Recensione di SPUTNIK – TERRORE DALLO SPAZIO, l’originale sci-fi horror di Egor Abramenko in home video dal 9 dicembre 2021.

SPUTNIK cover bluray

La cover del blu-ray del film horror SPUTNIK.

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: Sputnik
REGIA: Egor Abramenko
CAST: Oksana Akinshina, Fedor Bondarchuk, Pyotr Fyodorov
DURATA: 113 min.
DATA DI USCITA HOME VIDEO: 9 dicembre 2021
DISTRIBUZIONE: Koch Media / Midnight Factory


RECENSIONE

1983: all’apice della Guerra Fredda una missione spaziale sovietica finisce in tragedia, con lo schianto della capsula e la morte di uno dei due astronauti.
Il secondo, ricoverato presso una base segreta, inizia presto a manifestare sintomi di squilibrio mentale e malessere fisico, segno che qualcosa di alieno e minaccioso è tornato sulla Terra con – o in – lui…

Tra le uscite home video di dicembre vi consigliamo Sputnik, distribuito da Koch Media e Midnight Factory in dvd e blu-ray, un titolo interessante, che sparpaglia i fattori portanti del cinema alieno in un humus di dramma, guerra e politica.

Il film di Egor Abramenko, estensione del suo cortometraggio del 2017 Passenger, utilizza infatti lo spunto fantascientifico dell’incontro con un feroce parassita dallo spazio profondo per dare vita ad un racconto molto più spiazzante e stratificato di quanto possa sembrare da sinossi e locandina, che fa del periodo della Guerra Fredda e della visione militare sovietica non banale sfondo o cornice, ma un vero e proprio fattore attivo che si fonde con l’elemento di paura.

La cortina di tattiche segrete e di macchinazioni governative scende infatti con vivide implicazioni sulle vicende, trasformando la lotta tra l’uomo e il mostro “invasore” in qualcosa d’altro, un tessuto sociale in cui il male non diventa un’ombra da scacciare ma una preziosa risorsa da ammansire e trasformare in arma.

Tra i due fuochi, un’integerrima dottoressa (Oksana Akinshina, The Bourne Supremacy) che non imbraccia il fucile alla Ripley ma l’astuzia e il buon senso per mettere una volta tanto l’umanità, come sentimento e come categoria, al primo posto.

Lo spostamento di prospettiva giova al genere, che trova una rotta ancora fresca (vedi District 9), una drammaticità genuina ed una veste visiva gelida e austera, propria di una paternità russa che conosce le asperità di quello che racconta.

Luca Zanovello


TEASER TRAILER ITALIANO