Stavo completando la seconda missione delle “101 things to do before you’re old and boring”, concentrandomi sui temi del riciclaggio e dell’attenzione ambientale che compongono la numero 26.

Mi sono fatto un giretto sul web, partendo dalle statistiche locali (a Milano si riciclano 44 kg di carta pro capite all’anno, risultato migliorabile), per arrivare ai blog in cui si sommano consigli e piccoli trucchetti per impattare di meno e risparmiare di più (ricordi la pubblicità sul consumo di energia con gli applausi che partono?)

E’ stato un giro sicuramente istruttivo, con punte di tristezza (si mormora di 99 squali su cento scomparsi nel Mediterraneo) e buone notizie ammantate persino di romanticismo. In che senso? Eccoci qui.

Gli esperti concordavano: la tartaruga dello Yangtze era destinata ad estinguersi. E non si trattava di facile allarmismo, ma di drammatica realtà: di questo animale (francamente bruttino, eh, ma cosa vuol dire?) si conoscevano soltanto due esemplari, entrambi di sesso maschile. Difficile pensare ad una prosecuzione della specie, si trattava solo di attendere la loro morte naturale (110/120 anni) per decretarne la definitiva dissolvenza.

Ed ecco che, sopresa!, arriva la notizia tanto attesa: in uno zoo cinese è stato identificato uno splendido esemplare femminile, appena acquisito da un circo (!)

La storia d’amore si compone di:
– lui, 102 anni, dei quali almeno 82 passati senza aver mai potuto annusare un pariruolo femminile
– lei, 82 anni, vergine

Come poteva finire?

“i due si scambiano gentili colpetti, si seguono reciprocamente. Sono i preliminari dell’accoppiamento, dicono gli esperti, e nel giro di qualche settimana la femmina dovrebbe deporre le uova.”

Sono un inguaribile romantico, ma un po’ mi si è accapponata la pelle.