Recensione di Petite Maman, il film di Céline Sciamma al cinema dal 21 ottobre 2021.

Petite Maman poster ita

La locandina italiana del film Petite Maman. 

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Cécile Sciamma
CAST: Joséphine Sanz, Gabrielle Sanz, Nina Meurisse, Stéphane Varupenne
DURATA: 72 min.
USCITA (cinema): giovedì 21 ottobre 2021
DISTRIBUZIONE: Teodora Film e MUBI


RECENSIONE

Petite Maman ha per protagonista Nelly, una bambina di otto anni che dopo la morte della nonna passa qualche giorno nella casa di campagna dove è cresciuta la madre, Marion. Girovagando nel bosco, si imbatte per caso in un’altra bambina che sta costruendo una capanna di legno e con cui nasce un rapporto speciale: la nuova amica si chiama proprio Marion.

Se io fossi il dio che governa il mio mondo, nessuna bambina e nessun bambino rimarrebbe senza madre, neanche per una notte. Questa dovrebbe essere una legge universale, universale come l’idea che quando qualcuno che amiamo ci lascia e non riusciamo a salutarlo vorremmo poter tornare indietro nel tempo. Vorremmo avere anche solo pochi minuti per dirgli “arrivederci”, e abbracciarlo. Chi non si è mai chiesto, almeno una volta nella vita, come erano i propri genitori da piccoli? A che cosa giocavano? Quali erano le loro paure? E come sarebbe stato conoscerli?

Petite Maman (c) Lilies Films

Una scena del film Petite Maman © Lilies Films.

Céline Sciamma (Tomboy, Ritratto della giovane in fiamme) prende tutte queste idee e in un’ora e 12 minuti riesce a condensarle in quella che è la sua opera più semplice (dove semplice è in accezione più che positiva) e magica. Una piccola e meravigliosa fiaba, senza tempo, perché l’ambientazione non conta, essendo questa una storia universale, dove chiunque potrà immedesimarsi. Ed è questo l’aspetto più incredibile del film: è impossibile non provare, anche solo per un istante, a mettersi nei panni di Nelly, la piccola protagonista del film, e domandarsi: “cosa farei se anche a me succedesse una cosa simile?”

La Sciamma è delicata tanto nella scrittura quanto nelle riprese, e con estrema poesia riesce a parlare di ricordi, famiglia, ma anche di depressione, di solitudine, di quanto sia spaventoso a volte essere madri, ma anche figli. In più di una sequenza si prova quel brivido che è la prova che l’emozione dalla penna della sceneggiatrice, si è trasferita sulla mano della regista fino ad arrivare al cuore dello spettatore, in un crescendo di empatia ed emozione che non è facile trattenere, e che esplode in una delle scene finali dove finalmente anche la musica entra in scena.

Petite Maman © Lilies Films

Le protagoniste del film Petite Maman © Lilies Films.

Raro l’equilibrio che la Sciamma riesce a stabilire fra realtà e finzione: non le interessa spiegarci o mostrarci come questo “trucco” avvenga, e nonostante la magia e il surreale siano ovunque, noi ci crediamo fin da subito. Quello che la regista ci vuole mostrare è la distanza che a volte si crea fra un genitore e un figlio – magistrale una delle prime scene dove Nelly imbocca sua mamma mentre guida, ma noi vediamo solo la sua mano, che appare e scompare. E dunque qui la magia non diventa, appunto, un “trucco” da spiegare, ma una possibilità. La possibilità – che tutti vorremmo avere – di fare un salto a vedere con i nostri occhi una parte di noi, di condividere con quella parte la nostra spensieratezza ma anche le nostre paure, di abbracciare quella parte e confortarla, e farci al contempo confortare.

Il film sta in piedi da solo grazie a sceneggiatura e regia, ma senza le due attrici protagoniste – le due bimbe (nella realtà sorelle) Joséphine e Gabrielle Sanz – che donano al film una leggerezza e una delicatezza uniche, non sarebbe stato la stessa cosa.

Petite Maman è un gioiello prezioso, un film-incantesimo che fa volare alta la fantasia e che emoziona nel modo più bello: con l’immedesimazione totale e genuina.

Margherita Giusti Hazon


TRAILER UFFICIALE

Foto: ufficio stampa Teodora Film, che si ringrazia.