Recensione di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte 1, il film con Tom Cruise solo al cinema dal 12 luglio 2023.

Mission Impossibile Dead Reckoning Parte Uno poster ITA Paramount

La locandina italiana di Mission: Impossibile – Dead Reckoning Parte Uno ora al cinema!

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Christopher McQuarrie
CAST: Tom Cruise, Hayley Atwell, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson
DURATA: 163 minuti
USCITA: 12 luglio 2023
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures


RECENSIONE

Ethan Hunt e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera umanità. Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.

Tom Cruise, Simon Pegg, Ving Rhames e Rebecca Ferguson in Mission: Impossible Dead Reckoning - Parte Uno. Photo: courtesy of Paramount Pictures and Skydance.

Tom Cruise, Simon Pegg, Ving Rhames e Rebecca Ferguson in Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno. Photo: courtesy of Paramount Pictures and Skydance.

Il settimo capitolo della saga su Ethan Hunt e il suo team IMF è adrenalina allo stato puro ma non solo: più comico ma anche più cupo, esoso a livello di effetti speciali, raggiunge il risultato sperato e nonostante la durata tiene incollati allo schermo fino all’ultimo secondo grazie a un Tom Cruise espolosivo e a vecchi e nuovi personaggi: ottimi come sempre gli alleati, le nemesi e anche i volti nuovi, fra cui emerge senza dubbio Hayley Atwell.

Il film si supera in tutto, anche in termini di pericolosità: Tom Cruise, già il più grande stuntman della storia del cinema, qui compie davvero missioni impossibili come lanciarsi da una scogliera e aprire un paracadute in soli sei secondi (su Youtube c’è il video del making of ed è da brivido).

Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt in Mission: Impossible Dead Reckoning - Parte Uno. Photo: courtesy of Paramount Pictures and Skydance.

Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt in Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno. Photo: courtesy of Paramount Pictures and Skydance.

Il regista (premio Oscar® per la miglior sceneggiatura de I soliti sospetti) aveva già diretto i capitoli precedenti Rogue Nation e Fallout e la sua presenza è sicuramente uno dei motivi principali della riuscita della saga che a differenza di tantissime altre andando avanti invece che peggiorare, migliora. Christopher McQuarrie qui spiega l’origine del titolo:

“Dead Reckoning è un termine nautico che indica la manovra utilizzata per determinare la propria posizione in mare in base al vento e alla velocità. Significa che stai scegliendo una rotta basata esclusivamente sulla tua ultima posizione nota, il che non garantisce il successo: si tratta di una metafora non solo per il protagonista, ma anche per diversi personaggi”.

E proprio in questo il film è più cupo e introspettivo rispetto ai capitoli precedenti: emergono molti aspetti del passato di Hunt, che lo rendono non solo il genio dello spionaggio ma anche un uomo dalle tante sfaccettature che ha rinunciato a tutto per scelta. Ethan è angosciato e afflitto, continua a tornare indietro con la memoria a un lutto di tanti anni prima che ancora non ha accettato né vendicato. La sua figura di uomo tutto di un pezzo mostra finalmente lati più fragili e umani, ma anche più ironici e autoironici, senza però mai scadere in una comicità gratuita o scontata.

Tom Cruise e Hayley Atwell in Mission: Impossible Dead Reckoning Parte Uno. Photo: courtesy of Paramount Pictures and Skydance.

Tom Cruise e Hayley Atwell in Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno. Photo: courtesy of Paramount Pictures and Skydance.

Impossibile non parlare delle location e delle incredibili scenografie, fra tutte a Roma e Venezia. Scene mozzafiato si alternano fra i Fori Imperiali e i nebbiosi e stretti vicoli dei campielli veneziani, con acrobazie e salti da una barca a un ponte: in un caso una città affollata e turistica di giorno, nell’altro una città deserta in notturna, in entrambi i casi magia per gli occhi e adrenalina per i nervi. E poi c’è la scena forse più magistrale di tutte ambientata dentro l’Orient Express, indimenticabile.

Il vero “villain” qui non ha nome né corpo, è un’entità onnipotente e onnipresente: l’intelligenza artificiale. Altro merito del film infatti è proprio quello di affrontare un tema di grandissima attualità, quello dei pericoli dell’intelligenza artificiale e della dipendenza che ormai abbiamo sviluppato dal digitale.

Tante le citazioni cinematografiche presenti nel film, degna di nota la più esplicita di tutte, quella alla celebre sequenza delle scale de La Corazzata Potëmkin, con tanto di passeggino in caduta libera.

Margherita Giusti Hazon


TRAILER ITALIANO

Foto: si ringrazia l’ufficio stampa Paramount Italia.