Recensione del film THE LONELY HEARTS KILLERS in home video dal 23 settembre 2021!

the lonely hearts killers cover blu-ray

La cover del blu-ray del film The lonely hearts killers

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Fabrice du Welz
CAST: Lola Dueñas, Laurent Lucas, Héléna Noguerra
DURATA: 93 min.
DATA DI USCITA HOME VIDEO: 23 settembre 2021
DISTRIBUZIONE HOME VIDEO: Midnight Factory


RECENSIONE

Michel (Laurent Lucas, Calvaire, Raw) è un seduttore seriale che circuisce le donne sole che incontra per ottenere sesso e denaro. L’ultraquarantenne madre single Gloria (Lola Dueñas, Volver) sembra la sua vittima perfetta.
L’incontro genera invece una passione totale, allucinata e violenta, che porta la coppia ad allearsi ed ingannare altre donne sprovvedute, fino a quando la gelosia di Gloria ed altre pulsioni latenti deflagrano in una love story tutt’altro che convenzionale.

Il tagliente autore belga Fabrice du Welz irrompe nella sempre interessante e sempre più numerosa collana Midnight Factory di Koch Media con The Lonely Hearts Killers, il secondo film della sua trilogia delle Ardenne cominciata nel 2004 con il piccolo cult Calvaire e conclusa nel 2019 con Adoration. Ecco dunque in dvd e bluray limited editions The Lonely Hearts Killers (anche noto come Alléluia), report molto libero della storia sanguinaria di Raymond Fernandez e Martha Beck a cui vennero attribuiti 20 omicidi di donne negli Stati Uniti tra il 1947 e il 1949 e a cui era stato già dedicato un meraviglioso film nel 1970, I Killers della Luna di Miele.

Du Welz rielabora i fatti di cronaca girando il suo film in 16 mm, in cinque atti e sotto la cappa di una fotografia torbida, affidandosi al fascino affabulatorio del suo fedele frontman Lucas, uno degli attori europei più sottovalutati ed ipoutilizzati della storia, ed alla sensuale ma imperfetta Dueñas per rappresentare una complicità malsana, omicida ed erotica; una dinamica, questa, che trova eccellente quadra nell’abissale cupezza sociale e nella macabra ironia insite nel tocco autoriale del regista.

Soprattutto, in pochi riescono ad immortalare il momento violento e perverso come du Welz, che in perfetta linea con la scuola di cinema estremo francofono (non a caso Calvaire viene, volente o nolente, incluso nel filone della new french extremity) unisce con genuinità e senza freni inibitori visioni deliranti e nobiltà autoriale.

The Lonely Hearts Killers, pervaso da inquietanti segnali religioso-spirituali e da altrettanto allarmanti moniti sulle derive di solitudini e manipolazioni, è in definitiva una abominevole ma attraente storia d’amore disperato, dove i due protagonisti sono candidamente convinti della bontà (o comunque legittimità) delle proprie azioni ed emozioni: “sii prudente, là fuori c’è tanta gente triste e sola che non ci capirebbe”, dice Gloria a Michel come una mogliettina apprensiva al maritino.
Così du Welz allontana il suo racconto dall’aderenza a nomi, dati e fatti di cronaca, rendendolo molto meno wikipedico di tante storie di killer e dunque molto più generalizzabile e spaventoso, la storia di un uomo ed una donna “qualunque” che amano (come) dei mostri.

Il film è una melassa nera che invischia e che se ha un piccolo difetto è forse un eccesso di ciclicità narrativa nel mezzo, prima che una sequenza finale scritta, girata e montata a regola d’arte spazzi via i pochi dubbi sorti. Un titolo da mettere in scaffale.

Luca Zanovello