Alla Fondazione Stelline di Milano, fino al 13 ottobre, in mostra l’installazione Spolvero Il Cenacolo rivelato, realizzato da Lucrezia Zaffarano, Matteo Carbonara e Andrea Sartori. Un’opera sensoriale che ribalta il concetto di “vedere”.

Spolvero Il Cenacolo rivelato, Lucrezia Zaffarano, Matteo Carbonara, Andrea Sartori. Photo courtesy of Fondazione Stelline

Spolvero Il Cenacolo rivelato, Lucrezia Zaffarano, Matteo Carbonara, Andrea Sartori. Photo courtesy of Fondazione Stelline

Da ieri, venerdì 13 settembre, fino al 13 ottobre, la Fondazione Stelline di Milano ospita la mostra Spolvero Il Cenacolo rivelato, realizzata dall’artista Lucrezia Zaffarano, dal grafico Matteo Carbonara e dal film-maker Andrea Sartori. Organizzata dall’organizzazione ospitante, in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture e Comune di Milano, l’installazione è stata tra i progetti vincitori del concorso Milano da Vinci.

Nell’anno del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, la Fondazione presenta un nuovo progetto dedicato al genio toscano. Prima dell’estate, all’interno della rassegna Milano e Leonardo 500, aveva avuto luogo la mostra L’Ultima Cena dopo Leonardo, sempre dedicato al Cenacolo leonardesco.

Spolvero Il Cenacolo rivelato

Spolvero Il Cenacolo rivelato, Lucrezia Zaffarano, Matteo Carbonara, Andrea Sartori. Photo courtesy of Fondazione Stelline

Spolvero Il Cenacolo rivelato, Lucrezia Zaffarano, Matteo Carbonara, Andrea Sartori. Photo courtesy of Fondazione Stelline

“Si prega di non toccare”. Ecco un cartello che proprio non vedrete alla mostra Spolvero Il Cenacolo rivelato alla Fondazione Stelline. Ma non vedrete nemmeno il Cenacolo, se è per questo, non in senso letterale. L’installazione, infatti, non solo prevede che i visitatori tocchino con mano l’opera, ma non potrebbe realizzarsi se non lo facessero. Ebbene sì, il lavoro dei tre giovani artisti si basa proprio sul tatto. Il capolavoro di Leonardo è stato non a caso scomposto in tanti punti, come se l’affresco fosse stato “scritto” con l’alfabeto Braille. Toccare diventa, quindi, il nuovo senso visivo. Le mani prendono il posto degli occhi.

Ma non è tutto. Sulla parete opposta sarà proiettata l’Ultima Cena del vinciano scomposta, questa volta, in puntini luminosi. Ognuno si accende quando viene toccato il braille corrispondente. Questo progetto promette un ribaltamento di prospettiva. Chi non vede, ora può farlo. Chi vede, invece, si ritrova in un mondo nuovo, fatto di piccole sporgenze e luci.

Spolvero Il Cenacolo rivelato, dettaglio, Lucrezia Zaffarano, Matteo Carbonara, Andrea Sartori. Photo courtesy of Fondazione Stelline

Spolvero Il Cenacolo rivelato, dettaglio, Lucrezia Zaffarano, Matteo Carbonara, Andrea Sartori. Photo courtesy of Fondazione Stelline

Zaffarano, Carbonata e Sartori hanno reso omaggio, qui, a ciò che c’è, ma non si vede. Lo spolvero, infatti, è il disegno preparatorio. Un prima invisibile, ma sempre presente. Con questo progetto, i tre hanno dato visibilità a qualcosa che è rilegato all’ombra, al non visto. Gli hanno dato un corpo proprio, separato dall’opera finale. Inoltre, la visita è accompagnata da un ipotetico audio dell’Ultima cena in ebraico biblico, ricreato appositamente per l’occasione a partire degli scritti di Leonardo stesso.

Non stupisce che Spolvero Il Cenacolo rivelato abbia vinto il concorso Milano da Vinci. Speriamo di rivedere presto al lavoro questi tre promettenti artisti e vi invitiamo a visitare la Fondazione Stelline e a toccare con mano il capolavoro leonardesco.

Simone Bonaccorso


INFORMAZIONI UTILI
SPOLVERO. IL CENACOLO RIVELATO
DAL 13 SETTEMBRE AL 13 OTTOBRE 2019

Indirizzo: Fondazione Stelline, c.so Magenta 61, Milano
Orari: da martedì a domenica: 10 – 20. Lunedì chiuso.
Ingresso libero
Informazioni: 02 45462411 | fondazione@stelline.it | www.stelline.it

Spolvero Il Cenacolo rivelato, Lucrezia Zaffarano, Matteo Carbonara, Andrea Sartori. Photo courtesy of Fondazione Stelline

Spolvero Il Cenacolo rivelato, Lucrezia Zaffarano, Matteo Carbonara, Andrea Sartori. Photo courtesy of Fondazione Stelline

Foto: si ringrazia l’ufficio stampa