VOUS PERMETTEZ, AZNAVOUR? Intervista a Michelangelo Nari che canta Aznavour.
Si chiama Michelangelo Nari ed è un cantante. Ha studiato canto moderno, lirico e recitazione e si è perfezionato negli Stati Uniti. Ha lavorato nel mondo del musical e noi l’abbiamo applaudito, in particolare per Sweeney Todd e in Sanremo Musical, ma anche nel Il Mago di Oz, Tutti insieme appassionatamente, Siddhartha The Musical (in scena in Italia, Svizzera, Francia, Scozia, USA e Messico) e L’ultima strega.
Un curriculum importante, che lo ha visto impegnato con Amedeo Minghi come solista e corista nel tour teatrale La Bussola e il Cuore .
Voce in alcuni programmi tv, nonché adattatore di testi, Michelangelo Nari è un artista soprattutto del palcoscenico. Inoltre parla perfettamente la lingua inglese, ma ha un debole per quella francese. Collabora con la Compagnie Française de Théâtre de Rome e adora Charles Aznavour, lo chansonnier per eccellenza a cui ha dedicato la sua ultima fatica artistica VOUS PERMETTEZ, AZNAVOUR?
Un cd in cui racconta e interpreta dieci brani del cantautore francese, già disponibile sugli store digitali e sul sito dell’artista. Dal 1 ottobre è in tour, a partire da Roma, per il secondo anniversario della morte di Aznavour (luoghi e modalità ancora da definire causa Covid-19).
Ho chiacchierato con lui: mi ha raccontato tutto l’entusiasmo e la passione per questo lavoro e per la musica.
Il progetto nasce un anno e mezzo fa. Quando ho riascoltato le canzoni di Aznavour mi sono sentito a casa: sono come i quadri degli impressionisti, immagini che diventano storie da narrare. Ho voluto raccontare le emozioni che mi ha trasmesso questo meraviglioso cantante, che ha alle spalle una lunga carriera artistica, che ha attraversato e influenzato tutto il mondo, dagli anni Sessanta in poi, con trecento milioni di dischi venduti.
Le canzoni di Aznavour affondano le radici nel teatro: ogni brano racconta una storia che non va solo cantata, ma raccontata e “dipinta”, come spiega l’artista paragonando la musica ai pittori impressionisti, con voce, corpo e cuore.
Ho scelto dieci brani, alcuni famosissimi, altri meno noti. Le canzoni sono principalmente in francese, ma con interventi in italiano, inglese, tedesco, russo ed ebraico, sono state riarrangiate in versione acustica (piano, contrabbasso, batteria, strumenti a fiato).
Ho coinvolto tre amiche e professioniste, con le quali ho realizzato i duetti.
Con Stefania Fratepietro (“La Divina Commedia”, “Tosca”, “Rent”) interpreto Mio commovente amore. E’ una storia d’amore fatta di sguardi e gesti, tanto che durante i concerti dal vivo, che partiranno da ottobre (incrociamo le dita dopo il lockdown), accompagnerò sul palco la canzone anche con il linguaggio dei segni, sia in italiano che in francese. (Tra l’altro ho scoperto che la lingua dei segni cambia a seconda dell’idioma che si parla).
Con Rosy Messina (“La Famiglia Addams”, finalista in “All Together Now” e corista per A. Britti e F. Mannoia) ho realizzato Ti lascio andare, una canzone che Aznavour cantò in coppia con Iva Zanicchi. E’ la storia di una relazione che si trascina, i cui protagonisti sono troppo abituati l’uno all’altro.
Con Eleonora Segaluscio (voce italiana cantata di Betty Cooper in “Riverdale”), invece, interpreto J’aime Paris au mois de Mai. Racconta di una Parigi nel mese di maggio che si risveglia e lascia spazio al buonumore e alla spensieratezza. L’arrangiamento è ispirato al duetto recente tra Aznavour e Zaz.
Charles Aznavour ha detto: “Se fossi stato biondo, con gli occhi azzurri, alto ed elegante, con una voce limpida, non avrei avuto la stessa carriera”.
E tu? Completa la frase: Se fossi stato…
Decisamente più alto! Nel mondo del musical, non conta solo quanto sei bravo a cantare o recitare, ma giustamente per stare su un palco devi rispondere ai canoni fisici che un dato personaggio richiede. Io certo non farò mai il Principe Azzurro. Del resto non è neanche reale!
Ridiamo e apriamo una divertente parentesi sui Principi e le Principesse che proprio no, nella vita quotidiana non esistono affatto!
Scherzi a parte, ho fatto pace con la mia fisicità: faccio questo mestiere con passione e anche molta consapevolezza. A volte il ruolo del Principe Azzurro può essere meno interessante di molti altri personaggi. Prendi Tobias in Sweeney Todd. Sulla scena, infatti, zoppicavo e prendevo calci da tutti, ma è stato per me molto importante interpretare quel ruolo. Ci si mette alla prova continuamente vestendo i panni di chi è tanto diverso da te.
La nostra chiacchierata si conclude con la speranza di vederci di persona in una delle location in cui Michelangelo vorrebbe proporre VOUS PERMETTEZ, AZNAVOUR?
Sul palco con lui tre musicisti, Mauro Scardini al piano, Stefano Marazzi alla batteria e Stefano Alagi al contrabbasso. Nel cd si ascoltano anche i fiati di Valerio De Negri (clarinetto, flauto traverso e sax).
Al momento, ci diamo appuntamento sul web, e lo diamo anche a voi, sul suo sito, dove è possibile scaricare il cd e ascoltare questi malinconici e intensi quadretti impressionisti.
Sarah Pellizzari Rabolini
INFO E CD
In attesa del concerto teatrale del 1 ottobre a Roma, il CD, Vous permettez, Aznavour? è disponibile sulle piattaforme digitali per Fluente Records, ed è prenotabile direttamente dal sito www.michelangelonari.com. Contiene tutti i dettagli sul progetto.
Grafica della copertina del disco: Fabio Mereghetti
Foto dell’artista: Angelo Vignola
Per informazioni è possibile scrivere a info@michelangelonari.com
Foto: ufficio stampa
Sarah è un’insegnante e una scrittrice. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi (l’ultimo è R come Infinito). Ha partecipato a diverse antologie tra cui La Vita vista da Qui (Morellini Editore), è stata finalista di concorsi e premi letterari. Pratica la mindfulness ogni giorno e crede che scrivere sia una vera terapia per l’anima.
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