Quali sono i film da non perdere alla Berlinale? Ecco la nostra Top 10!
Si alzerà tra poche ore il sipario sulla 69ma edizione del festival tedesco. In attesa di scoprire le opere che debutteranno nei prossimi giorni, abbiamo dato una scorsa al programma e non abbiamo saputo resistere a stilare la nostra classifica dei film da vedere alla Berlinale.
I film da vedere alla Berlinale in COMPETITION
Partiamo dalla sezione più nobile, il Concorso Internazionale. I film sono diciassette e, come immaginabile, appaiono tutti attraenti, vuoi per chi tiene la macchina da presa, vuoi per la trama o chi vi recita. È sempre difficile quindi scegliere ma accettiamo la sfida.
1. La pellicola di apertura quasi di diritto entra sempre in classifica. In un certo senso è l’opera con la maggior responsabilità, è quella che ci fa tastare il polso alla kermesse e nel 2019 sarà The Kindness of Strangers di Lone Scherfig (One Day) a fare gli onori di casa. La sua è una storia dei nostri tempi, di speranza e amore, di cadute e nuovi inizi nel cui cast spiccano in nomi di Tahar Rahim e Caleb Landry Jones.
2. Fatih Akin (Oltre la Notte), quest’anno porta in Concorso The Golden Glove, un lungometraggio basato su fatti realmente accaduti – e sul romanzo di Heinz Strunk che ricostruisce il caso di Fritz Honka, serial killer di un quartiere degradato di Amburgo che negli anni 70 ha ucciso e smembrato diverse persone prima di essere arrestato.
3. Al suo fianco troviamo un altro grande regista, habitué dei festival, François Ozon (Doppio Amore). A Berlino il cineasta francese presenta Grace a Dieu, pellicola che si addentra in un territorio delicatissimo come quello degli abusi sui minori da parte degli uomini di chiesa. Già nella sinossi ufficiale lo si descrive come a metà tra lo studio psicologico e un film sul dolore e il prezzo della verità.
Per la gioia del popolo festivaliero, poi, quest’anno gareggiano gli ultimi lavori di Agnieszka Holland e Denis Côté.
4. Anche la Holland col suo Mr Jones si ispira ad una storia vera, quella del fotografo gallese Gareth Jones che sulla strada di Mosca, mentre va ad intervistare Stalin, sente parlare degli orrori del regime. Finirà nel 1933 su un treno verso l’Ucraina dove toccherà con mano il dramma della carestia e la paura della morte. E, al ritorno, scriverà un reportage tanto doloroso quanto costoso (morirà nel 1935). Si narra che il foto-reporter abbia incontrato George Orwell e il suo racconto abbia influenzato niente meno che La Fattoria degli Animali.
5. Denis Côté, invece, si dà alla suspense con Repertoire des villes disparues. È la morte di Simon in un incidente d’auto a portarci in un paesino di 250 anime per nulla disponibili a parlare dell’accaduto, dove il tempo pare essersi dilatato e misteriose figure iniziano a comportarsi in modo sinistro.
6. Attesissima è pure la proiezione di Amazing Grace. Titolo che richiama l’omonimo album di Aretha Franklin uscito nel 1972. Un album registrato in soli due giorni, che segnò il ritorno alla musica delle origini della diva ormai giunta all’apice del successo. Il disco, neanche a dirlo, è il più venduto di tutti i tempi del genere gospel. E oggi diviene un documentario grazie al materiale di repertorio su cui ha potuto lavorare Alan Elliott.
7. Dobbiamo però ammettere che a questo giro i riflettori del Concorso sono puntati su un film italiano: La Paranza dei Bambini di Claudio Giovannesi tratto dal libro di Roberto Saviano (anch’egli presente a Berlino), nei nostri cinema dal 13 febbraio. Lo stesso direttore artistico della kermesse si è lasciato sfuggire un commento positivissimo sulla bravura di regista e cast nel portare lo spettatore al fianco di un gruppo di ragazzini “senza speranza” del Rione Sanità a Napoli.
I film da vedere a PANORAMA
Hellhole con Alba Rohrwacher, Light of My Life di e con Casey Affleck e Mid 90s di Jonah Hill li abbiamo già messi in evidenza nel post sugli ospiti da incontrare, oggi aggiungiamo quindi un paio di titoli che potrebbero altrimenti sfuggirvi.
8. Hype altissimo per Skin, il film di Guy Nattiv con Jamie Bell palestrato, rasato e tatuato da testa a piedi di simboli neo-nazi. Il giorno in cui l’uomo si pente, la famiglia – ovviamente suprematista – non lo accetta di buon grado e renderà la sua redenzione un percorso ad ostacoli. Indovinate? Anche questa è una storia vera!
9. Semi autobiografico invece è The Souvenir il nuovo lavoro di Joanna Hogg, con protagoniste Tilda Swinton e la figlia Honor Swinton Byrne. Fresco di vittoria al Sundance (miglior film drammatico), The Souvenir ci fa tornare negli anni 80 al fianco di una ambiziosa studentessa di cinema che si innamora dell’uomo sbagliato mettendo a rischio i suoi sogni.
I BERLINALE SPECIAL da non perdere
Altra segnalazione già avvenuta i giorni scorsi è quella della proiezione di Vice, probabilmente la più Hollywoodiana in arrivo.
10. Ma l’evento davvero speciale di questa edizione è l’aver inserito in scaletta il toccante film di Roberta Grossmann uscito per la giornata della memoria: Chi scriverà la nostra storia. Un gesto importante quello del direttore della Berlinale Dieter Kosslick che, a fronte di un estremismo sempre più marcato – e all’ascesa al potere del partito di ultra destra Alternativa per la Germania – ha annunciato: “Farò entrare gratis tutti i membri di Afd e tutti i loro deputati. Sono personalmente invitati da me, pagherò ogni biglietto. Ma è decisivo che lo vedano”.
Vissia Menza
n.d.r Se avete perso il primo pezzo sulle info pratiche sul Festival, lo trovate con un clic qui, quello sugli ospiti invece è qui, per tutto il resto il sito ufficiale della kermesse è: Berlinale.de
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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