Shakespeare 2.0 Lucrezia affronta sul palco del Teatro Menotti lo scottante tema della violenza di genere.

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Francesca Barra e Claudio Santamaria saranno i protagonisti di Shakespeare 2.0 Lucrezia. Photo: courtesy of Teatro Menotti.

A pochi giorni dalla festa internazionale della donna sono già 9 le donne vittime di femminicidio in Italia.

E il femminicidio è solo la punta dell’iceberg di una situazione che fatica a migliorare. La parità di genere continua a essere un’amara utopia e la donna nei pensieri dell’uomo medio resta una proprietà.

Mi piacerebbe essere ottimista e pensare che C’è Ancora Domani, come recita il titolo di uno dei film più visti in Italia negli ultimi mesi, ma è dura.

Una donna per essere considerata al pari di un uomo deve sgobbare di più.

Era così un tempo e purtroppo lo è ancora.

Cosa si può fare per cambiare questa situazione?

Semplice. Parlarne. Scriverne.

E questo lo aveva già capito il Bardo di Avon, che scrive addirittura un poema dedicato a Lucrezia, sfortunata figlia di Spurio Lucrezio Tricipitino e sposa virtuosa di Lucio Tarquinio Collatino, violentata da Sesto Tarquinio, irruente e spregiudicato figlio dell’ultimo re di Roma.

Shakespeare in un’opera scritta nel 1594, dedicata al duca di Southampton Henry Wriothesley, affronta un tema quindi attualissimo, quello della violenza di genere e del femminicidio, dimostrandosi attento osservatore e indagatore dell’animo femminile, fine psicologo e insieme acuto critico dei costumi.

Lo Stupro di Lucrezia con la sua prepotente denuncia al genere maschile non può restare vincolato al secolo in cui è stato scritto.

Proprio per questo il Teatro Menotti, in collaborazione con AidaStudioProduzioni di Elena Marazzita, ha deciso di portare sul suo palco uno spettacolo ad esso ispirato.

Shakepeare 2.0 Lucrezia, con Claudio Santamaria e Francesca Barra, sarà in scena in prima assoluta il 7 marzo 2024 alle ore 20.

La versione proposta sarà nuda e cruda, senza una vera e propria scena se non quella sonora offerta dal violino di Davide Alogna che accompagnerà le voci dei due attori con le musiche di E. Ysaye, J. S. Bach, N. Paganini, F. Kreisler, A. Piazzolla.

È Claudio Santamaria a dare voce alla tragica vicenda di Lucrezia, violata non solo nel corpo, ma anche nell’anima, presentando il poemetto del Bardo come un ideale manifesto contro ogni predominio dell’uomo sulla donna.

Ma ciò che viene rappresentato sul palco del Menotti non è semplicemente il racconto dello stupro. Lo spettacolo, infatti, insegue i pensieri e le visioni della vittima, la cui voce diviene una vera e propria meditazione tutta al femminile sulle conseguenze di un simile abuso.

Un abuso che non riguarda solo l’età antica, ma che, grazie agli interventi di Francesca Barra, si aggancia al tempo presente, un tempo in cui siamo quotidianamente costretti a confrontarci con violenze e sopraffazioni nei confronti delle donne.

La produzione, pertanto, intende risvegliare le coscienze degli spettatori portandoli a confrontarsi con le cronache giudiziarie, con la realtà di un inferno declinato al femminile, una verità apparentemente così lontana eppure tremendamente vicina, e attuale.

Il confronto non deve essere una vuota critica che porta troppo spesso a colpevolizzare la vittima, ma vuol essere uno spunto per imparare a portare un silenzioso rispetto di fronte a storie e persone che lottano per conservare la propria dignità.

Dichiara infatti Francesca Barra:

Siamo così abituati a esprimere opinioni, a ridurci a tifare mentre in ballo ci sono le vite degli altri e il loro dolore, da aprire la bocca immediatamente. Io vorrei che invece, di fronte alla dignità delle storie altrui, restassimo a bocca chiusa in teatro, prestassimo attenzione, riflettessimo con i giusti modi e tempi. Questo spettacolo è dedicato alla vita degli altri, preziosa e ingiudicabile.

Inoltre, Shakespeare 2.0 si inserisce in una più ampia iniziativa che si pone come obiettivo quello di coinvolgere attivamente le scuole secondarie, offrendo loro l’opportunità unica di assistere gratuitamente alla prova generale dello spettacolo del 7 marzo alle ore 11, per affrontare insieme il delicato tema della violenza di genere, rendendo lo spettacolo un’occasione significativa per la riflessione e la sensibilizzazione tra gli studenti.

Non perdiamoci questo incredibile appuntamento con una storia senza tempo che ci ricorda quanto sia importante lottare affinché la violenza di genere e il femminicidio spariscano da questo mondo.

Francesca Meraviglia


INFO E CONTATTI

INDIRIZZO TEATRO: via Ciro Menotti 11, Milano
ORARI SPETTACOLI: giovedì 7 marzo 2024, ore 20
PREZZI BIGLIETTI: intero 34€ (32€ + 2€ di prevendita) | ridotto over 65/ under 14 – 17,50€ (16€ + 1,50€ di prevendita)
CONTATTI: tel. 0282873611 | biglietteria@teatromenotti.org | acquisti online a questo link o con carta di credito su www.teatromenotti.org
ORARI BIGLIETTERIA: dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 18.30 (dalle 19.00 alle 20.00 solo nei giorni di spettacolo) | domenica ore 14.30 (16.00 solo nei giorni di spettacolo)

Fonte e foto: ufficio stampa Teatro, che si ringrazia.