A volte è anche questione di cu… fortuna. E di tempismo, essenzialmente.
No, perché magari è un caso e sei stato solo un po’ sfigato, ma sei esci con un libro autobiografico che racconta il tuo addestramento nei corpi speciali dei Marines e due mesi dopo vieni travolto da “American Sniper”, beh, come minimo sei incappato in una congiuntura temporale avversa, e non potrai evitare che i paragoni sorgano spontanei come una manciata di funghi dopo un acquazzone.
In ogni caso lui è David Tell, il libro si intitola “IO SONO UN’ARMA. Memorie di un marine” e, ahimè, non si tratta di una lettura che mi sento di consigliarvi.
La triste realtà è che, dal mio povero punto di vista di lettore con un minimo di esperienza e passione per la narrativa che sfiora o approfondisce tematiche militari, “Io sono un’arma” racconta davvero poco, e soffre di almeno un paio di problemi.
Il primo è puramente contenutistico: la maggior parte del libro è totalmente dedicata alla fase dell’addestramento e al percorso – durissimo, sia chiaro! – intrapreso e seguito dall’autore per approdare all’élite delle forze speciali USA. Se avete presente la prima parte di Full Metal Jacket avrete capito il tipo: sergenti privi di umanità, spersonalizzazione dei soldati, prove fisiche al limite della sopravvivenza. Certamente interessante se sforbiciato di un paio di centinaia di pagine da dedicare alla vera azione, che è invece quasi del tutto assente.
In secondo luogo, mi ha lasciato perplesso “il tono”, o – meglio ancora, la “mancanza di tono”: raccontare un percorso esistenziale di questo genere non è affatto semplice, me ne rendo conto. Credo si tratti fondamentalmente di trovare una voce unica e originale. Può essere connotata dalla ironia di McNab oppure ruotare sulla drammaticità e l’asciutta consapevolezza del già citato “American Sniper”, un libro che incolla letteralmente alle pagine.
In caso contrario, il rischio è quello di offrire una serie quasi infinita di aneddoti, riferiti peraltro principalmente all’addestramento, e quindi ancor meno seducenti di una voce proveniente da un episodio storico. L’effetto è un lento allontanamento dalla biografia e dalla lettura, che ho francamente stentato a portare a termine.
Alfonso d’Agostino
SCHEDA LIBRO
Autore: David Tell
Titolo: IO SONO UN’ARMA. Memorie di un marine
Traduzione: Alessio Lazzati
Editore: Longanesi
Collana: Il Cammeo
Pagine: 624
ISBN: 978-8830434134
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
“Sforbiciato di un paio di centinaia di pagine”: sei fantastico!
Non sono d’accordo con la tua recensione…ma la lettura, così come la musica, è soggettiva =)
E’ vero quel che dici riguardo alla quasi totale assenza di azione….questo ovviamente potrebbe annoiare, allo stesso tempo ho molto apprezzato il fatto che Tell non cerchi di imitare McNab (e soci vari) ma cerchi di focalizzare il tutto sulla sua (e non solo) personale Odissea.
Alla fine il libro risulta essere un pò diverso dai “classici” del genere Forze Speciali…certo un pò di azione CQB non avrebbe stonato e avrebbe dato un pò di ritmo a certe parti del libro.
La frecciatina sulle tempistiche la capisco, ma da appassionato del genere ben vengano libri come american sniper che (magari si e magari no) hanno permesso a case editrici come la Longanesi di pubblicare altri testi simili…oltre al buon Tell si veda il recentissimo Cuore di Rondine. Ne uscisse uno al mese e sarei più felice.
Ho avuto modo di intervistare il gentilissimo David per il mio Blog:
http://snafurock.blogspot.it/2015/04/intervista-david-tell-io-sono-un-arma.html
Lascio il link sperando di fare cosa gradita. Non è mia intenzione spammare.
Ciao!
Ciao!
Grazie del passaggio e del commento, e complimenti per l’intervista a Tell sul suo sito, la segnaliamo volentieri. Ho appena finito di gustarmi Cuore di Rondine, magari avremo modo di confrontarci anche su quello!
Ancora grazie!
Alfonso
Grazie a te di essere passato a trovarci!
io l’ho iniziato giusto oggi….assolutamente ci confronteremo con enorme piacere!