Oggi diamo il benvenuto a D.A. con cui – mi rendo conto adesso – condivido non solo l’amore per i gialli ma anche le iniziali. Lettore onnivoro con predilizione per la letteratura del mistero in ambientazione meneghina, D.A. ci presenta “A Milano si muore così”, romanzo edito dalla Frilli finalista al Premio Azzeccagarbugli 2014.
Alfonso
“A Milano si muore così” non è un semplice titolo, ma il triste presagio che, proseguendo nella lettura del libro, inizia a farsi spazio nella mente di chi legge.
Adele Marini (volutamente) occulta il senso del romanzo: sono le storie a creare la storia anche se la connessione tra le stesse non sembra apparire. I personaggi infittiscono velocemente una trama che finalmente porta alla luce l’unico collegamento: una pistola Beretta 7,65.
I protagonisti di questo romanzo corale sono i commissari Marino e Leoni anche se la loro vita e le loro storie personali restano marginali allo svolgimento dei fatti (o forse no?!). L’autrice prosegue esplorando tutti i personaggi e i loro animi lasciando predominante la città di Milano. Non si tratta una descrizione dei luoghi o della bellezza (o orrore) della città: si racconta quello che non si vede all’apparenza, quello che c’è e che tutti sanno ma che, per distrazione (o forse volutamente) non vogliono vedere.
In questo mondo, in questa città è infatti la mafia a fare da padrona. La mafia è solo un nome per identificare i traffici riferiti alle organizzazioni criminali ma qui viene identificata: l’ndrangheta. Adele Marini sembra conoscere a fondo i meccanismi di queste dinamiche e di come ci si muova all’interno delle cosche. L’utilizzo del dialetto calabrese e delle parole “tecniche” ne è una dimostrazione che porta il lettore ad immedesimarsi ancora di più negli intrecci proposti, ma la scrittura non ne risente grazie alla vivacità e al dinamismo delle scene. Il libro, però, non è un’inchiesta sulla malavita organizzata: è una denuncia di quello che avviene senza che l’ordine pubblico, la gente, la stampa vengano minimante destabilizzati. A vedere è solo Milano! Il libro è costruito in maniera tale da non dare fiato al lettore che è costretto a sfogliare pagine dopo pagine per collegare le storie e giungere alla conclusione dei casi (o forse dell’unico caso).
Alla fine della lettura si potrebbe rimanere svuotati dalla durezza della realtà, da quel senso di inesorabile impotenza, ma il libro costringe a riflettere sul lato oscuro di una città come Milano e sugli effetti che produce la mafia infiltrandosi nella nostra quotidianità portando con se una domanda più che un’affermazione: a Milano si muore così?
D.A.
Scheda libro
Titolo: A Milano si muore così
Autore: Adele Marini
Editore: Frilli
Collana: SuperNoir
Data di pubblicazione: novembre 2013
Pagine: 352
ISBN: 9788875639044
Vedo solo ora e per puro caso la recensione firmata D.A. dedicata l mio libro A Milano si muore così.
Grazie davvero col cuore per aver colto il senso profondo del mio lavoro. Per aver saputo guardare oltre il thriller. Per aver espresso con efficace semplicità il mio pensiero. Adele Marini
Gent.le Adele,
è un onore oltre che una sorpresa leggere il Suo commento.
La mia recensione rispecchia il sentimento sorto nel leggere il libro e noto con estremo piacere di aver colto il senso delle Sue parole.
Nell’attesa di leggere e poter recensire altre sue opere, la ringrazio infinitamente.
Diego Accorsi