Preparare un pacco dono natalizio-letterario per ognuno dei nostri amici, colleghi o familiari? Perchè no? Proviamoci!
Partiamo da chi ha la mente sempre un po’ sulle nuvole, si inchioda davanti ad un tramonto e si commuove un po’ di fronte ad un paesaggio uggioso. Le regaliamo “Una forma di vita” di Amelie Nothomb, giusto compromesso fra la necessità di ancorare i piedini per terra e la voglia di immaginare.
E’ francamente un po’ noioso, ma gli si vuole bene lo stesso: saccente, sempre pronto alla polemica, tipicamente bastian contrario. Gli piazziamo sotto l’albero “Solar” di Ian McEwan, e ci auguriamo si riconosca un po’ nel protagonista!
Soffre per il dover spegnere il cellulare al cinema perdendo così il contatto con il MIBTEL e il NASDAQ? Vi costringe a versargli il terzo bicchiere di terrano per interrompere la sua sequela di considerazioni sulla corsa pazza dello spread? Impacchettate “Too big to fail” di Andrew Ross Sorkin e per il compleanno potrete anche doppiare con l’omonimo dvd…
Poi c’è sempre il nipotino o il cuginetto di età compresa fra i nove e i dodici anni che vorremmo tanto spingere alla lettura. Qui non ho dubbi e infarciscono la carta regalo con “La collina dei conigli” di Richard Adams: è una questione sentimentale, considerato che si tratta del primo romanzo su cui si sono posate le mie pupille infantili!
Torniamo agli adulti e concentriamoci sul “malato di sport” (categoria in cui potete serenamente inserirmi…): per distrarlo dal secondo tempo di un incontro del campionato norvegese o per interromperlo prima del terzo inning di un match olandese vi consiglio “Il libro della gloria” di Jones Lloyd. La descrizione infinitamente poetica della prima tournée europea degli All Blacks lo catturerà completamente, ed è un gran bel libro.
E chiudiamo con l’adolescente (è uno stato d’animo, non una indicazione anagrafica) un po’ arrabbiata con il mondo, decisamente idealista, pronta alla battaglia con il mondo intero: recapiteremo “La sfuriata di Bet” di Christian Frascella. La storia di una ragazza che definiscono problematica e che ci insegnerà senza alcun dubbio qualcosa.
La speranza è di aver regalato qualche spunto e un paio di idee. Per altri suggerimenti, descriveteci in due parole il destinatario del dono nei commenti, e proveremo a renderci ulteriormente utili con un consiglio personalizzato!
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Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.