Recensione di LICORICE PIZZA, il nuovo film di P.T. Anderson solo al cinema dal 17 marzo 2022.

licorice pizza poster

La locandina italiana del film LICORICE PIZZA.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Paul Thomas Anderson
CAST: Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn
DURATA: 133 min.
DATA DI USCITA: 17 marzo 2022
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures


RECENSIONE

Los Angeles, 1973: sullo sfondo di una metropoli convalescente dopo la “summer of love”, l’intraprendente baby attore Gary Valentine (Cooper Hoffman) conosce la scontrosa ventenne Alana (Alana Haim) e la prima disordinata, inesprimibile forma di amore.

Licorice Pizza. Photo: courtesy of Eagle Pictures.

Un momento di Licorice Pizza. Photo: courtesy of Eagle Pictures.

Un quinquennio dopo Il Filo Nascosto torna alla regia Paul Thomas Anderson con l’anticipatissimo Licorice Pizza, un film scatena-hype fin dall’alba della sua pre produzione, dal titolo bizzarro (sinonimo di vinile e tributo all’omonima catena di negozi di dischi americana) fino al casting come protagonisti di due esordienti come Cooper Hoffman, figlio del compianto Philip Seymour, e Alana Haim dell’omonima band al femminile protégé di PTA.

Licorice Pizza mantiene tutta la sensazione di spiazzamento che prometteva, rivelandosi come una delicatissima pennellata di commedia romantica attraverso le frenesie sociali, politiche e dello showbiz della San Fernando Valley di inizio anni settanta.

Il pittore è il migliore autore contemporaneo e dunque una garanzia, anche quando concretizza un copione essenziale, anche nel processo di de-banalizzazione di elementi come l’amore giovanile, la crescita e la nostalgia del “C’era una Volta a” (a proposito, il film potrebbe essere un lussuoso side B adolescenziale dell’ultima fatica tarantiniana), la tela è l’animo pugnace di un adolescente non particolarmente avvenente ma dotato di ostinazione sentimentale ed iniziativa professionale sufficienti per coltivare sogni e diventare grande, così come sembra già grande la statura attoriale “genetica” di Hoffman Jr.

Licorice Pizza. Photo: courtesy of Eagle Pictures.

Una scena di Licorice Pizza. Photo: courtesy of Eagle Pictures.

Lui e Alana Haim sono scelte di cuore per PTA certo, ma anche ponderate. L’ingenuità e l’imperfezione di due attori “poco attori” potenziano e rendono vivide le sbavature e le rigidità dei loro personaggi, che somigliano ad uno degli oggetti fulcro delle bizzarre iniziative commerciali di Gary Valentine, i materassi ad acqua: fluttuanti, scomodi e fuori dal tempo come del resto la loro relazione-non-relazione basata sull’improbabilità, la diffidenza ed il cattivo tempismo.

L’indefinibile rapporto in tensione tra amicizia, attrazione e frizione è la serendipità – o forse l’effetto collaterale – delle nevrosi personali e collettive di una Los Angeles alle prese con la crisi del petrolio, attori mitomani (Sean Penn nei panni di Jack Holden) e pittoresche mine vaganti (Bradley Cooper è Jon Peters).
E’ allo stesso tempo una storia romantica perfettamente completa e disastrosamente incompleta, peculiare ed unica come solo in certi spiragli di scrittura di Anderson eppure universale per chiunque abbia amato fuori sincronia, in qualunque età.

Sottolineare l’eccellenza di un film di Paul Thomas Anderson è quasi superfluo ormai, ribadirne la felicissima applicazione anche in un contesto (apparentemente) più superficiale tutt’altro. Gioia dei sensi, anche quello uditivo con lo score di Jonny Greenwood, Jim Morrison, Bowie e Sonny & Cher che si compenetrano magicamente in una superba ricostruzione di suoni, tempi e scenari cari.

8,5/10

Luca Zanovello


TRAILER UFFICIALE