Alla scoperta della mostra Shunk – Kender L’arte attraverso l’obiettivo (1957-1983) a Palazzo Reali sino al 20 settembre 2020.

Dopo mesi trascorsi in casa, in cui la cultura è rimasta sospesa, infine è arrivata l’estate e con essa pure la riapertura dei musei. Tra le mostre in Ticino congelate a pochi giorni dall’inaugurazione, e gioco forza prorogate sino alla stagione autunnale, c’è anche quella di cui vi parliamo oggi: Shunk – Kender L’arte attraverso l’obiettivo (1957-1983), la temporanea di fotografia a Palazzo Reali.

esterno Palazzo Reali. Photo: MaSeDomani

Shunk-Kender, l’esterno di Palazzo Reali. Photo: MaSeDomani.

L’esposizione ospitata nel cuore di Lugano è curiosa e frizzante e i motivi per cui vederla sono più d’uno.

In primis, perché la coppia, nella vita e nel lavoro, formata da Harry Alexandre Shunk e János Kender non è tra le prime a cui pensiamo quando si parla di fotografia, probabilmente a causa dell’improvvisa rottura tra i due avvenuta nel 1973.

Poi, perché i loro scatti insoliti e intriganti ci conducono da Parigi a New York durante un ventennio inimitabile come quello tra gli anni ’50 e ’70, permettendoci di rivivere un grande mutamento nel mondo dell’arte da un inedito punto di vista.

I due fotografi ci portano, infatti, nelle case, negli atelier, agli happening, alle biennali e alle inaugurazioni delle mostre, accanto ai personaggi più iconici dell’epoca – Andy Warhol, Yves Klein, Daniel Spoerri, solo per citarne alcuni. E, grazie ad una buona dose di discrezione, alla forte empatia e al rapporto di stima instaurato con gli artisti, riescono a raggiungere il duplice scopo di documentare l’evoluzione culturale che li circondava e, a loro volta, farne parte.

Shunk-Kender ingresso mostra. Ph by MaSeDomani

Shunk-Kender, l’ingresso della mostra. Photo: MaSeDomani.

Ma chi erano Shunk e Kender?

I due uomini si conobbero nella Parigi della fine degli Anni Cinquanta, in quella Ville Lumère, dove si potevano incontrare le persone più sorprendenti. È qui che iniziarono a seguire le performance di Klein, Arman e Tinguely. Ed è da qui che volarono sino in Canada, per l’Esposizione Universale del 1967, prima di approdare nella New York che non dorme mai la cui Factory segnerà la memoria collettiva.

Durante il loro sodalizio entrarono in contatto con i maggiori protagonisti della scena artistica del tempo.

Lavorarono su commissione per gli artisti e i loro galleristi. Li seguirono ovunque, durante l’intero processo creativo. Amavano avventurarsi fuori dallo studio fotografico. Non c’è quindi da stupirsi che fosse loro il reportage dell’impacchettamento di Little Bay a Sidney per mano dei formidabili Christo e Jeanne-Claude; oppure la serie di immagini scattate in occasione del festival per il 10° anniversario del Nouveau Réalisme a Milano.

È da notare che proprio nella Grande Mela, al MoMA, nel 1971, venne allestita Project: Pier 18, l’unica esposizione a loro dedicata mentre erano entrambi in vita.

Shunk-Kender, la prima sala della mostra. Photo: MaSeDomani

Shunk-Kender, la prima sala della mostra. Photo: MaSeDomani.

La mostra a Lugano

Concepita e realizzata dal Centre Pompidou di Parigi in collaborazione con il MASI, quella di oggi è la prima retrospettiva che coinvolge il duo artistico. Essa ci regala vibranti scatti in bianco e nero che esprimono tutta l’energia, la voglia di libertà e di sperimentazione che caratterizzò l’arte di quegli anni.

In totale, le immagini e i documenti originali esposti sono 450, scelti tra gli oltre 10.000 donati nel 2014 alla Roy Lichtenstein Foundation – e attualmente conservati presso la Biblioteca Kandinskij di Parigi. Essi sono organizzati in un percorso diviso in tre sezioni (Intimità, Il corpo in azione e Nuovi spazi) che aiuta il visitatore a immergersi nella rivoluzione sociale ed estetica dell’epoca.

Nelle diverse sale, inoltre, non ci si sente mai soli. Molti sono i volti da conoscere; molti sono i luoghi e gli eventi da scoprire; e molti sono i viaggi con la fantasia da poter fare.

Avete tempo ancora un mese. Ultimo giorno sarà domenica 20 settembre.

Vissia Menza

Shunk-Kender, foto e documenti in mostra a Palazzo Reali. Photo: MaSeDomani

Shunk-Kender, foto e documenti in mostra a Palazzo Reali. Photo: MaSeDomani.

INFORMAZIONI UTILI

Shunk-Kender
L’arte attraverso l’obiettivo (1957-1983)
1° marzo – 20 settembre 2020
A cura di Julie Jones, Chloé Goualc’h, Stéphanie Rivoire

Indirizzo: Palazzo Reali, via Canova n.10, Lugano (Svizzera)
Orari: martedì – domenica 10:00 – 18:00 | primo giovedì del mese 10:00 – 20:00 | lunedì chiuso | il museo rimane aperto agli orari indicati anche durante le festività
Biglietti: intero CHF 8.- | ridotto e gruppi CHF 6.- |Ticino Ticket e IoInsegno CHF 5.50
Prenotazioni, visite guidate, gruppi, contatti, mappe e altri dettagli: si rinvia al sito www.masilugano.ch
Catalogo: Éditions Xavier Barral (in inglese e francese)

Si ringrazia l’ufficio stampa.