Ce l’abbiamo fatta! E’ successo!

Dopo mesi di dominio incontrastato, dopo una estate passata a contare il numero di copie intorno a noi sulle spiagge o in metropolitana, dopo aver focalizzato lo sguardo sullo schermo dell’ebook della vicina di posto in treno realizzando, dal numero di “esclamò”, “mugolò” e simili, che eravamo di nuovo al loro cospetto… ebbene, dopo tutto questo, è finalmente accaduto: abbiamo un nuovo romanzo in cima alla classifica dei libri!

Già, perché le diverse gradazioni delle cinquanta sfumature cedono il primo posto, pur mantenendosi in seconda, terza e quarta posizione (rispettivamente con il nero, il grigio e il rosso, no, con il rosso, il grigio e il nero, no, aspettate, vabbè tanto è uguale.). E il nuovo protagonista è il secondo capitolo (sarebbe giusto dire: capitolone) della Trilogia del Centenario di Ken Follet, che con “L’inverno del mondo” bissa il successo del precedente “La caduta dei giganti” e conquista la vetta. Il racconto delle cinque famiglie già descritte nel tomo precedente affronta in questa narrazione gli anni del nazismo, la seconda guerra mondiale, il confronto fra democrazie e totalitarismi. Vera manna per gli appassionati di romanzi storici.

Che sia un momento d’oro per questo genere di narrativa lo conferma la presenza in graduatoria de “La collina del vento”: il bel romanzo di Carmine Abate, che è riuscito nel mezzo miracolo di mettere d’accordo pubblico e critica aggiudicandosi il Premio Campiello, ripercorre le vicende di tre generazioni e di un secolo intero, catturando anche il più esigente dei lettori. Curiosamente, Abate succede sul trono del Campiello ad Andrea Molesini, vincitore dell’edizione 2011 con “Non tutti i bastardi sono di Vienna”, altra narrazione che volge gli occhi al passato e si ambienta nel corso della prima guerra mondiale. Non può essere un caso se, in un momento di difficoltà, volgiamo gli occhi all’indietro cercando di trarre spunti o insegnamenti.

Ma la classifica settimanale non si limita a mostrarci come la Storia possa fare da sfondo, pur importantissimo, in un romanzo: nelle prime dieci posizioni incontriamo anche il nuovo lavoro di Corrado Augias, “I segreti d’Italia”, un racconto quasi antropologico sulla memoria di una intera nazione. Ed anche il nuovo libro di Sveva Casati Modigliani, che è spinto fino al sesto posto da una schiera di fedelissime lettrici, nasce dall’esigenza di affidare alle pagine scritte una autobiografia della propria infanzia, dalle bombe su Milano nel 43 alle famiglie sfollate.

Sfogliando la graduatoria dei libri più letti in questo settembre, abbiamo così identificato un vero filo rosso che fa da minimo comun denominatore. Non ci resta che attendere le prossime uscite, che annunciano una ricchissima stagione letteraria invernale.