Recensione di Punto di non ritorno, il film di Paul W.S. Anderson nuovamente in home video dal 9 agosto 2022.

Punto di non ritorno-plaion

La cover della versione anniversario del film PUNTO DI NON RITORNO.

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: Event Horizon
REGIA: Paul W.S. Anderson
CAST: Sam Neill, Laurence Fishburne, Kathleen Quinlan
DURATA: 96 min.
DATA DI USCITA HOME VIDEO: 9 agosto 2022
DISTRIBUZIONE HOME VIDEO: Koch Media


RECENSIONE

Una volta, quando ero in terza media, il professore di religione mi domandò se avessi mai creduto a qualcosa che non si può vedere, non si sa se esiste, ma più grande di tutto. Risposi che sì, credevo al footage eliminato di Punto di Non Ritorno.
Ci sono pochi film che amo e ho amato come l’opera terza di Paul W.S. Anderson, uno di quei fortunati incontri tra l’horror e la fantascienza che usciva nell’âge d’or delle vhs e dei passaggi televisivi in seconda serata che tenevano svegli nelle estati di fine anni novanta.

Mutilato in alcune sue sequenze chiave splatter dagli sciagurati executives di Paramount (“sarò sincero, non penso che tornerà mai alla luce quel footage, potrebbe anche non esistere più”, affermò sconsolato Anderson qualche tempo fa) Punto di Non Ritorno passò dai 130 minuti iniziali a poco più di 90, trasformandosi in una bozza frettolosa di ciò che il regista e lo sceneggiatore Philip Eisner (L’Incendiaria, Mutant Chronicles) avevano immaginato, eppure anche così Punto di Non Ritorno è diventato, in barba a una critica pedissequa e boriosa, un cult prima ed un film riabilitato poi.

Ecco perché il suo venticinquesimo anniversario viene celebrato da Koch Media e Plaion con due edizioni 4K + bluray da urlo, vale a dire l’edizione steelbook due dischi ed il cofanetto che (oltre alla steelbook) contiene tre gadget imperdibili per i fan: la toppa della spedizione di soccorso Lewis & Clarke, la spilla dell’equipaggio e la mappa minuziosamente riprodotta della maestosa Event Horizon, oltre a una serie di cartoline da collezione.

PUNTO DI NON RITORNO versione anniversario Plaion

La versione anniversario di PUNTO DI NON RITORNO.

Perché Punto di Non Ritorno nel corso degli anni, sgomitando tra i film che lo hanno ispirato (Alien su tutti) e quelli che ispirerà (Supernova, Pandorum, Life) è diventato uno di quei film che se li ami, li veneri con feticismo. E non solo per quella già citata e fantomatica director’s cut che aleggia come una leggenda.

La Event Horizon, navicella avveniristica costruita per esplorare i confini dell’universo che ricompare grondante sangue nell’orbita di Nettuno dopo un silenzio di sette anni è un presupposto affascinante e dalle potenzialità immaginifiche sconfinate, l’oscurità che avvolge l’accaduto (e che noi spettatori potremo solo intravedere) è l’esca perfetta per noi cinemaniaci d’orrore, che congetturiamo e seguiamo col fiato sospeso l’indagine di Capitan Miller (Laurence FIshburne due anni prima di Matrix) e dell’ingegnere Weir (Sam Neill).

Un Lovecraft spaziale o un evento parallelo dell’universo di Clive Barker (non a caso emerse nel web la fantasiosa congettura che il film fosse ambientato nello stesso mondo di Hellraiser), Punto di Non Ritorno si ripresenta più entusiasmante che mai nella nuova e meritevole veste in UHD, che restituisce giustizia a numerose sequenze memorabili penalizzate da master opachi come appunto le famigerate e splatterissime riprese a bordo della Event Horizon o l’altrettanto sanguinoso e scenografico sventramento di D.J. (Jason Isaacs, Harry Potter e la Camera dei Segreti).

E la restituisce in generale a un film che meriterebbe molto più rispetto, che ha le sue fondamenta nella semplice eppure sconfinante premessa che si traduce in un aldilà ultraterreno ed ultraspaziale, un inferno alieno inimmaginabile che non vedremo mai se non nelle centellinate manifestazioni di quello che è tornato da noi. E’ ciò che non possiamo vedere, paradossalmente proprio per castranti scelte produttive, che potenzia efficacemente lo sviluppo degli eventi e le creative dinamiche di paura e paranoia a bordo.

Punto di Non Ritorno è una feritoia angusta ed avvincente che sbircia su un male galattico, sconfinato, che supera le leggi della fisica e piega lo spazio-tempo al punto da diventare richiamo “scientifico” per l’Interstellar di Nolan. La certificazione che del film di Anderson, tra atmosfera macabra ed intuizioni fantascientifiche, più di qualcosa è rimasto.

Extra (per entrambe le edizioni):

  • Commento audio del regista Paul W.S. Anderson e del produttore Jeremy Bolt
  • Dietro le quinte di Punto di Non Ritorno: 5 documentari
  • Il punto di non ritorno: le riprese del film con il commento del regista
  • Segreti: speciale con il commento del regista
  • La Event Horizon scomparsa: speciale con il commento del regista
  • Trailer

Luca Zanovello