In un mondo ideale e immaginario non esisterebbero guerre, non esisterebbero litigi e di sicuro: l’amore sarebbe sempre ricambiato.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Lukas Dhont
CAST: Eden Dambrine, Gustav De Waele, Émilie Dequenne, Léa Drucker
DURATA: 105 minuti
DATA DI USCITA: 4 gennaio 2023
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
RECENSIONE
Amare qualcuno che non prova lo stesso sentimento spinge a pensare di non essere abbastanza e sentirsi respinti fa parte di quelle sensazioni negative che abbiamo provato un po’ tutti. Ad un certo punto, desideri solo che tutto finisca.
Ma se ci si trova in un momento di stravolgimento totale quale l’adolescenza e se poi la persona in questione è il migliore amico di sempre, rimangono davvero poche possibilità per un lieto fine.
E così la storia che Lukas Dhont ha raccontato in Close, suo secondo film dopo il meraviglioso e super toccante Girl, è quella di un’amicizia storica e ineguagliabile fra Léo e Rémy, entrambi tredicenni, che però purtroppo viene spezzata da un evento inatteso.
Nelle interviste rilasciate, lo stesso regista afferma di essersi ispirato alla propria biografia per la sceneggiatura.
Da sempre appassionato di danza e movimento, l’elemento estetico è preponderante nelle due maggiori opere di Dhont, il che appare molto chiaro guardando le distese di colori presenti quando Rémy si appresta ad aiutare la famiglia nella floricultura.
Un parallelismo che risulta importante, soprattutto considerando che la restituzione allo spettatore è quella di un paesaggio che cambia con il passare delle stagioni e con la crescita del bambino stesso.
Centrale è il forte legame d’amicizia che unisce Rémy e Léo: il regista afferma di aver voluto rendere omaggio ai vecchi amici di scuola perduti e di aver trovato la chiave della stesura dopo aver fatto visita alla sua vecchia scuola elementare.
Fin dalle prime inquadrature appare chiaro che quella tra i due bambini è un’amicizia davvero speciale, ai limiti della tossicità.
Si vedono tutti i giorni a scuola e non, da soli o con le rispettive famiglie. Ad un certo punto però qualcosa per Rémy cambia quando i compagni di scuola iniziano a insinuare che i due non siano solo molto amici ma che invece stiano insieme. È il momento di svolta per Rémy: deve decidere quale messaggio passare ai compagni di classe.
Ritroviamo, inoltre, un altro elemento biografico del regista, il quale afferma di aver voluto far luce sull’aspetto intimo dell’amicizia e sulle criticità che l’omosessualità gli ha comportato, in quegli anni così importanti. Egli afferma di non aver avuto in mente un film drammatico fin dall’inizio, di rispecchiarsi in entrambi gli attori e di tenere particolarmente al senso di responsabilità e di colpa.
Il film, infatti, è il racconto di come tutti i protagonisti riescano ad accettare e ad elaborare gli eventi inattesi, che si impongono nelle loro vite come un fulmine a ciel sereno.
E l’interpretazione dei due giovani attori, Eden Dambrine nei panni di Léo e Gustav De Waele in quelli di Rémy, è davvero impeccabile.
Il momento più toccante per me è stato quello in cui Rémy si colpevolizza di quanto accade attorno a lui.
Guardando Close si esce dalla sala vulnerabili ed inevitabilmente commossi.
Al cinema dal 4 gennaio, portatevi i fazzoletti e fatemi sapere.
Carmen Ciccone
TRAILER UFFICIALE
Organizzatrice seriale di eventi e non solo, Carmen è un’inguaribile romantica convinta che la bellezza salverà il mondo.
Da ballerina classica professionista, preferisce la frizzante alla naturale ma sopratutto il teatro alla televisione.
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