Recensione di VETRO il thriller di Domenico Croce solo al cinema dal 7 aprile 2022.

Vetro poster film

La locandina del film VETRO ora al cinema.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Domenico Croce
CAST: Carolina Sala, Tommaso Ragno, Marouane Zotti
DURATA: 90 min.
USCITA: giovedì 7 aprile 2022
DISTRIBUZIONE: Vision Distrubution


RECENSIONE

L’opera prima di Domenico Croce, scritta da Ciro Zecca e Luca Mastrogiovanni, è sicuramente molto ambiziosa. Regista e sceneggiatori si confrontano con un tema che purtroppo è e diventerà sempre più attuale: essere un hikikomori.

La protagonista (che nel film non ha un nome, forse per essere una “lei” universale) vive chiusa nella sua stanza da non si sa quanto – neanche lei lo sa. Passa le sue giornate a disegnare, giocare col suo cane Hiro e parlare attraverso una porta con suo padre. Un giorno la ragazza decide di aprire un profilo su Community (un social network inventato) per mostrare i suoi disegni, e lì conosce un ragazzo. La ragazza inoltre, guardando una micro porzione di mondo attraverso i buchi della sua tapparella, pensa di aver scoperto una donna in pericolo nel palazzo di fronte al suo, una donna tenuta prigioniera da un uomo.

È qui che le sue certezze iniziano a vacillare: è davvero chiusa in quella stanza per una sua scelta?

Impossibile non pensare al capolavoro del Maestro del brivido Alfred Hitchcock, La finestra sul cortile, film che già dai titoli di testa dichiara le sue intenzioni in modo magistrale. I titoli scorrono su una finestra le cui tende si aprono piano piano, come a dire allo spettatore: stai ben attento, il sipario si sta alzando, lo spettacolo sta per iniziare, ma io ti svelerò le cose poco per volta, indizio doppio indizio.

Questo sicuramente l’intento – molto ambizioso – anche di Vetro: disseminare indizi e contro indizi con lo scopo di creare un thriller che regga dall’inizio alla fine della storia. 

Se indubbiamente il plot twist finale è a mio parere riuscito e ben anticipato, ciò che manca al film è un approfondimento emotivo e psicologico della ragazza protagonista, ridotta a una figura passiva a cui capitano degli eventi a cui lei non sembra non solo saper dare un senso, ma soprattutto reagire. A metà fra l’ingenuità e l’apatico, nella protagonista si fa proprio fatica ad immedesimarsi, non si riesce ad empatizzare con lei, nonostante il tema del film sia molto universale di questi tempi, e anche molto narrativo.

Spunto interessante la relazione online che si crea fra la ragazza e lo “sconosciuto” conosciuto in chat, che fin da subito diventa per lei un faro nella notte, un’ancora di salvezza a cui aggrapparsi. Ma anche qui forse si poteva usare più inventiva nella creazione delle scene fra i due, che risultano un po’ piatte e poco coinvolgenti.

Sicuramente Vetro ha il grande pregio di essere un’opera prima originale, di distinguersi nel panorama di un cinema italiano già visto e scontato: Vetro è un film coraggioso e ai suoi creatori va il merito di aver osato.

Margherita Giusti Hazon


TRAILER UFFICIALE