LE STREGHE vs CHI HA PAURA DELLE STREGHE?: due versioni a confronto

Confronto tra Le Streghe e Chi Ha Paura delle Streghe?, le due versioni cinematografiche del romanzo di Dahl.

Le Streghe vs Chi Ha Paura delle Streghe?, le due versioni cinematografiche del romanzo di Dahl a confronto!

Fin da piccola sono stata una grande divoratrice di libri, eppure non sono mai riuscita a leggere i romanzi di Roald Dahl. Credo che questo sia dipeso da quel senso di inquietudine che è presente in ogni sua storia da La Fabbrica di Cioccolato a Le Streghe. Per non parlare di quella vena di tristezza esistenziale, che non scompare neanche in Matilda.

Ecco perché Chi Ha Paura delle Streghe?, prima versione cinematografica del romanzo di Dahl, non è mai stato uno dei miei film preferiti quando ero bambina. Anzi, mi faceva anche un po’ paura.

Ieri mentre mi preparavo a scrivere un articolo sulla nuova versione de Le Streghe, disponibile in streaming su Netflix dalla scorsa settimana, ho trovato, però, utile riguardare anche il suo antecedente del 1990.

Scelta che è stata anche dettata dalla comodità, visto che Netflix aveva già provveduto ad aggiungere ai suoi titoli Chi Ha Paura delle Streghe?, se non erro proprio mentre la nuova versione era disponibile on demand su altre piattaforme.

Vedendo i due film uno di seguito all’altro mi sono resa conto dei punti di forza e delle debolezze di entrambi. E, attenzione, malgrado i trenta e passa anni, Chi Ha Paura Delle Streghe? si difende ancora bene e tiene testa al film di Robert Zemeckis.

E questo lo si nota già dal cast.

Le Streghe ha sicuramente puntato molto sugli interpreti: da Anne Hathaway (Il Diavolo veste Prada, Interstellar, Lo Stagista inaspettato) nelle vesti della Strega Suprema a Stanley Tucci (Amabili Resti, Il Caso Spotlight, Hunger Games) nei panni del concierge dell’hotel, a Octavia Spencer (The Help, Il Diritto di Contare, Self-made) nel ruolo della nonna del protagonista.

Ma chi può negare che Chi Ha Paura Delle Streghe? non avesse fatto lo stesso?

La Strega Suprema era interpretata da nientemeno che Anjelica Huston, ancora oggi conosciuta da tutti per essere stata Morticia Addams nei film di Barry Sonnenfeld, che senza grandi effetti speciali (eravamo negli anni ’90) aveva dato vita a una cattiva perfetta.

Il concierge dell’hotel, poi, era Rowan Atkinson, celebre in tutto il globo per il personaggio Mr Bean, nonché per la trilogia sull’agente segreto Johnny English.

Infine, l’attrice che interpreta la nonna del protagonista era Mai Zetterling, attrice e scrittrice svedese che recitò in molteplici film tra cui Spasimo di Alf Slöberg.

Proseguiamo questo testa a testa prendendo ora in esame alla trama.

Prima di tutto di cosa parla il romanzo Le Streghe?

La copertina del libro Le Streghe.

Parla di un ragazzino che persi i genitori va a vivere dalla nonna a Oslo, la quale lo istruisce su come riconoscere una strega. Tornato in Inghilterra con la nonna, il ragazzino un giorno incontra una donna che gli vuole regalare un serpente e che lui riconosce essere una strega. La nonna, per allontanare il nipote da una così sinistra avversaria – le streghe odiano i bambini e si servono di tutte le loro energie per farli sparire – e per curare la sua salute, si reca con lui in un hotel di lusso in riva al mare.

Qui ad attenderli c’è, ahimè, un intero congresso di streghe capitanato dalla Strega Suprema, che ha escogitato un malefico piano: far aprire alle sue sottoposte tante pasticcerie, in cui vendere dei dolcetti corretti con una pozione in grado di trasformare chi li mangia in topo. Il giovane protagonista, venuto a conoscenza delle trame delle streghe, si trova perciò coinvolto in prima persona a combattere contro di loro e a cercare di neutralizzare la terribile pozione.

Ora che abbiamo le idee un po’ più chiare, torniamo quindi al confronto tra i due film.

Cominciamo dall’incipit.

Nel romanzo a raccontare la storia in prima persona è lo stesso protagonista. Nel film del 2020 quest’aspetto viene rispettato, tanto che a mettere in guardia gli spettatori contro le streghe è una voce fuoricampo che si rivela essere quella del personaggio principale diventato adulto.

Invece, nel film del 1990 chi inizia a raccontare è proprio la nonna che fin da subito, prima ancora che muoiano i genitori, mette in guardia il protagonista dalle streghe.

L’aver anticipato questa parte dà un aspetto più sinistro alla vicenda e anche alla morte stessa dei genitori, dilatando il tempo della scena iniziale, che nel film del 2020 è molto più rapida.

Anche la storia dell’amica della nonna finita vittima delle streghe ha un impatto diverso. In Chi Ha Paura delle Streghe? il racconto della bambina rapita dalla strega e intrappolata nel grande quadro del salotto della casa di famiglia, dove man mano è cresciuta e spirata, contribuisce a creare un’atmosfera cupa e inquietante. Invece, in Le streghe la trasformazione dell’amica della nonna in gallina ha un impatto meno drammatico, anzi quasi tragicomico.

Sta proprio nell’atmosfera la differenza più grande tra i due film. Atmosfera che è data in primo luogo dalla stessa ambientazione, poiché se il film del 1990 rispetta i luoghi del romanzo, Norvegia e Inghilterra, il film del 2020 cambia il luogo della storia, ambientandola negli Stati Uniti, più precisamente in Alabama.

Anche la scelta di far interpretare il giovane protagonista e la nonna da attori afroamericani, sulla scia di un politically correct tipicamente americano e tipicamente degli ultimi anni, a seguito dell’omicidio di George Floyd accaduto nel maggio 2020 (Le Streghe sarebbe dovuto uscire nelle sale americane in ottobre 2020), contribuisce all’atmosfera diversa di questa versione più recente.

A essa si aggiungono molti momenti comici, tra cui gli errori di pronuncia della Strega Suprema, dovuti alla sua origine norvegese, unico retaggio di uno dei luoghi del romanzo, e le sue espressioni nauseate all’odore dei bambini, che aprono la bocca a risate più che a grida di terrore e fanno sì che questa versione più recente de Le Streghe sia molto meno spaventosa della precedente.

Sicuramente è una mossa voluta dalla regia, ma che se da una parte è vero che ci fa ridere, dall’altra perde tutto il fascino e il mistero che erano stati tra i punti forti del suo predecessore.

Anche la conclusione, più aderente al libro, del film del 2020 va a braccetto con questo modo più ridacchiano di raccontare la storia, che un po’ ricorda, ahimè, quelle scene tipicamente disneyane dell’ultima trilogia di Star Wars, a più riprese criticate dai fan della saga.

E voi? Quale delle due versioni de Le Streghe avete preferito?

Francesca Meraviglia

 

Leave a Comment