Recensione, poster e trailer di Memorie di un assassino il film di Bong Joon-ho in sala dal 13 febbraio 2020.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO INGLESE: Memories of Murder
REGISTA: Bong Joon-ho
CAST: Song Kang-ho, Kim Sang-kyung, Kim Roe-Ha
DURATA: 131 minuti
DISTRIBUTORE: Academy Two
DATA DI USCITA: 13 febbraio 2020
RECENSIONE
Che cosa succede quando nella tranquilla periferia la quiete è violata da una serie di crimini efferati? Come reagisce la polizia difronte al primo serial killer della storia della propria regione? L’uomo verrà catturato? E tornerà la serenità nella comunità?
Basato su fatti realmente accaduti tra il 1986 e il 1991 fuori Seoul, Memorie di un assassino è un film del 2003 ma è arrivato solo pochi giorni fa nelle nostre sale, grazie al successo alla Notte degli Oscar® del suo autore, Bong Joon-ho. Esso narra la storia di quel gruppo di investigatori che oltre trent’anni fa si trovò d’improvviso difronte a qualcosa per cui non era affatto preparato: un omicida seriale.
Sprovvisto degli strumenti idonei a raccogliere le prove e incapace di tracciare un profilo dell’assassino, il manipolo di agenti riuscì a compromettere ogni scena del crimine, a inimicarsi la stampa, a irritare la popolazione e a rimanere con un pugno di mosche.
Bong Joon-ho poco dopo Parasite torna di nuovo in sala con un piccolo gioiello sino ad oggi apprezzato solo nel circuito festivaliero. Il lungometraggio ha come protagonista l’attore simbolo del cinema coreano Song Kang-ho (visto anche in Snowpiercer, Mr Vendetta, A Taxi Driver, per citare qualche titolo). È lui a vestire i panni del detective che si crede uno sciamano e si fida soltanto della propria pancia, che interroga i soliti sospetti e non sottovaluta la superstizione pur di risolvere il caso e dimostrare (probabilmente più a se stesso che al proprio capo) di essere ancora un poliziotto affidabile.
La trama si ispira ad un cold case (per lo meno sino al 2019), la cui sceneggiatura è nata dopo lunghe ricerche, numerosi viaggi e interviste a chi seguì da vicino gli eventi. E, inevitabilmente, lascia trasparire la visione personale del regista -oltre alle caratteristiche della sua futura cinematografia.
Memorie di un assassino non poteva essere il classico poliziesco ma è un’opera in cui ironia, tensione e dramma riescono a convivere. Scatta un’istantanea di un’epoca in cui la gente aveva un modo di pensare più “innocente” di oggi ed era impreparata alle atrocità tipiche di un omicida seriale. Come capiterà molto più tardi con Parasite, Bong Joon-ho riesce a portare sullo schermo un caleidoscopio di emozioni che finiscono con l’essere senza tempo e senza patria.
Pur essendo un racconto tutto coreano, infatti, il film ritrae in modo realistico e universale le frustrazioni, la rabbia e il confronto con il fallimento dell’uomo comune (che sia un investigatore incapace di catturare un serial killer, la popolazione del villaggio o noialtri). I protagonisti sbagliano, s’incaponiscono, arrivano a usare metodi poco ortodossi pur di vincere la loro battaglia. E il risultato di quest’ostinazione non può che essere un grottesco fallimento.
Da non perdere.
Vissia Menza
TRAILER ITALIANO UFFICIALE
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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