Paradiso XXXIII in scena dal 1° al 4 novembre 2021 nella Sala Grande del Teatro Parenti.

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Un momento dello spettacolo Paradiso XXXIII © Zani-Casadio.

Spoiler per i miei adorati lettori: sto per pubblicizzare un evento che ha a che fare con Dante, perciò preparatevi a un momento estremamente amarcord.

Durante il mio percorso di studentessa di lettere mi è ovviamente capitato di dare un esame sulla Commedia dantesca. Si trattava di sapere il contenuto generale dell’opera e poi di saper analizzare minuziosamente, con tanto di temutissima parafrasi, sei canti per ciascuna cantica.

Ovviamente i più tosti erano quelli del Paradiso, perché più il poeta nel suo viaggio si avvicina alla Perfezione Divina più il suo linguaggio deve elevarsi e avvicinarsi alla lingua perfetta per eccellenza: il latino.

Tra questi canti da preparare c’era il più celebre di tutti. L’ultimo canto di tutta la Commedia. Il XXXIII del Paradiso. Quello che comincia con una preghiera alla Vergine che, come osservava la mia insegnante del liceo, in così pochi versi della Madonna dice tutto. E in una maniera delicatissima.

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nello stesso canto, proprio per intercessione della Vergine cui è rivolta la preghiera pronunciata da san Bernardo, Dante può vedere Dio. Ed è proprio qui che il linguaggio si fa ancora più complicato e oscuro, perché su stessa ammissione del Poeta le parole umane non sono sufficienti a descrivere il divino.

Ovviamente, all’esame su Dante la professoressa mi chiese proprio questo canto e in particolar modo le terzine in cui il nostro poeta fiorentino ha la visione di Dio. Sono sempre stata fortunatissima agli esami!

E quali parti mi fece parafrasare?

Che domande? Le terzine in cui Dante vede l’unità nella Trinità e quelle dopo in cui descrive il mistero dell’Incarnazione. Le più facili, proprio!

Tranquilli, lettori, sono sopravvissuta all’esame.

Comunque, tutto questo sproloquio con cui potrei andare avanti ore e ore per dire che al Teatro Franco Parenti di Milano va in scena dal 1° al 4 novembre 2021 Paradiso XXXIII, uno spettacolo di un’ora interamente dedicato al canto finale della Commedia di e con Elio Germano.

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Un momento dello spettacolo Paradiso XXXIII © Zani-Casadio.

Sul palco la drammaturgia verbale di questo attore e regista italiano di fama internazionale si fonde con quella sonora del compositore, musicista e sound designer, Teho Teardo.

I due divengono quindi voce e musica che ci immergono in un’esperienza unica in cui ci troveremo a faccia faccia con l’immensità.

A completare questa squadra vincente ci sono pure violoncello di Laura Bisceglia, la viola di Ambra Chiara Michelangeli e la regia di Simone Ferrari & Lulu Helbaek, registi e direttori creativi di fama internazionale, celebri per spettacoli dal vivo come quelli del Cirque du Soleil.

Paradiso XXXIII è uno spettacolo da cui ci si aspetta che accada qualcosa di magico e inspiegabile che trascenda il concetto stesso del teatro stesso o rappresentazione dantesca, grazie alla musica inaudita e imprevedibile di Teho Teardo e l’abilità scenica di Elio Germano.

Vedremo anche noi Dio?

Scopriamolo insieme immergendosi nell’eterna dimensione di Paradiso XXXIII nella Sala Grande del Teatro Parenti.

Francesca Meraviglia


INFO E CONTATTI

Indirizzo: Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano

Contatti: 0259995206 | biglietteria@teatrofrancoparenti.it | teatrofrancoparenti.it

Orari: lunedì 1° novembre e martedì 2 novembre, ore 20.00; mercoledì 3 novembre, ore 19.45; giovedì 4 novembre, ore 21.00

Biglietti: I settore > intero 38€; II settore > intero 30€, under 26 22€; III settore> intero 21€; under26 18€ (tutti i prezzi sono da intendersi +prevendita)

Fonte e foto: ufficio stampa, che si ringrazia.