Recensione di MARTYRS LANE, il film in home video dal 22 settembre 2022.

martyrs lane cover bluray midnight factory

La cover della versione home video del film Martyrs Lane.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Ruth Platt
CAST: Kiera Thompson, Denise Gough, Sienna Sayer
DURATA: 96 min.
DATA DI USCITA HOME VIDEO: 22 settembre 2022
DISTRIBUZIONE HOME VIDEO: Plaion / Midnight Factory


RECENSIONE

Leah (Kiera Thompson) ha dieci anni e vive in una canonica col padre pastore, la madre e la sorella maggiore. Una notte dalle tenebre che avvolgono l’edificio compare Rachel (Sienna Sayer), una bambina dall’aspetto angelico ma trasandato, che stringe amicizia con Leah e inizia a suggerirle echi di un doloroso e inquietante passato…

“Una storia di fantasmi” è la scarna tagline di Martyrs Lane, dramma spiritico co-prodotto dal British Film Institute: poche e semplici parole che tuttavia calzano a pennello per l’opera seconda della regista Ruth Platt, di fatto una classica, tradizionale favola di presenze, sospiri ed inquietudini filtrata attraverso gli occhi dell’anima pura di turno.

Quelli di Leah, dieci anni, e della coetanea Rachel, che sorreggono una delicata e suggestiva vicenda di vite passate e traumi familiari, dove l’horror si insinua come una crescente e inesorabile febbriciattola.
Nulla di nuovo sotto la luna, certo, e bisogna pur ammettere che Martyrs Lane, neo-acquisizione della collana Midnight Factory, non ci prova nemmeno ad inventare qualcosa e non sa/riesce a sbalordire mai. Ruth Platt sa però come sviluppare la sua atmosfera avvolgente, ci logora un po’ con le sequenze-sogno (andrebbe messo un limite di due per film horror, poi multa) ma ci ripaga poi con qualche venatura di poetica affettiva.

Siamo nei territori di Del Toro e Bayona, il thriller soprannaturale ispanico in trasferta nello Yorkshire che fa più male che paura, che stringe il cuore più di quell’altra parte più in basso e che spinge la sofferenza e le infestazioni sempre più verso le dinamiche terrene e, forse proprio per questo, le rende tangibili.
A rendere Martyrs Lane meno di passaggio è questo clima cupo e dolente, insieme alle performance monstre di Keira Thompson e Sienna Sayer, di  paradisiaca innocenza ed infernale inquietudine.

Luca Zanovello