Recensione di UNCHARTED, il film con Tom Holland e Mark Wahlberg al cinema dal 17 febbraio 2022.

UNCHARTED poster ita

La locandina italiana del film UNCHARTED.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Ruben Fleischer
CAST: Tom Holland, Mark Wahlberg, Antonio Banderas, Sophia Ali
DURATA: 116
USCITA: giovedì 17 febbraio 2022
DISTRIBUZIONE: Sony Pictures Italia / Warner Bros. Italia


RECENSIONE

Origin story ispirata alla serie di videogiochi omonima che racconta le avventure del bartender cacciatore di tesori Nathan Drake (Tom Holland) e l’inizio della sua amicizia con il mentore Sully (Mark Wahlberg).

UNCHARTED Mark Wahlberg e Tom Holland. Photo: Sony Pictures

Mark Wahlberg e Tom Holland star in una scena del film UNCHARTED. Photo: courtesy of Sony Pictures.

Uncharted avrebbe tutti gli elementi per essere un film appassionante e riuscito: una quantità inverosimile di oro da ritrovare, cattivoni degni di nota come nemici, una femme fatale, un giovane coraggioso con un passato triste alle spalle, un segreto da scoprire, coordinate da trovare e due navi pirata che solcano il mare (e anche il cielo).

Insomma, Uncharted poteva essere un moderno Indiana Jones, e infatti l’archeologo più famoso della storia del cinema viene citato più volte dai protagonisti del film.

Purtroppo, però, questo lungometraggio di Ruben Fleischer ha il difetto che ormai la maggior parte delle pellicole di questo genere ha deciso di sposare: il voler cercare a tutti i costi la comicità, che però risulta sempre forzata, ai limiti del fastidioso. La sceneggiatura è puntellata da momenti “strappa risatina” che però, appunto, oltre a lasciare indifferenti risultano proprio artificiali e “obbligati”.

Cross of the Brotherhood in UNCHARTED. Photo: courtesy of Sony Pictures.

Cross of the Brotherhood in Columbia Pictures UNCHARTED.Photo: courtesy of Sony Pictures.

Non mancano le sequenze spettacolari, ma il film – anche con un uso massiccio di “situazioni da stunt” ed effetti speciali – rimane ad un livello medio, dove tutto sembra fine a se stesso, soprattutto dal punto di vista della scrittura.

I personaggi non sono minimamente approfonditi, eppure ce ne sarebbero stati di concetti da analizzare, proprio come nel videogame.

Sicuramente Uncharted intratterrà una buona fetta di pubblico, ma ci si aspettava molto di più da un lungometraggio così atteso, soprattutto dal momento che è tratto da un videogame molto amato e molto ben fatto, dove azione e avventura si sposano alla perfezione. Forse questa è la dimostrazione che adattare un videogame è tutto fuorché semplice e non basta mettere un attore targato Marvel e amatissimo dai giovani per fare un buon film.

Margherita Giusti Hazon


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