Recensione de La Figlia Oscura, il film con Olivia Colman e Dakota Johnson al cinema dal 7 aprile 2022. 

La figlia oscura poster film

La locandina ufficiale del film La figlia oscura.

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: The Lost Daughter
REGIA: Maggie Gyllenhaal
CAST: Olivia Colman, Jessie Buckley, Dakota Johnson
DURATA: 121 min.
DATA DI USCITA: 7 aprile 2022
DISTRIBUZIONE: BIM Distribuzione


RECENSIONE

La vacanza su un’isola greca della turista inglese Leda (Olivia Colman) viene turbata dall’incontro con la giovane madre Nina (Dakota Johnson) e la sua bambina.

Essere una cattiva madre significa essere una cattiva persona? Questo è l’interrogativo al centro de La Figlia Oscura, brillante esordio alla regia di Maggie Gyllenhaal nell’adattamento dell’omonimo romanzo di Elena Ferrante, e dei turbamenti della sua protagonista, sopraffatta dalle ombre del passato, dagli istinti inaffrontabili e dai rimorsi nel bel mezzo di una vacanza solitaria.
La crepa in una donna di mezza età che si allarga ed infiltra di cattivi pensieri quando lo sguardo si posa su quella “che porco giuda potrei essere io qualche anno fa” ed un idillio marittimo che si trasforma in una perversa osservazione partecipata, un coinvolgimento emotivo, un gioco provocatorio con se stessa e le debolezze di donna e madre.

OLIVIA COLMAN è la protagonista LEDA del film La Figlia Oscura (The Lost Daughter). CR: COURTESY OF NETFLIX.

Il film della Gyllenhaal, che vale a lei una nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura e ad Olivia Colman e Jessie Buckley quelle come miglior attrice e attrice non protagonista, è un mystery drama singolare, torbido e affascinante, dove la violenza e l’invadenza psicologica serpeggiano tra i personaggi rimanendo a lungo insolute, trovando sfogo materiale poco e per poco.
In questo e nelle atmosfere perennemente insidiose, La Figlia Oscura ed il suo taglio autoriale europeo ricordano e richiamano le grandeur al femminile di A Mia Sorella! della Breillat o Nénette e Boni di Claire Denis, mentre si materializza l’innominabile convivenza di egoismo e genitorialità, degenerazione e felicità.

Olivia Colman è super a declinare un materiale narrativo super, un enigma emotivo che slitta nel thriller ed un provocatorio, plausibile ritratto di madre e donna instabile e contenta. Sorretto da una sceneggiatura eccezionale, premiata anche a Venezia 2021, che corrode con le armi della suspence e della nuda introspezione umana.

Un esordio da non perdere.

Luca Zanovello


TRAILER UFFICIALE ITALIANO