Al PACTA Salone di Milano va in scena La Monaca di Monza dal 3 al 14 maggio 2023.

La Monaca Di Monza. Foto: Fulvio Michelazzi.

Sta per arrivare La Monaca Di Monza al PACTA Salone di Milano! Foto: Fulvio Michelazzi.

Quando leggiamo un libro, è naturale sviluppare dei sentimenti per i personaggi. Di solito si amano i protagonisti e si odiano gli antagonisti.

Tuttavia, se penso a uno dei romanzi più letti nelle scuole italiane, mi viene proprio difficile dire di aver amato la protagonista.

Mi riferisco a I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.

Passi per Renzo Tramaglino, che mi è sempre stato simpatico per il suo candore e la sua impulsività, ma Lucia Mondella, lei, l’imago dell’autore… ecco lei proprio non ho mai potuto vederla. Sarà che non mi sono mai piaciute troppo le madonnine infilzate e che ho sempre preferito personaggi un po’ meno timorati di Dio.

Ogni gesto di Lucia mi ha sempre dato il voltastomaco. Lei, quella perfetta, lei, quella mansueta. Noiosa è dir poco!

Lo ammetto, a me chi piaceva assai era la Monaca di Monza. Quella poveraccia costretta fin da bambina a giocare con la barbie suora per abituarsi alla vita del convento. Quella sventurata che, da donna normale e con normali pulsioni sessuali, si è concessa al primo Egidio che passava.

La Monaca di Monza, sì, che è un personaggio che intriga e che non annoia mai. E anche se tutti sappiamo la bruttissima fine cui è andata incontro la povera Gertrudina (alias Suor Virginia Maria alias Marianna de Leyva), ovvero condannata a essere murata viva nella sua cella, abbiamo più volte sperato che si togliesse il maledetto velo (tanto il ciuffo di capelli si vedeva lo stesso), facesse un segno non proprio di croce al convento e a tutti coloro che lì l’avevano costretta a stare e partisse per un viaggio in capo al mondo dove le donne possono, anzi devono, scegliere da sole il proprio destino.

A riconoscere il fascino di questo personaggio non sono solo io. Basti pensare che al PACTA SALONE di Milano da mercoledì 3 a sabato 14 maggio 2023 va in scena in prima assoluta La Monaca di Monza alias Suor Virginia Maria alias Marianna de Leya.

Gli interpreti de La Monaca Di Monza. Foto: Fulvio Michelazzi

Gli interpreti de La Monaca Di Monza scritto, diretto e interpretato da Annig Raimondi. Foto: Fulvio Michelazzi.

Lo spettacolo scritto e diretto da Annig Raimondi è parte del Progetto DonneTeatroDiritti, un percorso culturale che mira a mettere in evidenza figure-simbolo di emancipazione e di libertà, e del palinstesto del comune di Milano per “Manzoni 150”, ovvero l’anniversario dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni.

Luogo per eccellenza della rappresentazione è il monastero, una grata immensa, che divide, ostacola qualunque tipo di amore che non sia spirituale. All’interno vi si trova la Monaca di Monza, personaggio che incarna molti altri personaggi e che riassume in sé tante monache che tra ‘600 e ‘800 furono protagoniste di opere letterarie e opere di cronaca scandalistica.

La Monaca di Monza di Manzoni è lo specchio di Enrichetta Caracciolo, monaca per forza e garibaldina per scelta, de La religieuse di Diderot, delle monache napoletane di Stendhal. Ma è soprattutto Suor Virginia Maria, la suora processata, condannata e poi riabilitata dal cardinale Federigo Borromeo.

Gertrudina-Virginia diventa l’emblema di coloro che si oppongono ai compromessi e mal si piegano alla violenza della società, che impone come essere senza tener conto dell’Essere.

La Monaca di Monza è una rivoluzionaria, una donna contemporanea, troppo avanti per i tempi di allora e forse anche per quelli di oggi.

Nata Marianna De Leya a Milano nel 1575 da una nobile famiglia, Suor Virginia Maria creò uno scandalo tale nella città di Monza che Manzoni la immortalò nel suo romanzo, trasformandola nella Monaca di Monza o la Signora, l’inquietante “tessitrice di trame”.

Annig Raimondi, per la creazione di questo spettacolo, si rifà ai documenti che ci sono rimasti su questo personaggio storico, e in particolar modo agli atti del processo cui Suor Virginia Maria fu sottoposta.

Proprio in merito a questo la regista dichiara:

Attingendo agli atti del processo che la riguardò, la messa in scena vuole evidenziare come la sua storia non si concluse con la sua scomparsa. Certo, non si riuscirà mai a conoscere la verità. Proviamo però a sollevare una domanda, a riportarla in vita attraverso la relazione dei fatti, e l’indagine che ci permettono Storia e Letteratura. Alla turbolenza del conflitto interiore e alla dinamicità delle vicende, si contrappone, quasi come un secondo processo, la staticità inquisitoria ma anche trasgressiva di uno sguardo maschile che interviene e che penetra nella più esclusiva società di donne, in questo ‘luogo di donne’, o loro prigione.

La Monaca di Monza è uno spettacolo che, come molti nella cornice di DonneTeatroDiritti, porta alla ribalta la figura femminile e critica aspramente la mentalità maschile del mondo incapace di coglierne l’anelito di libertà, indipendenza ed emancipazione.

Conosciamo tutti meglio la storia dietro la Monaca di Monza, accorrendo numerosi!

Francesca Meraviglia


INFO E CONTATTI

Indirizzo: PACTA SALONE, via Ulisse Dini 7, Milano
Contatti: 02 36503740  |  www.pacta.org  |  biglietteria@pacta.org  |  promozione@pacta.org  |  ufficioscuole@pacta.org

Orari: da mercoledì 3 a sabato 14 maggio 2023; martedì , mercoledì, venerdì e sabato, ore 20.45; giovedì, ore 19.00; domenica, ore 17.30; lunedì riposo.

Biglietti: Intero 24€ | Rid. Convenzioni, CRAL e gruppi (min. 10 persone) 16€ | Under 25/over 60 12€ | gruppi scuola 9€ | SPETTACOLO + APERITIVO (drink e stuzzicherie) presso Majuda, via dei Missaglia 13, Milano (lun-sab h 7-21): 19€

Acquisto biglietti: www.pacta.org e Circuito Vivaticket (online, telefonicamente e nelle prevendite fisiche)

Orari biglietteria: dal lunedì al venerdì dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00 | nei giorni di programmazione, un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

 

Fonte e foto: ufficio stampa Teatro, che si ringrazia.