Recensione di PERFETTA ILLUSIONE, il film di Pappi Corsicato solo al cinema dal 15 dicembre 2022.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Pappi Corsicato
CAST: Giuseppe Maggio, Margherita Vicario, Carolina Sala, Sandra Ceccarelli
DURATA: 89 min.
DATA DI USCITA: 15 dicembre 2022
DISTRIBUTORE: Europictures
RECENSIONE DEL FILM
A dieci anni di distanza dal folle e divertente Il volto di un’altra, Pappi Corsicato torna alla regia con Perfetta illusione, appena presentato al Torino Film Festival nella sezione Fuori Concorso.
Perfetta illusione inizia con una voice over che descrive l’azione di un passerotto intento a beccare un minuscolo sassolino credendo, invano, di avere trovato una bella briciola. Questa poetica parabola è il filo morale che lega tutte le azioni dei protagonisti.
Di briciole più grandi del pane – ma sempre briciole – sono quelle di cui si accontentano Toni (Giuseppe Maggio, La mia ombra è tua) Paola (Margherita Vicario, Pazze di me), giovani e innamorati sposi alle prese con una routine fatta di lavori faticosi nel centro città, a contatto con clienti assai ricchi, una pizza in compagnia di amici, una piccola promozione per poter creare una futura famiglia.
Il loro amore è fresco, appassionato, nutrito di complicità e di piccoli sogni concreti, in cui non vi è più spazio per le velleità artistiche di Toni, pittore autodidatta, che ha lasciato i suoi quadri e pennelli in una polverosa cantina.
La casualità e le piccole debolezze personali cambiano il destino che sembrava serenamente scritto. Toni perde da un giorno all’altro il lavoro che svolgeva con diligenza in un centro termale di lusso a causa di un piccolo equivoco con una cliente influente, la giovane Chiara (Carolina Sala, Vetro), figlia di facoltosi industriali e collezionisti d’arte.
Deluso da sé stesso, in attesa di trovare in fretta un altro impiego, non informa Paola della sua triste situazione e l’incontro casuale con Chiara, con cui chiarisce il malinteso, cambia ancora una volta il suo presente. La ragazza gli propone di collaborare con il proprietario di una galleria come tuttofare: questo piccolo ruolo ben presto risveglia l’antica passione per la pittura e, in parallelo, quella per Chiara. Così diviso tra il legame con Paola e la nuova, scintillante relazione con la giovane curatrice d’arte, che scommette sul suo talento di artista tanto da proporgli di fare una personale, Toni è ebbro di vitalità e desiderio di un’esistenza diversa. Il passerotto riuscirà a trasformare il sasso in una briciola d’oro?
In Perfetta illusione, Pappi Corsicato sembra mettere da parte il guizzo à la Almodovar e il gusto per il grottesco per attingere agli umani tumulti dei personaggi di Scene di vita di provincia di Honoré de Balzac e all’ineluttabile disegno del destino di A.J. Cronin. Lo sfondo di questo racconto misurato e dimesso, è un intimo ricamo sul livido e metallico sfondo di una Milano divisa in due: quella dei sogni minimi di periferia e quella del centro della ricchezza meneghina, che si nasconde in cortili di ville storiche o in loft di vetro opaco.
Perfetta illusione oscilla tra stilemi di Neorealismo rosa, echi di certe narrazioni ciniche e disilluse da filmografie italiane degli anni ’90 e, indugiando con fissa insistenza sui primi piani emozionali dei protagonisti, in un’incursione nel fotoromanzo popolare.
Ciò che colpisce lo spettatore non è purtroppo il triangolo amoroso o il desiderio di conoscere la sorte di Toni, Chiara e Paola ma è tutto ciò che si trova nei piccoli attimi che si manifestano a margine del quadro narrativo.
Il mondo ambivalente del mercato dell’arte contemporanea; la voce del critico Francesco Bonami che dardeggia riflessioni acute ad altre vacuamente mondane; Milano città-Stato priva di disordine, polvere e sporcizia, che mostra sempre più la sua inadeguatezza vestita per il cinema e sempre più affinità con seriali spot televisivi.
Su tutto, lo sguardo avrebbe apprezzato un maggior interesse per la trasformazione finale delle due figure femminili. Chiara e Paola, lasciando finalmente a casa tutto l’immaginario da Il Secondo Sesso di Simone de Beauvoir, si palesano esattamente per come sono: l’una, una fragile e inconsistente figlia-per-sempre; l’altra, una cupa e lucida falsa immagine dell’amore. Di fronte a loro, Toni risulta essere vittima della sua perfetta illusione: non un protagonista ma una comparsa nella sua stessa vita.
Si segnala la buona prova di Giuseppe Maggio (La mia ombra è tua) e la presenza di Sandra Ceccarelli (Il mestiere delle armi) nel ruolo della madre di Chiara. Vorremmo vederla più spesso sul grande schermo.
Perfetta illusione arriva nei cinema italiani da Giovedì 15 Dicembre 2022.
Slivia Levanti
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