Recensione di DECLARATION, il film in anteprima in Concorso Internazionale a Locarno 75.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Ariyippu
REGIA: Mahesh Narayanan
CAST: Kunchacko Boban, Divya Prabha, Danish Husain
DURATA: 107 min.
RECENSIONE
Hareeh e Reshmi sono una coppia di fidanzati che lavora in una fabbrica di guanti monouso a Delhi.
Durante il lockdown per il Covid-19, un vecchio video dal contenuto hard emerge dagli archivi aziendali, mettendo a soqquadro gli equilibri all’interno dell’impresa e, soprattutto, della coppia.
Il Concorso Internazionale di Locarno 75 dà il calcio d’inizio con Declaration, produzione indiana diretta dal classe ’82 Mahesh Narayanan (acclamato in patria e non solo per il dramma Take Off del 2017) che fa luce sulle sinistre implicazioni del sistema industriale e della privacy nella Delhi dell’era Covid.
Declaration viaggia sui binari di un dramma familiare e sociale, quello che fa schiantare l’innamorata e giovane coppia di lavoratori protagonista, stretta nella morsa da un lato di soprusi dirigenziali e dall’altro della violazione della loro privacy.
Quando la potente azienda attuerà un vile ricatto, il duo protagonista si renderà conto di come sia difficile tracciare la linea che divide onore e desiderio.
Un po’ come il recente exploit rumeno Sesso Sfortunato o Follie Porno, Declaration utilizza l’espediente del sex tape reso pubblico per immortalare una cultura e società sempre impreparate alla difesa dell’individuo e della sfera privata, aggiungendo anche uno sguardo cupo e disilluso alla realtà della vita in fabbrica in India.
Narayanan opta per il passo lento e felpato, tipicamente festivaliero, e toni torvi mai lontanamente sarcastici per denunciare macro e microsistemi e rivendicare il diritto di reputazione e dignità personali, anche se il prezzo da pagare dovesse essere il frantumarsi dei sogni individuali o matrimoniali.
Faticoso, monocorde e spesso meno efficace ed intenso di quanto desidererebbe (le scene migliori e che rimangono impresse sono quelle che ritraggono le ipnotiche catene di montaggio della fabbrica), Declaration è un dramma impegnato che si scopre ai festival e che lì probabilmente rimane, progetto encomiabile molto più concettualmente che nella sua concretizzazione sullo schermo. Non Ken Loach.
Luca Zanovello
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Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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