Per la prima volta a Milano dal 3 al 5 ottobre 2024 arriva al Teatro Menotti L’Amore Scoppiò Dappertutto.
Ci sono frasi che ci entrano dentro senza quasi accorgercene.
Alea iacta est.
Homo homini lupus.
Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate.
La vita fugge e non si arresta un’ora.
Una di quelle che mi è rimasta più appiccicata, tanto da farla diventare una sorta di mantra nella mia vita, è questa:
Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai.
È la frase finale della canzone Verranno a Chiederti del Nostro Amore tratta dall’album Storia di Un Impiegato dell’indimenticabile Fabrizio De André, in cui sono presenti le celebri tracce Canzone del Maggio e Il Bombarolo.
A me però ha sempre affascinato di più Verranno a chiederti del nostro amore, perché mi sono sempre riconosciuta in quella donna che a fine di un rapporto cercava conforto nelle braccia di altri, più per compiacere loro che sé stessa.
E quell’invito a scegliere lei è diventato un desiderio di cambiamento personale, che mi ha spinta a cercare di capire chi volevo essere e chi volevo nella mia vita.
Le parole di De André mi hanno sempre aiutata nel corso della vita e spesso sono state le sole compagne di lunghe passeggiate pensierose.
E anche se non ero neanche adolescente quando è scomparso nel 1999, per me rimane il Cantautore con la C maiuscola. Quello che mi ha unito a tanti giovani come me affamati di musica e poesia.
Non mi stupisce, perciò, che a 25 anni dalla sua morte sempre nuove generazioni l’ascoltino e trovino pezzi di sé nelle sue parole.
Del resto, ci vuole davvero poco a innamorarsi.
Lo stesso De André, pare che poco prima di morire abbia pronunciato una frase simile:
E poi d’un tratto l’amore scoppiò dappertutto.
La musica del cantautore genovese è proprio questo: un amore che scoppia all’improvviso e dilaga come una fiamma resistente all’acqua.
E proprio perché, come dice un altro grande senza tempo, al cor gentile rempaira sempre amore, non stupisce che sia nata un’opera interamente dedicata a De André dal titolo L’Amore Scoppiò Dappertutto.
Lo spettacolo, prodotto da Tieffe Teatro in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi, sarà in scena per la prima volta a Milano al Teatro Menotti dal 3 al 5 ottobre 2024.
L’Amore Scoppiò Dappertutto non è uno spettacolo per ricordare un personaggio indimenticabile come Fabrizio De André, bensì per festeggiarlo, e perché no, anche per dirgli grazie, intessendo una rete di parole e musica, pensieri vecchi e nuovi, capaci di creare un fitto dialogo tra palco e platea.
Sul palcoscenico, a tener viva la luce del cantautore dallo sguardo lucido e penetrante sul mondo, ci sarà Laura Marinoni che ripercorrerà tra parole e canzoni i temi a lui più cari.
Nel suo viaggio tra riferimenti alti (Baudelaire, Villon, Mutis) e storie di emarginati, Marinoni sarà accompagnata da un quartetto di musicisti che daranno nuove sonorità a canzoni arcinote ma mai scontate grazie agli arrangiamenti non convenzionali di Alessandro Nidi.
Uno spettacolo che nasce dall’atto d’amore di chi l’ha ideato come omaggio al più grande dei cantautori italiani e da cui sgorgherà altrettanto amore per l’arte, incarnata in musica e parole.
Non perdetevi questa esperienza indimenticabile.
Francesca Meraviglia
(Continua sotto il video)
INFO E CONTATTI
INDIRIZZO TEATRO: via Ciro Menotti 11, Milano
ORARI SPETTACOLI: da giovedì 3 ottobre a sabato 5 2024, ore 20
PREZZI BIGLIETTI: intero 34€ (32€ + 2€ di prevendita) | ridotto over 65/ under 14 – 17,50€ (16€ + 1,50€ di prevendita); Abbonamento Menotti Card 4 ingressi €60, 8 ingressi €110
CONTATTI: tel. 0282873611 | biglietteria@teatromenotti.org | acquisti online a questo link o con carta di credito su www.teatromenotti.org
ORARI BIGLIETTERIA: dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 18.30 (dalle 19.00 alle 20.00 solo nei giorni di spettacolo) | domenica ore 14.30 (16.00 solo nei giorni di spettacolo)
Fonte e foto: ufficio stampa Teatro, che si ringrazia.
Francesca è un’insegnante e un’appassionata di cultura in generale. Si emoziona di fronte a un testo ben scritto e versa sincere e calde lacrime quando un’opera d’arte le comunica emozioni. Canta a livello amatoriale e crede che la lettura sia il modo migliore per stringere legami forti.
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