Madame Bovary è il secondo appuntamento del progetto DonneTeatroDiritti al PACTA Salone di Milano.

Annig Raimondi in Madame Bovary al PACTA dei Teatri. Photo: Elena Clara Savino.

Annig Raimondi in Madame Bovary al PACTA dei Teatri. Photo: Elena Clara Savino.

Come per me la lingua francese è un uomo con i baffoni arricciati, i capelli scompigliati, la stilografica in una mano e la sigaretta nell’altro, la letteratura francese è invece una donnina con la crocchia in testa e la voce grave, terribilmente somigliante a Judi Dench nel film Chocolat.

È stata quella voce a raccontarmi la vita e la poetica di un artista come Gustave Flaubert. Le sue parole (e il programma d’esame) mi hanno spinta a leggere la terribile storia di Madame Bovary.

Dico terribile, perché Emma Bovary è un personaggio in cui spesso mi ritrovo a immedesimarmi.

Non tanto per il suo desiderio di vivere una relazione romantica come quella dei libri che aveva letto in convento, quanto per l’ansia del danaro, che da un punto in poi del romanzo diviene la più forte preoccupazione di Emma, ormai sul lastrico a causa della sua ossessione nel voler vivere come le eroine dei suoi libri.

Emma Bovary è uno dei personaggi del romanzo ottocentesco in cui ancora oggi parecchie persone, non solo donne, possono ritrovarsi. Quanti non hanno, infatti, mai sognato una vita diversa di fronte al grigiume quotidiano?

C’è un po’ di Emma in tutti noi.

Ed è proprio per questo che il secondo spettacolo proposto da PACTA Salone di Milano, nella cornice della XIV edizione del progetto DonneTeatroDiritti, è proprio una riscrittura teatrale del romanzo Madame Bovary. Costumi di provincia.

Lo spettacolo, in scena dal 14 al 19 marzo 2023, è scritto e diretto da Annig Raimondi, la quale ne è anche interprete a fianco di Riccardo Magherini.

Annig Raimondi in Madame Bovary. Photo: Elena Clara Savino.

Annig Raimondi in Madame Bovary. al PACTA dei Teatri Photo: Elena Clara Savino.

DonneTeatroDiritti è un percorso culturale composto da otto tasselli. Si tratta di spettacoli, incontri, documentari video ed esposizioni che hanno come centro temi quali l’emancipazione e la libertà attraverso figure cardine, lungo un percorso che parla di violenza e ingiustizia verso i più deboli, di diritto alla qualità della vita, di disuguaglianze sociali ed economiche, di dignità e diritti di popoli e individui.

Sembra una storia banale quella di Madame Bovary. La storia della moglie di un medico di provincia, che, dopo essersi fusa il cervello a furia di letture sentimentali, si rende conto che la quotidianità del matrimonio è molto diversa da quella vita colma di passione e avventure che sognava. Il marito cerca di curare la moglie dall’ennui che l’assale trasferendosi in un altro villaggio, dove però Emma farà degli incontri che contribuiranno a farla precipitare in quell’abisso di debiti, tradimenti e ricatti che la spingeranno al disperato ultimo gesto.

Madame Bovary è quindi la rappresentazione della lotta tra ciò che vorremo essere e ciò che effettivamente siamo.

Ed è la stessa Raimondi a mettere in luce la chiave di lettura dell’opera:

Flaubert in Madame Bovary rende immortale la lotta tra l’ideale e il reale, tra l’infinito e il finito, tra ciò che vorremmo essere e ciò che effettivamente siamo. La storia si consuma in un piccolo mondo, comico nella sua banalità, tremendo nella sua implacabilità. Emma appare nella sua situazione sociale di donna maritata e, in un certo qual modo, estraniata da quel cognome che non le appartiene. Emma è una donna qualunque, sentimentaloide se si vuole, ma è soprattutto una ribelle, è ‘un barbaro’, come Flaubert definiva sé stesso. Ma perché l’autore ha voluto per lei una fine così atrocemente violenta? Emma Bovary si è suicidata o ‘è stata suicidata’?”.

Riusciremo a capire perché Flaubert si sia così accanito sulla povera Emma?

La risposta forse arriverà con la visione dello spettacolo. Accorrete numerosi!

Francesca Meraviglia

Annig Raimondi in una scena dello spettacolo Madame Bovary. Photo: Elena Clara Savino.

Annig Raimondi in una scena dello spettacolo. Photo: Elena Clara Savino.

INFO E CONTATTI

Indirizzo: PACTA SALONE, via Ulisse Dini 7, Milano
Contatti: 02 36503740  |  www.pacta.org  |  biglietteria@pacta.org  |  promozione@pacta.org  |  ufficioscuole@pacta.org
Orari: martedì 14, mercoledì 15, venerdì 17 e sabato 18 marzo, ore 20.45; giovedì 16 marzo, ore 19.00; domenica 19 marzo, ore 17.30
Biglietti: Intero 24€ | Rid. Convenzioni, CRAL e gruppi (min. 10 persone) 16€ | Under 25/over 60 12€ | gruppi scuola 9€ | SPETTACOLO + APERITIVO (drink e stuzzicherie) presso Majuda, via dei Missaglia 13, Milano (lun-sab h 7-21): 19€
Abbonamenti: AMICI DI PACTA 6 ingressi €66 | IL SALONE (4 spettacoli) €40 | CARTA TANDEM 2 ingressi a 2 spettacoli €38 | CARTA FAMIGLIA (minimo 3 persone) €24
Orari biglietteria: dal lunedì al venerdì dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00 | nei giorni di programmazione, un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Fonte e foto: ufficio stampa Teatro, che si ringrazia.