Breve critica degli episodi dal 7 al 12 di Our Beloved Summer in streaming su Netflix.
Ieri era San Valentino e ieri sono usciti su Netflix gli ultimi due episodi, il 15 e il 16, di Our Beloved Summer.
Tuttavia, io mi sono fermata all’episodio 12.
Voi direte: sarà per gli impegni o per i numerosi spettacoli che ho dovuto segnalare.
E invece no.
Tutte storie.
Il motivo per cui mi sono fermata è che man mano che procedevo nella visione mi sembrava che la storia diventasse sempre più lenta e, ahimè, anche più piatta.
Proprio come succede negli shoujo, manga e anime indirizzati a un pubblico femminile, i quali molto spesso sono a tema romantico o sentimentale.
Di solito, questo genere si compone di numerosi cliché che ritornano in tutte le salse ma sempre uguali, un po’ come le funzioni di Propp nella fiaba, in ogni opera che ne fa parte.
In soldoni, i due protagonisti devono necessariamente stare assieme e nulla mai potrà frapporsi tra loro.
Ogni tanto ci saranno concessi rari momenti di dubbio, giusto per far palpitare il nostro fragile e romantico cuore e far sì che batta all’impazzata una volta che la nostra eroina si troverà saldamente tra le braccia del nostro eroe.
Our Beloved Summer non è diverso.
Ci prova a rendersi più interessante. A spostare la nostra attenzione sulle storie di personaggi minori come Ji-woong (Kim Sung-cheol) o NJ (Roh Jeong-eui), ma non riesce mai ad appassionarci fino in fondo.
E smettiamo pure di tifare per loro perché tanto abbiamo capito che il drama ci impone un unico mondo possibile: quello in cui Yeon-su (Kim Da-mi) e Ung (Choi Woo-shik) staranno assieme.
Proprio per questo, quando li rivediamo tornare insieme nell’episodio 12, oramai ci siamo arresi e puntiamo solo a finire il drama, perché tanto siamo giunti troppo in là per dropparlo.
E anche perché con gli ultimi episodi tireremo inevitabilmente le somme sui vari personaggi e sui pro e i contro del drama.
Certo, qualche colpo di scena c’è.
Soprattutto su Ung, ma ammetto che non mi ha sconvolto particolarmente, perché in fondo me l’aspettavo.
Tuttavia, cari lettori, non mi sono fatta affossare dalla lentezza di Our Beloved Summer e, prima di chiudere questo artic… crogiuolo di lagnanze su questo drama, di cui salvo però musiche e titoli (vi spiegherò meglio nella recensione finale), ci tengo ad informarvi che nel frattempo ho guardato un altro drama molto più appassionante, sempre su Netflix, dal titolo The Uncanny Counter, che mi ha avvinta a tal punto da indurmi a vedere tutti e sedici gli episodi in soli tre giorni.
Ma… Ve ne parlerò una volta che mi sarà liberata di Our Beloved Summer.
Secondo voi gli ultimi quattro episodi riusciranno a farmi cambiare idea?
Scommettete e… scoprite se avete indovinato nel prossimo articolo.
A presto!
Francesca Meraviglia
Francesca è un’insegnante e un’appassionata di cultura in generale. Si emoziona di fronte a un testo ben scritto e versa sincere e calde lacrime quando un’opera d’arte le comunica emozioni. Canta a livello amatoriale e crede che la lettura sia il modo migliore per stringere legami forti.
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