Alla scoperta de L’Adorazione dei Magi del Perugino in Sala Alessi a Palazzo Marino fino al 13 gennaio 2018.

Perugino, L’Adorazione dei Magi - Crediti foto: Nick Zonna

Perugino, L’Adorazione dei Magi – Foto © Nick Zonna

Dicembre è un mese magico. Con le temperature in calo e il Natale in avvicinamento, l’aria si fa frizzante e l’energia aumenta. Il periodo natalizio non è solo corsa ai regali e indigestione di carboidrati insieme a parenti ed amici. È anche uno dei momenti migliori in cui ritagliarci tempo per mostre, spettacoli e coccole di vario genere. E Milano sa davvero come coccolare i suoi cittadini e turisti: l’offerta culturale, già ricca nelle altre stagioni, con l’arrivo del ponte di Sant’Ambrogio riserva sempre sorprese (alcune pure ad entrata libera).

Per l’undicesimo anno consecutivo, prosegue la tradizione di far conoscere grandi maestri della storia dell’arte e offrire alla cittadinanza un capolavoro legato al tema delle festività. Difatti, già da qualche giorno, è arrivata a Palazzo Marino l’opera che ci terrà compagnia sino al 13 gennaio 2019: l’Adorazione dei Magi del Perugino. Una pala d’immensa bellezza, luminosa e ricolma di particolari che sanno stupire il visitatore, ottenuta in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. 

Le sorprese iniziano già all’ingresso. Scostata la tenda, l’impatto è scenografico e ci accompagna (vedere per credere) con charme all’interno della sala Alessi al cospetto dell’enorme olio su tavola (242 x 180 cm), dipinto da un giovane Perugino (al secolo Pietro Cristoforo Vannucci) qui alla sua prima commessa importante – aveva poco più di 20 anni ed era appena uscito dalla bottega del Verrocchio, in cui vi erano tra gli altri Leonardo, Botticelli e Lorenzo di Credi. E, una volta difronte alla pala, la sfida si fa avvincente, coinvolgendo dolci fisionomie, fini tessuti, meravigliosi gioielli, pregiati calzari, finanche la natura circostante. 

L’Adorazione dei Magi (1475-76 circa) è costellata di simboli e dettagli affascinanti e indimenticabili.

A partire dall’autore, anch’egli presente nella composizione. Riconoscibile dalla “divisa del pittore” (zupparello di velluto, camicia bianca e berretta col risvolto) e dalla pelle del viso molto segnata. Si suppone infatti soffrisse di lupus. Lo si scorge a fissarci poco dietro i Baglioni, i committenti, anch’essi ritratti alle spalle dei Magi. 

Perugino, L’Adorazione dei Magi: un dettaglio - Foto by MaSeDomani

Perugino, L’Adorazione dei Magi: dettagli – Foto © MaSeDomani

Poi, c’è quell’albero in mezzo alla composizione, un sorbo, che ricorda il noce del Battesimo di Cristo di Piero della Francesca, altro suo probabile maestro. Per non parlare della cometa. È lunghissima e ci conferma non solo di aver solcato il cielo sopra il Perugino ma di aver altresì destato la sua ammirazione. D’altro canto è fatto noto che da dicembre 1471 a marzo 1472 la stella rimase visibile ed è chiaro che l’artista la osservò con cura – e quando ne ebbe l’occasione, decise di farle occupare 1/3 del suo dipinto. 

Invero, questo è un piccolo assaggio delle molte storie che potrete scoprire recandovi in Piazza della Scala 2. Allestimento, aneddoti e vicissitudini legate alla datazione, all’attribuzione e ai nomi dei committenti vi ripagheranno dell’eventuale attesa all’aria dicembrina (si entra a gruppi e alcuni storici dell’arte faranno da guida durante il percorso espositivo). 

E dopo aver visto i Magi del Perugino, non dimenticate che al Museo Diocesano vi attendono quelli del Veronese per rendere ancora più fiabesca la vostra pausa invernale.

Vissia Menza

Perugino, L’Adorazione dei Magi: dettagli - Foto by MaSeDomani

Perugino, L’Adorazione dei Magi: dettagli – Foto © MaSeDomani

INFORMAZIONI UTILI 
L’Adorazione dei Magi del Perugino

1 dicembre 2018 – 13 gennaio 2019
Sala Alessi, Palazzo Marino, Piazza della Scala 2 – Milano
Ingresso: libero
Orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.00 (il giovedì fino alle 22.30)
Mappe, chiusure anticipate, approfondimenti sulla mostra sul sito: www.comune.milano.it
Catalogo: Silvana Editoriale
Nota: l’esposizione a Palazzo Marino è curata da Marco Pierini, Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, che grazie a questa iniziativa ha potuto procedere al restauro dell’opera prima del suo trasporto a Milano.

 

Si ringrazia l’ufficio stampa per il supporto