Fino al 30 giugno nel capoluogo lombardo, sei artisti internazionali reinterpretano la celebre opera del genio toscano: L’Ultima Cena. Un omaggio della Fondazione Stelline per la ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.

L'Ultima Cena dopo Leonardo, 02.04 - 30.06.2019 - Photo by Roberto Marossi, courtesy Fondazione Stelline (2)

Uno scorcio dell’allestimento della mostra L’Ultima Cena dopo Leonardo – Photo © Roberto Marossi, courtesy Fondazione Stelline

L’Ultima Cena dopo Leonardo è la mostra che potrete ammirare fino al 30 giugno a Milano. Prodotta dalla Fondazione Stelline, che la ospita, è curata da Demetrio Paparoni. L’esposizione si colloca all’interno del palinsesto istituzionale Milano e Leonardo 500, in omaggio al toscano nel cinquecentesimo anniversario della sua morte.

L’Ultima Cena dopo Leonardo

L’esibizione curata da Paparoni ospita sei artisti internazionali che hanno reinterpretato il capolavoro leonardesco, situato nell’ex-refettorio adiacente alla chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano. Quest’ultima è proprio di fronte la Fondazione, ponendo la rassegna artistica in dialogo con l’opera originale stessa.

MASBEDO, Madame Pinin, 2017, video monocanale - Courtesy the artists ©MASBEDO

MASBEDO, Madame Pinin, 2017, video monocanale – Courtesy the artists ©MASBEDO

Ognuno di questi celebri esponenti del mondo dell’arte presenta qui la propria visione. Da Anish Kapoor, che pone al centro della propria ricerca il rapporto tra arte e scienza, a Robert Longo, che rilegge le grandi opere del passato per farne espressione del presente. Nicola Samorì, invece, affronta la narrazione del classico, caricando la propria rappresentazione di nuovi significati, mentre i Masbedo si sono concentrati sulle mani che hanno restaurato e tenuto in vita L’Ultima Cena per oltre 22 anni. Con la loro tecnica multimediale, questi artisti hanno posto sotto i riflettori non l’affresco, ma la restauratrice Pinin Brambilla Barcilon che se ne è presa cura.

Ultimi, ma non per importanza, Yue Minjun e Wang Guangyi. Il primo ha indagato la confusione della mente, ma attraverso l’immagine sacra leonardesca. Mentre il secondo ha sovrapposto l’opera del toscano ai paesaggi tradizionali cinesi, usando la tecnica pittorica del Wu Lou Hen.

Anish Kapoor, Flayed II, 2016, silicone e tela di juta su tavola, 208 x 164 x 18 cm., Courtesy the Artist

Anish Kapoor, Flayed II, 2016, silicone e tela di juta su tavola, 208 x 164 x 18 cm. – Courtesy the Artist

L’Ultima Cena di Leonardo nuovamente alla Fondazione Stelline

Questa mostra non è la prima che la Fondazione dedica all’opera di Leonardo da Vinci. La vicinanza del luogo espositivo con quello dove è situato il capolavoro leonardesco ha portato in Italia un’altra esposizione sul tema. Quella della serie The Last Supper di Andy Wharol del 1987.

La Fondazione Stelline ci propone nuovamente un’esposizione pronta a stupirci, come già fece quella di Michael Wolf. Nell’anno di un’importante ricorrenza per Milano e per tutta l’Italia, è impensabile potersi perdere questa splendida rilettura del genio di Leonardo da Vinci.

Simone Bonaccorso

INFORMAZIONI UTILI
L’ULTIMA CENA DOPO LEONARDO
dal 2 aprile al 30 giugno 2019

Fondazione Stelline, corso Magenta, 61 – Milano
Orari: da martedì a domenica 10-20. Lunedì chiuso
Biglietti: intero €8; ridotto €6. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Informazioni: fondazione@stelline.it | www.stelline.it

Catalogo: Skira Editore

Uno scorcio dell'allestimento della mostra L'Ultima Cena dopo Leonardo - Photo by Roberto Marossi, courtesy Fondazione Stelline

Uno scorcio dell’allestimento della mostra L’Ultima Cena dopo Leonardo – Photo © Roberto Marossi, courtesy Fondazione Stelline

Foto: si ringrazia l’ufficio stampa