Recensione de I FOBICI, il film con Luca Laurenti e Gianmarco Tognazzi  in home video dal 1° dicembre 2022.

i fobici cover dvd mustang entertainmen

La cover del dvd de I Fobici.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Giancarlo Scarchilli
CAST: Luca Laurenti, Daniele Liotti, Gianmarco Tognazzi
DURATA: 100 min.
DATA DI USCITA HOME VIDEO: 1 dicembre 2022
DISTRIBUZIONE HOME VIDEO: Mustang Entertainment


RECENSIONE

Quattro episodi per quattro italiani medi alle prese con le piccole ossessioni e manie di fine millennio…

Mustang Entertainment aggiunge questo mese al suo catalogo home video un titolo davvero insolito e sconosciuto ai più: I Fobici è una commedia all’italiana uscita nel 1999 a firma Giancarlo Scarchilli, regista romano autore di solo sette film e, al tempo, al suo secondo lungometraggio dopo la commedia Mi Fai un Favore con Ornella Muti.

Titolo di nicchia che presenta in forma antologica quattro poveri diavoli affacciati sull’anno duemila ed afflitti (o forse un po’ compiaciuti, sicuramente caratterizzati) da paure, ossessioni e compulsioni, alle prese con una società – e nella fattispecie la metropoli romana – che sembra aver improvvisamente accelerato i suoi ritmi nevrotici.

Il primo episodio, Turno di Notte, segue lo stralunato Luca (Laurenti), operaio notturno, nelle sue odissee sui mezzi pubblici, di cui conosce con precisione tassonomica e quasi maniacale orari, coincidenze e percorsi. Pur nella sua semplicità, e grazie alla vena chapliniana di Laurenti e agli scenari di Roma by night, Turno di Notte è la mini storia più affascinante di tutto il film.
Segue Tutto ‘n Tic, commedia e romanticismo tipicamente protovanziniani per un timido e impacciato pieno di tic (Daniele Liotti) che cerca un amore più forte dei pregiudizi e dello scherno. Qui anche un giovane ma già efficace Marco Giallini.
Dopo l’interlocutorio, breve e poco significativo Ho Chiuso il Gas? con l’ossessivo-compulsivo Gianmarco Tognazzi, I Fobici si chiude con Frutto Proibito dove la coppia Laganà-Ferilli gioca con l’atavica dicotomia italiana “donne e motori”.

L’operazione di Scarchilli, che parla del suo film nel contenuto extra “Tic, Manie e Fobie secondo Giancarlo Scarchilli” (c’è anche un backstage), è quella di replicare il successo delle commedie collettive socio-psicologiche di successo degli anni precedenti, su tutte Grandi Magazzini (1986) e Anni 90 (1992) ma il risultato è ben diverso: ne I Fobici manca la coesione, con i 4 atti piuttosto deboli che non trovano un vero, significativo filo conduttore, né un’introspezione sul tema eletto.
Non c’è neanche un cast di alto livello che trascini i micro racconti, che hanno pochi minuti per esporre la poca sostanza.

Più interessante nell’intenzione che nella realizzazione, il film di Scarchilli era e rimane un esemplare minore del filone che si era perso nei meandri della memoria piuttosto legittimamente.

Luca Zanovello