Alla scoperta delle mostre a Milano che terminano a fine mese e sono da non perdere!

Piazza Duomo Milano©MaSeDomani2021

Pronti a scoprire insieme le mostre da vedere a Milano nei prossimi giorni? Photo: MaSeDomani 2021.

La Befana tutte le feste si porta via. Da questa settimana anche i più fortunati sono tornati operativi sul posto di lavoro. E ora che è arrivato il week-end abbiamo decisamente bisogno di evadere e fare un pieno di cultura e bellezza. La domanda sorge quindi spontanea: a quale mostra dare la priorità tra le tante al momento presenti nel capoluogo lombardo? Noi non abbiamo dubbi: a quelle che stanno per chiudere e, per un motivo o per l’altro, non siamo ancora riusciti a vedere!

Ecco, quindi, senza ulteriori indugi, quattro esposizioni da mettere in agenda nei prossimi giorni.

Al Museo Diocesano Carlo Maria Martini, nel cuore della città, fino al 29 gennaio 2023 ci sono ben due mostre preziose da non perdere…

RAFFAELLO. Annunciazione, Adorazione, Presentazione al Tempio. La predella della Pala Oddi

mostre da vedere a Milano a gennaio: Raffaello. Ph: press office

Mostre da vedere a Milano a gennaio: La predella della Pala Oddi. Nella foto: l’Adorazione dei Magi dopo la pulitura.

La Predella della Pala Oddi, sublime lavoro giovanile di Raffaello proveniente dalle collezioni dei Musei Vaticani, è Il Capolavoro per Milano del 2022!

L’iniziativa, giunta oggi alla sua 14^ edizione, ci permette di ammirare sino a fine mese il prezioso olio su tavola (cm 39 x 188), eseguito dall’artista nel 1504. L’opera, suddivisa in tre scomparti raffiguranti l’Annunciazione, l’Adorazione dei Magi e la Presentazione al Tempio, è stata realizzata per l’altare della famiglia Oddi nella chiesa di San Francesco al Prato, dove è rimasta sino al 1797 quando è stata requisita dai francesi. Ritornata da Parigi nel 1815, per volere di Papa Pio VII, entra nella nuova Pinacoteca Vaticana.

In occasione della mostra, curata da Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, e Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano, il capolavoro è stato sottoposto ad un intervento di restauro.  Diventa quindi difficile non programmare una visita al Museo nelle prossime ore.

Il Presepe di carta di Francesco Londonio

mostre da vedere a Milano a gennaio-Presepe di carta di Francesco Londonino. Photo: press office

Mostre da vedere a Milano a gennaio: Il Presepe di Carta di Francesco Londonino. Nella foto un dettaglio.

Nel medesimo luogo, ma in altra location, c’è il settecentesco Presepe di carta di Francesco Londonio, artista specializzato proprio in presepi, scene campestri e raffigurazioni di animali.

Anche noto come Presepe del Gernetto, dal luogo di provenienza, Villa Gernetto a Lesmo in Brianza, il Presepe è considerato uno dei capolavori d’arte sacra del XVIII secolo milanese. Esso è, infatti, composto da circa 60 personaggi, dipinti su carta o cartoncino sagomati, alti dai 35 ai 60 cm. E, forse, non tutti sanno che dal 2018, grazie alla donazione di Anna Maria Bagatti Valsecchi, questo gioiello è entrato nella collezione permanente del Museo Diocesano.

Pure in questo caso, come in quello di Raffaello, l’esposizione, curata da Nadia Righi e Alessia Devitini, rispettivamente direttrice e conservatrice del Museo, è l’occasione giusta per scoprire alcune figure restaurate di recente.

INFO UTILI

Indirizzo: p.zza Sant’Eustorgio 3, Milano | Orari: martedì-domenica, 10-18; chiuso il lunedì | Biglietti: intero €.9,00 e ridotto individuale €.7,00

Ora ci spostiamo nel punto zero di Milano per trasferirci a Palazzo Reale dove, sempre sino all’ultima domenica di gennaio 2023, c’è una mostra di fotografia da applausi:

RICHARD AVEDON. Relationships

Tra le mostre da vedere a Milano a gennaio c’è anche quella dedicata a Richard Avedon. Nella foto: Nastassja Kinski, Los Angeles, California June 14, 1981 © The Richard Avedon Foundation.

Una splendida opportunità per tutti noi di ripercorrere la carriera del fotografo americano, considerato uno dei maestri indiscussi della fotografia del Novecento. Divise in 10 sezioni, sono ben 106 (!) le immagini  – tutte provenienti dalla collezione del Center for Creative Photography (CCP) di Tucson (USA) e dalla Richard Avedon Foundation (USA) – con cui vengono raccontati oltre sessant’anni del suo lavoro.

La rassegna ci consente di approfondire quei tratti distintivi della sua arte che sono riusciti a lasciare un segno indelebile nella storia della fotografia. Da un lato, infatti, Avedon ha rivoluzionato il modo di fotografare le modelle, trasformandole da soggetti statici a protagoniste del set, dall’altro, i suoi ritratti di celebrità, in bianco e nero e spesso di grande formato, hanno rivelato il lato più interiore della persona ritratta.

È da notare che una sezione della mostra è dedicata alla collaborazione con Gianni Versace, iniziata con la campagna per la collezione primavera/estate 1980, che decretava l’esordio dello stilista, fino a quella della collezione primavera/estate 1998, la prima firmata da Donatella Versace.

INFO UTILI

Indirizzo:  Piazza Duomo 12, Milano | Orari: lunedì chiuso; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.00-19.30; giovedì 10.00–22.30; la biglietteria chiude un’ora prima | Biglietti: open €.17,00; intero €.15,00; ridotto €.13,00

Concludiamo con un’altra mostra di fotografia che sarà anche la prima a chiudere i battenti:

MANUEL CICCHETTI. Tempo intermedio

Manuel Cicchetti, RAVENNA, CISTERNE INFIAMMABILI © Manuel Cicchetti.

Sino al 21 gennaio, presso Still Fotografia si può scoprire l’esposizione, curata da Denis Curti, dedicata ad una selezione di 70 fotografie, rigorosamente in bianco e nero, tratte dal progetto Tempo intermedio di Manuel Cicchetti (1969).

Centri commerciali, distributori di benzina, cantieri, fabbriche, depositi, ponti, grattacieli e altri simboli del progresso e della fortuna economica, messi in discussione negli ultimi anni dalla crisi economica prima e dall’evoluzione tecnologica dopo, sono al centro della ricerca, durata quattro anni, dell’artista, il cui desiderio è di evidenziare come saranno presto necessarie riconversioni che modificheranno o addirittura cancelleranno i segni dell’uomo presenti al momento sul suolo del paese.

Lo stesso autore afferma che: “Tempo intermedio è un progetto che nasce dalla consapevolezza che siamo all’inizio di un percorso che cambierà l’ambiente, l’energia, la società, il lavoro e molto altro. Un cammino che, per la prima volta, non abbiamo deciso in autonomia ma che ci viene imposto dalla natura, della quale ci siamo collettivamente dimenticati di far parte”.

INFO UTILI

Indirizzo: via Zamenhof 11, Milano | Orari: martedì-venerdì 10-13/14-18; giovedì 10-13/14-19 | Contatti: Tel. 02.36744528; e-mail info@stillfotografia.it; sito web www.stillfotografia.it

Fonte e foto: ufficio stampa, che si ringrazia.