che insista sull’importanza della condivisione e dell’altruismo vuol dire lanciare un messaggio forte. Vuol dire invitare il popolo italiano ad essere altruista, proprio in un momento in cui viene più facile essere egoisti perché stanchi e stufi di una situazione che ci sta logorando tutti.

La Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte ci invita quindi col suo videoregalo natalizio a riscoprire, assieme a Ebeneezer Scrooge, il senso più vero del Natale. Quel senso che è già insito in quella mangiatoia in cui oltre 2000 anni fa Dio ha voluto condividere con l’umanità quanto aveva di più prezioso: suo figlio Gesù.

Quindi non perdete quest’occasione. Collegatevi al sito del Museo Bagatti Valsecchi e preparatevi a ritrovare quello spirito natalizio che è tanto facile avere da bambini, ma che non è neppure perduto da adulti.

Francesca Meraviglia

INFO E CONTATTI

Un Canto di Natale sarà disponibile gratuitamente a partire dal 24 dicembre 2020 sul sito del Museo Bagatti Valsecchi e sul canale Vimeo della Fondazione Cologni.

Fonte e foto: si ringrazia l’ufficio stampa del Museo.