Recensione di PULSE, il film-cult del maestro dell’horror orientale, in DVD dal 13 luglio 2023.

Pulse (Kiaro) cover DVD Midnight Factory

La cover del DVD di Pulse (2001).

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: Kairo
REGIA: Kiyoshi Kurosawa
CAST: Haruhiko Kato, Kumiko Aso, Koyuki Kato, Kurume Arisaka
DURATA: 114 minuti
DATA DI USCITA (home video): 13 luglio 2023
DISTRBUTORE (home video): Plaion Pictures/ Midnight Factory


RECENSIONE

Al centro di una metropoli le strade sono vuote. La gente ha smesso di andare al lavoro e i negozi sono deserti. Tutti hanno paura e sono rinchiusi in casa per proteggersi da una minaccia impalpabile: la tecnologia. I dispositivi, infatti, paiono esser posseduti da forze nefaste e invisibili che obbligano all’isolamento. Quando la solitudine prolungata e la paranoia iniziano a minare la salute mentale di molti e taluni cominciano a scomparire dalla faccia della Terra, alcuni tenteranno la fuga…

Pulse (Kairo, in originale), l’horror psicologico di Kiyoshi Kurosawa che ha debuttato a Cannes 2001, è arrivato questo mese in DVD all’interno della collana Midnight Classics per farci scoprire un vero cult, precursore dei cosiddetti cyber-horror.

Ambientato ad inizio del nuovo millennio, Pulse gioca con le paure dell’epoca e decisamente emerge per la sua originalità. I fantasmi, infatti, usano internet – qui agli albori – per arrivare a noi e destabilizzarci, sino ad indurci a compiere scelte alquanto estreme.

Noto per i suoi film che combinano gli elementi tipici degli horror psicologici, con tanta suspense e le riflessioni sulla natura umana e la società, il regista giapponese con questo lungometraggio regala al pubblico un’esperienza cinematografica unica e coinvolgente.

La pellicola, nata prendendo a riferimento Ringu (1998), spiazza non sfruttando scene splatter o jumpscare, bensì per la lenta e inquietante progressione narrativa, che crea un’atmosfera cupa e angosciante, carica di rassegnazione, in grado di infonderci un crescente senso di disagio lungo tutto il racconto. E ben presto se ne comprende il motivo: la trama esplora tematiche profonde come la morte, l’isolamento, il significato della vita.

In bilico tra dramma e horror, Pulse mostra chiaramente i segni dello scorrere del tempo. Tuttavia, l’autore stesso riconosce che il successo dell’opera e del suo lungometraggio precedente, Cure del 1997, sia strettamente legato al periodo in cui sono stati realizzati. In quel momento, c’era un diffuso sentimento di tecnofobia, in cui si credeva che chi usasse Internet fosse inevitabilmente un solitario destinato a rimanerlo.

Tuttavia, rileggendo questo lavoro ai giorni nostri, è sorprendente quanto risulti attuale e quasi premonitore: può essere facilmente interpretato come una critica alla nostra epoca, al cosiddetto mondo 2.0, interamente dipendente dai device, che ha promosso le interazioni virtuali basandosi sul presupposto che avvicinassero le persone, prima di rendersi conto di quanto abbiano alterato – non sempre e per forza in meglio – il modo in cui l’individuo si relaziona con la realtà qua fuori.

Ecco allora che il dubbio che la nostra esistenza possa venir cancellata mentre siamo ancora in vita si fa strada con più di una declinazione e la rivalutazione di Kairo (e del suo messaggio) diventi obbligata.

Chiudiamo ricordandovi che l’attuale versione DVD presenta succulenti Extra – da una lunga intervista al regista, ad immagini del suo debutto al Festival de Cannes – tutti da scoprire e utili a cogliere le molteplici sfumature di quest’opera. 

Vissia Menza


TRAILER

Si ringrazia l’ufficio stampa per l’opportunità.