FRANCE di BRUNO DUMONT: una primadonna sull’orlo di una crisi di nervi

Recensione di FRANCE, il nuovo film di Bruno Dumont al cinema dal 21 ottobre 2021.

La locandina italiana del film France.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Bruno Dumont
CAST: Léa Seydoux, Blanche Gardin, Benjamin Biolay
DURATA: 133 min.
ANTEPRIMA: 8 ottobre 2021 (Milano Film Festival)
DATA DI USCITA: 21 ottobre 2021
DISTRIBUZIONE: Academy Two


RECENSIONE

France de Meurs (Léa Seydoux) è la giornalista e conduttrice televisiva più famosa ed amata di Francia, seguita soprattutto per i suoi servizi realizzati in pericolose zone di guerra in Medio Oriente.
Un banale incidente stradale è il colpo che fa scattare l’effetto domino nella sua vita apparentemente perfetta, mentre la fama tanto inseguita dalla donna diventa improvvisamente una attanagliante persecuzione.

Léa Seydoux in FRANCE © R. Arpajou.

Sarà il film inaugurale del Milano Film Festival 2021 (venerdì 8 ottobre alle ore 20 presso i Giardini Indro Montanelli) e approderà poi al cinema il 21 ottobre: France, ultima fatica del geniale autore  francese Bruno Dumont, arriva a raccontare la crisi personale, lavorativa e nervosa della sua omonima protagonista, una bella regina dei prime-time e dell’apparenza interpretata da Léa Seydoux.

France arriva a due anni di distanza da Jeannette, seconda parte dell’affascinante dittico sperimentale e musicale dedicato a Giovanna D’Arco, e rappresenta un nuovo scandaglio da parte di Dumont, che lo porta a mescolare un racconto ineditamente pop con gli stilemi esistenzialisti e nichilisti della sua analisi cinematografica.

Il risultato è un vero e proprio capolavoro, altra tappa che riconferma (ce n’era bisogno?) la versatile e profonda vivisezione dell’animo umano del microchirurgo Dumont. Questa volta la desolazione e la de-umanizzazione dei suoi protagonisti non sono confinate nelle “sacrificabili” campagne francesi come ne L’Umanità o L’Età Inquieta né nei deliri psicoreligiosi di una eretica messa al rogo, bensì sfociano sul principale canale televisivo e nelle zone d’ombra della primadonna del mezzo televisivo nazionale.

Léa Seidoux è la protagonista del film FRANCE © R. Arpajou.

La disgregazione umana però è la stessa, anche quando il soggetto è una donna idolatrata, famosa ed invidiata. E così fa più impressione. La valenza universale e l’impatto delle pessimistiche teorie antropologiche di Dumont vengono così disarcionate e consacrate in maniera incontrovertibile.

France è originale satira mediatica ma anche caricatura di melodramma ma anche spaventosa equazione della fragilità umana, della transitorietà della fama e della manipolazione su piccola e larga scala. Dalla protagonista, interpretata con calzante antipatia dalla Seydoux, alla sua appiccicosa e servile assistente, fino addirittura al “popolo” che perdona ed assolve la menzogna con un selfie, Dumont distribuisce equamente spregevolezze e compatimenti, non senza allegarci un messaggio finale di distorta, effimera speranza di auto assoluzione.

E come sempre, sembra sapere molto prima di tutti noi chi e cosa distruggerà l’”humanité”.

Luca Zanovello


TRAILER UFFICIALE

Foto:area stampa Academy Two.

View Comments (1)

  • film osceno. dramma immotivato, sequenze completamente inutili, regia che si sofferma solo sulle lacrime della Seydoux e fotografia che più televisiva non si potrebbe. sfilacciato, insensato, terrribilmente noioso, escluse le parti televisive e la conferenza stampa (ma con orribile greenback sproporzionato) di Macron.

    da evitare assolutamente.

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