Ogni tanto capitano delle cose buffe, e bellissime.
Tipo ieri, che stavo tornando a casa in metropolitana e mi son seduto e ho aperto la borsa e tirato fuori il libro che stavo leggendo, l’ultimo Biondillo. Perchè Biondillo ha pubblicato un libro sull’Africa che definire un libro sull’Africa è già riduttivo, perchè è – decisamente – un volume su di noi, sui nostri pensieri e sui miti che abbiamo in testa e che riguardano il Continente Nero.
E allora ho rirato fuori il libro e a fianco a me c’era seduto un ragazzo che alla faccia di tutte le statistiche sulla lettura in Italia e di quelle sulla non socievolezza dei milanesi mi ha chiesto: “Ma è uscito un nuovo libro di Biondillo?”. E al mio cenno di assenso ha ribadito: “Ma è un giallo con Ferraro?”, perchè tutti i lettori di Biondillo (inclusi gli architetti) quando esce un nuovo romanzo vogliono leggere immediatamente in quarta di copertina che il protagonista è l’ispettore Ferraro. Spiacente, Gianni, so che non è giusto e che hai scritto altre cose bellissime ma è così, patapim e patapam.
Mi sono accorto di non sapere quante fermate avessi a disposizione: cioè, io sarei sceso poco dopo Loreto ma lui poteva essere in transito verso la linea gialla da prendere in Duomo, ed eravamo già quasi a Cordusio.
E allora, con la prontezza che ti prende solo quando hai poco tempo e moltissimo da dire, mi son limitato a dirgli: “Non è un giallo, è un libro fotografico senza fotografie”.
Lui effettivamente è sceso in Duomo, dopo aver annuito poco convinto ed essersi infilato nelle orecchie un paio di cuffie bianche.
Però è così: “L’Africa non esiste”, volume che raccoglie articoli-reportage di Biondillo dall’Africa, ha la capacità di trasformare il tuo cervello in una Nikon D300. Tu leggi del Ciad, delle contraddizioni di Addis Abeba, delle architetture sabaude in terra d’Asmara, degli incontri toccanti con un ex soldato bambino o con una guida orgogliosa del proprio paese, e i tuoi emisferi celebrali fanno click-click-click, registrano immagini e compongono ritratti e panorami. E alla fine, quando hai terminato queste memorabili 216 pagine, ti accorgi di aver composto un personalissimo e coerente album fotografico, in cui l’Africa che non esiste è quella dei luoghi comuni più radicati in un pensiero che vorrebbe ridurre un intero continente ad una sorta di immobilismo post-coloniale, eliminando con un solo tratto tutte le differenze e la dinamicità di luoghi, città, paesi.
Ecco, in tre fermate di metropolitana non sarei riuscito a dirti tutte queste cose, illustre sconosciuto con la passione per i gialli e le cuffiette bianche. Magari le avrai lette qui, e ti sari convinto a fiondarti in libreria ed ad accompagnare Biondillo nelle sue peregrinazioni africani. Ne trarresti un gran giovamento.
Alfonso d’Agostino
Scheda libro
Titolo: L’Africa non esiste
Autore: Gianni Biondillo
Editore: Guanda
Collana: Biblioteca della Fenice
Pagine: 216
ISBN: 9788823504899
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
Gianni Biondillo racconterà i temi del libro ed i suoi viaggi in un dialogo con Gian Paolo Serino e Paolo Melissi previsto il prossimo 31 agosto ore 14.30 Como nell’ambito della manifestazione letteraria ParoLario.