Recensione di Una Bugia Per Due, la commedia leggera di Rudy Milstein solo al cinema dal 1° febbraio 2023.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Rudy Milstein
CAST: Vincent Dedienne, Géraldine Nakache, Clémence Poésy
DURATA: 101 minuti
USCITA: 1 febbraio 2024
DISTRIBUZIONE: Officine UBU
RECENSIONE
Il 1° febbraio arriva al cinema una piacevole commedia francese, una piccola boccata d’aria che si fa guardare con gusto!
Veniamo innanzitutto alla trama. Siamo a Parigi dove Louis (Vincent Dedienne) lavora da qualche mese in un prestigioso studio legale. Nonostante il suo carattere affabile e gentile non riesce a fare amicizia e neanche a farsi notare. Anche a casa la situazione non è migliore. Louis sembra l’uomo invisibile anche agli occhi dei suoi genitori. Nonostante l’impegno profuso e la voglia di non essere invisibile, la vita non sembra essere dalla sua parte.
Tutto però cambia a seguito di una visita medica in cui a Louis viene diagnosticato un cancro.
Tornato in studio non riesce a nascondere il suo stato d’animo e lo rivela quindi ai colleghi. Da questo momento tutti sono gentili con lui e non solo. A casa i suoi genitori diventano improvvisamente amorevoli e premurosi. Al lavoro lo coinvolgono in un caso importante in difesa di una grossa multinazionale in causa per probabile correlazione con casi di cancro in diverse persone.
La portavoce dell’associazione che rappresenta i malati è la combattiva Hèléne (Géraldine Nakache) che darà non poco filo da torcere a Louis il quale, forte della fiducia dei colleghi, sembra essere l’unico in grado di tenerle testa.
Oltre ai successi lavorativi Louis si ritrova anche a godere dei favori di Elsa (Clémence Poésy), la temutissima avvocatessa leader dell’ufficio che gli riserva attenzioni particolari ben oltre i fascicoli del caso di cui si occupano.
Le cose cambiano nuovamente quando, ad una seconda visita medica, Louis scopre di non avere niente. E qui sorge il dubbio: confessare la verità oppure continuare a godere dei benefici che la sua situazione gli ha portato. Da questo momento il film si trasforma e ci si ritrova a fare i conti con temi come l’etica e l’egoismo.
Il regista Rudy Milstein riesce a regalare un film interessante per il modo in cui utilizza la classica commedia francese per trattare con divertimento e quasi con irriverenza il tema della malattia e delle lotte sociali. Accanto alla trama principale di Louis e dei suoi dubbi c’è infatti quella del più classico scontro fra Davide e Golia, ovvero il grosso studio legale che difende una multinazionale contro privati cittadini che lottano per il loro diritto al riconoscimento delle responsabilità.
La malattia non è però solo quella (vera) delle persone malate di cancro e quella (finta) di Louis, ma è anche quella di Bruno, vicino di casa del protagonista ed interpretato dallo stesso regista, che, a seguito di un ictus, non prova più emozioni. Bruno vive la vita senza nessun filtro e rappresenta la figura complementare del protagonista, perso invece tra mille dubbi e doppi pensieri ogni volta che deve fare una scelta.
Il regista, che ha anche curato la sceneggiatura, riesce bene a mantenere alto il ritmo del film plasmandolo totalmente sul protagonista e sui suoi tempi. I personaggi secondari sono ben amalgamati e funzionano come in una sinfonia ben strutturata. Le capacità attoriali dei singoli si uniscono per dare forma ad una storia in cui anche l’improvvisazione degli attori, intelligentemente dosata dal regista, contribuisce a caratterizzare una trama ben riuscita.
Se bisogna trovare un difetto è che il film forse tocca un po’ troppi temi senza approfondirne neanche uno. Tuttavia, alla fine, è l’amalgama ad essere essenziale, trasformando il film in più che godibile con la tipica leggerezza delle commedie francesi, caratteristica questa, insita nel DNA di molte pellicole d’oltralpe e difficilmente replicabili altrove.
Una bugia per due è quindi decisamente piacevole. E’ una bella scelta per una serata da passare in leggerezza. E lascerà quella tipica sensazione di agrodolce che farà venir voglia di rispolverare altre commedie sulla stessa linea.
Anna Falciasecca
TRAILER ITALIANO UFFICIALE
Bionda, sarcastica, appassionata di regia e di viaggi cerca di unire le sue passioni scrivendo un blog di viaggi, sceneggiature (che stanno comode nei cassetti) e recensioni. Il suo motto è “Blond is a state of mind”, modifica continuamente idea e tiene i piedi in diverse scarpe, tutte rigorosamente tacco 12. Le uniche cose che non cambierà mai sono: Woody Allen e Star Trek, di cui è incallita fan.
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