Recensione di Dune – Parte Due, il film di Denis Villeneuve solo al cinema dal 28 febbraio 2024.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Denis Villeneuve
CAST: Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Austin Butler
DURATA: 166 minuti
USCITA: 28 febbraio 2024
DISTRIBUZIONE: Warner Bros Italia
Protagonista della storia è ancora una volta Paul Atreides, che dopo essersi unito a Chani e agli altri Fremen, medita vendetta contro i cospiratori, che hanno distrutto la sua famiglia. Quest’avventura lo porterà a intraprendere una missione molto importante, che gli permetterebbe di impedire la realizzazione di un terribile futuro, che soltanto lui è capace di prevedere.
Dune 2 è il secondo capitolo della saga sci-fi tratta dal romanzo di Frank Herbert, ancora una volta diretto da Denis Villeneuve.
Sontuosa e potentissima, questa seconda parte della trilogia sfoltisce le sottotrame del romanzo e va dritta alla preparazione e messa in scena del conflitto, che inesorabile prende piede prima nella mente e nelle previsioni di Paul e poi nei fatti, una guerra santa come non se ne erano mai viste prima. Perché per quanto Paul vorrebbe prendere la strada dell’amore per Chani e andare contro le sue visioni, questo non gli sarà concesso, e insieme alla sorella (qui ancora nelle “vesti” di un feto) sarà costretto ad arrendersi al suo destino, senza più opporsi.
Ne risente l’interpretazione di Zendaya, che per tutta la durata del film alterna preoccupazione e delusione per le sorti del suo innamorato, e quindi si ritrova ad avere sempre la stessa espressione imbronciata, ma ne guadagna quella di Chalamet, che finalmente entra nel ruolo interpretando molto bene questo richiamo innato al potere e alla leadership, il peso delle sue ambizioni e le conseguenze delle sue tormentate scelte.
Dune 2 è un’opera autoriale e visionaria che, pur essendo un grande colossal (e un blockbuster), rimane fedele allo stile del suo regista. Villeneuve realizza un film destinato a fare la storia dei film di genere, potremmo dire quasi un classico, perché come i classici parla di più con le immagini che con le parole. La vita quotidiana della popolazione dei Fremen non è mai spiegata, è sempre e solo mostrata e mai raccontata con battute di dialogo.
Non si può restare impassibili di fronte a sequenze come quella iniziale o quella della prima cavalcata del verme della sabbia, che per tempi, tocco estetico, eleganza e tensione sono magistrali.
La questione religiosa è affrontata con precisa attenzione, il regista canadese si pone di fronte alla spiritualità del film (e prima ancora del romanzo) con grande rispetto e, insieme all’ambientazione desertica, ne delinea la filosofia drammatica e fanatica oltre che il fatalismo, riprendendo i concetti di un’opera che ha anticipato gli scenari del nostro tempo e che oggi è attuale più che mai.
Dune 2 è una pellicola che celebra il cinema e ci ricorda l’importanza del grande schermo, del buio, del silenzio e del rimanere concentrati per più di due ore, perché guardare un film nel luogo dove i film sono nati, ovvero nella sala cinematografica, è sempre un viaggio, e i viaggi – anche quelli che si compiono da fermi – fanno sempre evolvere, anche una piccole parte di noi.
Margherita Giusti Hazon
TRAILER ITALIANO
Laureata in Lettere Moderne, Margherita lavora alla Fondazione Cineteca Italiana, collabora con la rivista Fabrique du Cinéma, ha in corso alcuni progetti come sceneggiatrice e ha pubblicato il suo primo romanzo, CTRL + Z, con la casa editrice L’Erudita.
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