Commento agli episodi 3 e 4 della nuova serie in streaming su Netflix Our Beloved Summer.

our beloved summer

La locandina originale di Our Beloved Summer. Abbiamo visto gli episodi 3 e 4!

Altra settimana, altre puntate del nuovo drama di Netflix Our Beloved Summer e altro immancabile mio commento.

È la seconda volta che inizio quest’articolo. E non perché non avessi idee. Piuttosto perché ne avevo troppe e un po’ confuse.

Ho pure riguardato una seconda volta il terzo e il quarto episodio di questo drama, per essere più sul pezzo ed esporre in maniera più strutturata ciò che mi ha maggiormente colpita.

E la seconda visione, o secondo rewatch per dirla con un inglesismo snob, mi ha illuminata.

La narrazione di Our Beloved Summer provoca volutamente un senso di straniamento e confusione con i continui ping pong temporali di cui parlavamo la scorsa volta.

È il suo modo particolare per farci immergere nella storia di Yeon-su (Kim Da-mi) e Ung (Choi Woo-shik) e conoscere pian piano sia loro sia i personaggi che gravitano intorno a loro.

Ad ogni modo, facciamo un po’ il punto della storia.

Il secondo episodio si chiudeva con Kim Ji-ung (Kim Sung-cheol), l’amico di entrambi, incaricato di realizzare un nuovo documentario su loro due dieci anni dopo.
Ovviamente, come ci aspettavamo, sia Yeon-su sia Ung sono tutt’altro che facilmente convincibili. Tuttavia, alla fine entrambi accondiscenderanno a farsi riprendere.

Ma andiamo con ordine.

L’episodio 3, intitolato 10 Cose Che Odio di Te, come il film americano che vedeva protagonisti il fu (ahimè) Heath Ledger e Julia Stiles, ispirato alla commedia shakespeariana La Bisbetica domata, si apre con la descrizione di ciò che non piaceva a Ung di Yeon-su quando stavano assieme.

Non so come la pensate, ma a me Yeon-su piace sempre di più. Che porti una maschera è più che evidente. Altro che dura, è un amorino del cuore, come direbbe una mia amica. O quasi.

Anche Ung, però, riscuote le mie simpatie, per il suo modo contorto di voler bene e farsi rispettare da chi ha vicino.

In quest’episodio, iniziamo a conoscere meglio anche i personaggi secondari, tra cui due che non avevo ancora citato.

Sto parlando di Ga Eun-ho (Ahn Dong-goo), amico e manager di Ung, e Lee Sol-Yi (Park Jin-joo), migliore amica di Yeon-su e proprietaria di un bar.

I due si erano già incontrati nell’episodio 2, 1792 Giorni d’Estate, perché Sol-Yi era andata nel ristorante dei genitori di Ung per studiare i piatti della concorrenza, e a servirla era stato proprio Ga Eun-ho.

Non voglio dirvi troppo, cari appassionati di drama, ma ci sarà un’altra situazione di incontro-scontro tra questi due.

All’inizio, Ga Eun-ho per la sua adorazione nei confronti di NJ (Roh Jeong-eui) non mi faceva impazzire, ma in questo episodio dimostra di essere un vero amico per Ung, su cui quest’ultimo può sempre contare. È come manager che deve un po’ affinarsi.

Invece, Sol-Yi mi è subito piaciuta, perché è l’amica disinvolta di Yeon-su, che finge di credere a ciò che dice ma che la capisce meglio di ogni altro. L’attrice che la interpreta, Park Jin-joo, è una vecchia conoscenza per noi amanti dei drama. L’abbiamo infatti già vista in un’altra serie coreana Netflix, It’s Okay To Not Be Okay.

Passiamo all’episodio 4 dal titolo Il Ragazzo, o la Ragazza, che Ci Piacevano.

Prima di commentare l’episodio, mi permetto di spendere due parole sulla traduzione del titolo. Il verbo in italiano è sbagliato, in quanto va concordato al singolare. Spero che correggano questa svista.

Come anche si decidano con lo pseudonimo di Choi Ung, perché nei primi due episodi è Go-oh, mentre nel tre e il quattro diventa Ko-oh.

Il quarto episodio si apre con un’intervista iniziale ai due protagonisti per il documentario e, sebbene entrambi dichiarino di non voler far sapere al pubblico che sono stati insieme cinque anni, le loro parole e i loro gesti li tradiscono, tanto che entrambi finiscono per accennare a quando hanno iniziato a piacersi. Ovviamente a tali dichiarazioni si alternano continui flashback visivi di questi momenti.

Sempre in questo episodio, finalmente avremo modo di vedere assieme Ung e NJ.

Infatti, Ung le chiederà di aiutarlo a scegliere un abito per una festa al Soen Shop, l’edificio in cui dovrà poi svolgere una performance artistica dal vivo, come concordato con Yeon-su e la sua azienda.

NJ, malgrado sia un’idol famosissima e ricchissima, si dimostra una ragazza semplice e alla mano, tanto da entrare perfettamente in sintonia con Ung. La scena in cui mangiano insieme i tteokbokki in un chiosco sulla strada è davvero adorabile e aggiunge una luce positiva sul personaggio.

Lo stesso, ahimè, non si può dire di Jang Do-yoon (Lee Joon-hyuk), il quale oltre a chiedere così sul muso a Ung se è vero che ha copiato Nu-ah (Kwak Dong-yeon), un artista che l’ha accusato in tv di plagio, si dimostrerà assolutamente privo di umana sensibilità e interessato solo agli affari.

Sempre in questo episodio vediamo apparire appunto Nu-ah, personaggio il cui spettro già aleggiava in quelli precedenti.

Per quanto mi riguarda sono davvero contentissima dell’attore scelto come interprete, Kwak Dong-Yeon, anche lui nel cast di It’s Okay To Not Be Okay, che avevo visto e apprezzato anche in altri drama come Gangnam Beauty e Radio Romance.

Kwak Dong-Yeon è un attore molto versatile che riesce a interpretare ruoli davvero diversi tra loro dallo psicopatico allo psichiatra!

Quindi non vedo l’ora di vederlo in azione nel ruolo dell’antagonista di Ung, Nu-ah.

Ancora invece attendo di parlare di Kim Ji-ung, perché sono convinta che sia molto ma molto di più di quanto ci ha mostrato finora e che bisogna aspettare ancora un po’ di tempo prima di pronunciarsi.

Come sono parsi a voi questi episodi 3 e 4? Vi hanno incuriosito e spinto a continuare la visione?

Per quanto mi riguarda, la risposta è assolutamente sì!

E proprio per questo mi precipito a vedere il quinto e sesto episodio di Our Beloved Summer, disponibili su Netflix a partire da ieri, 10 gennaio 2022.

Alla prossima settimana!

Francesca Meraviglia