Ammetto di non essere insensibile alla retorica militare e ho una certa passione per romanzi, film, serie TV dedicate alla seconda guerra mondiale.
Dovrei quindi essere distantissimo da questo piccolo capolavoro dell’antimilitarismo, eppure… eppure…
Eppure Yossarian è uno dei personaggi della letteratura che mi porterò dietro per un po’. Pilota di B25 (come lo stesso autore), impiegato sul fronte italiano (ancora, come l’autore), Yossarian vive nel costante timore dell’aumento del numero di missioni eseguite per poter rientrare in patria. Timori ben riposti, perché il limite impostato dal cinico comandante continuerà ad aumentare in tutte le pagine del libro.
Un umorismo molto vicino all’assurdo, pagine che divertono e fanno ragionare, tutte a corollario del famoso Comma 22, vero paradosso poi più volte ripreso in letteratura:
Articolo 12, Comma 1
L’unico motivo valido per chiedere il congedo dal fronte è la pazzia.Articolo 12, Comma 22
Chiunque chieda il congedo dal fronte non è pazzo.
Pronti via e arrivano decine di personaggi, che sembrano buttati a casa dentro una storia. I dialoghi rasentano il delirio, riconosci all’improvviso un’idea comune: “siete tutti pazzi tranne me”, qualcosa di simile alla storiella del tizio che guidava contromano in autostrada.
La trama continua in uno sviluppo che a tratti non sembra offrire una sia pur minima parvenza di senso, tra giri e rigiri di parole che descrivono tutto e – immediatamente dopo! – subito dopo il contrario di tutto. Il lettore francamente vacilla, è tentato dall’abbandono, ti scopri a rallentare la lettura per cerca di capirci qualcosa, di trovare un flebile bandolo.
Poi arrivi alla metà del romanzo e – di colpo – intravedi una luce in fondo al tunnel.
Quello che ti era apparso un abominio del non senso si rivela un percorso, un cammino certamente impervio ma che vale la pena percorrere: ti affidi alla caratterizzazione dei personaggi – Yossarian è semplicemente splendido ed è meravigliosa anche “la prostituta di Nately”. Ti sorprendi divertito, avvinto al cinismo. Bisognoso di continuare.
Il messaggio è talmente cristallino e noto che non vale la pena sottolinearlo oltre; mi premeva chiarire che “Comma 22” è una vera esperienza di lettura, un accompagnamento curioso e certamente pervasivo, una strada lastricata di parole in cui a volte inciampi ma di cui -più spesso – puoi godere. Consigliato!
Alfonso d’Agostino
Titolo: Comma 22
Autore: Joseph Heller
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
Pagine: 470
ISBN: 9788845244872
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.