Recensione di MORTAL, l’horror di André Øvredal in home video dal 15 luglio 2021.

MORTAL cover bluray

La cover della versione blu ray di MORTAL.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: André Øvredal
CAST: Nat Wolff, Iben Akerlie, Priyanka Bose
DURATA: 104 minuti
USCITA HOME VIDEO: 15 luglio 2021
DISTRIBUTORE: Koch Media / Midnight Factory


RECENSIONE

Il ventenne americano Eric si nasconde nei boschi norvegesi isolato da tutto e tutti perché in possesso di poteri elementali distruttivi ed incontrollabili. Quando dei teppisti incontrati per puro caso lo prendono di mira, le capacità psichiche di Eric sfuggono al controllo e rivelano il ragazzo agli occhi del mondo.
Con medici, governi e polizia a braccarlo, per studiarlo, contenerlo e contenderselo, Eric fugge in compagnia di un’empatica psicologa, l’unica capace di abbassare le sue difese.

Il regista norvegese André Øvredal (Trollhunter, Scary Stories To Tell In The Dark) torna con Mortal, thriller soprannaturale ambizioso e sfuggevole alle etichette, da luglio in dvd e bluray nelle edizioni limitate targate Midnight Factory.

Un film made in Norvegia e profondamente legato alla patria sia a livello di scenari, meravigliosamente intrisi di solitudine scandinava, sia soprattutto alla tradizione e ai miti locali, perché se Mortal nasce come un reboot contemporaneo di Fury di De Palma, nella seconda metà volge decisamente alla mitologia nordica ed alla ricerca identitaria, tra umano e divino, del giovane protagonista (Nat Wolff, Città Di Carta).

Per uniformare i due ingredienti, Øvredal si affida ad atmosfere intime e malinconiche, dove l’emarginazione fisica e mentale della coppia in fuga è preponderante rispetto agli eventi materiali o alla spettacolarità della furia degli elementi scatenata e controllata da Eric.

Mortal risulta così una teoria affascinante ed insolita, una visione obliqua su due prototipi narrativi un po’ inflazionati, ma nella sua attuazione pratica non è affatto esente da intoppi: l’incedere del film non è dei più scorrevoli, soprattutto nella prima parte, e per lunghi tratti le ambizioni di partenza latitano, lasciandoci in balìa di un “persona con poteri aiutata da buon’anima” come tantissimi, esposto per giunta a frequenti folate di noia.

Il finale rialza tono e palpebra, ma il bilancio di Mortal resta in deficit.

Extra: trailer

Luca Zanovello