Recensione di THE FRENCH DISPATCH, il nuovo attesissimo film di Wes Anderson al cinema dall’11 novembre 2021.

The French Dispatch poster ita

La locandina italiana del film The French Dispatch.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Wes Anderson
CAST: Benicio Del Toro, Tilda Swinton, Timothée Chalamet
DURATA: 109 min.
DATA DI USCITA: 11 novembre 2021
DISTRIBUZIONE: The Walt Disney Company Italia


RECENSIONE

Quando il direttore di una rivista americana (Bill Murray) muore improvvisamente, la sua redazione decide di raccogliere un trittico di storie e notizie particolarmente curiose per comporre l’ultimo, commemorativo numero del periodico: un ergastolano che si scopre artista moderno (Benicio Del Toro), la rivoluzione culturale guidata dallo studente ribelle Zeffirelli (Timothée Chalamet) ed un misterioso chef coinvolto in una storia di criminalità e spionaggio (Steve Park, Fargo).

THE FRENCH DISPATCH. Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation All Rights Reserved.

“Non è un omaggio al giornalismo, ma al cinema di De Sica, Visconti e Fellini”: così Wes Anderson introduce al pubblico The French Dispatch, il suo decimo lungometraggio e primo in forma antologica.

Già perché nonostante la cornice ambientata nella simmetrica redazione di una rivista immaginaria, il film di Anderson presentato a Cannes è strutturato come terzetto di storie indipendenti, mascherate da eventi di cronaca vera accaduti nella fittizia cittadina francese di Ennui-sur-Blasé, affollata di fatti rocamboleschi e personaggi amabilmente sardonici come da specialità della casa.

Citando L’Oro Di Napoli di De Sica come principale ispirazione di The Franch Dispatch e gli scrittori del New Yorker letti in gioventù come accorata dedica, Anderson raduna i suoi fedelissimi e alcune new entry (come Del Toro, che è peraltro il migliore, nel migliore episodio dei tre) per giocare nei suoi amati territori di impeccabile estetica, di raffinato citazionismo multiculturale (Jarvis Cocker che reinterpreta il classico francese “Aline” ne è l’emblema) e nevrosi radical chic, accostandoci un pensierino riguardante la flebile differenza tra cronaca e cronaca romanzata.

Elisabeth Moss, Owen Wilson, Tilda Swinton, Fisher Stevens e Griffin Dunne in una scena del film THE FRENCH DISPATCH. Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation All Rights Reserved.

Se nella forma e nel quoziente intellettivo The French Dispatch non fa una piega, nella sostanza dei suoi mini racconti il film appare come il progetto meno trascinante del regista, penalizzato anche dalle rigide tranches narrative. Soprattutto l’atto centrale, affidato a un impalpabile Chalamet e a Frances McDormand in un Harold e Maude dantoniano, è una bozza trasandata piazzata nel punto cruciale del film, un pasticcetto che non sembra figlia della tassonomica penna di Wes Anderson. Il quale, forse proprio per rimpolpare il piatto, affolla come non mai le inquadrature: sdoppia, sottotitola, “didascalizza”, accavalla in una ricchezza di dettagli che è quasi bulimica e a tratti ineluttabilmente distrattiva.

The French Dispatch diventa così il film “meno migliore” di Anderson. Non per questo insignificante, non per questo, probabilmente, la cosa più stimolante che vedrete al cinema questo mese.

Luca Zanovello


TRAILER UFFICIALE

Foto: ufficio stampa, che si ringrazia.