Recensione di Repo Man – Il Recuperatore, il film con Emilio Estevez in home video dal 9 settembre 2021.

cover dvd Repo Man

La cover del DVD del film Repo Man – Il Recuperatore.

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: Repo Man
REGIA: Alex Cox
CAST: Harry Dean Stanton, Emilio Estevez, Olivia Barash
DURATA: 92 min.
DATA DI USCITA HOME VIDEO: 9 settembre 2021
DISTRIBUZIONE HOME VIDEO: CG Entertainment


RECENSIONE

Il disilluso Otto (Emilio Estevez) è un “misfit” losangelino senza lavoro, senza fidanzata e senza futuro.
Entrato per caso nel giro dei repo men, gli addetti al recupero di auto per pagamenti insoluti, Otto si ritrova catapultato in un eccitante mondo di truffe, risse, inseguimenti e cospirazioni governative, mentre chiunque in città è sulle tracce di una Chevrolet Malibu del ’64 che sembra custodire un segreto di importanza planetaria…

Una delle uscite home video più interessanti del mese è il DVD (non il bluray, purtroppo) di Repo Man – Il Recuperatore, una vera e propria chicca datata 1984 che segna l’esordio dell’anticonformista regista e sceneggiatore inglese Alex Cox (Sid e Nancy).

CG Entertainment riporta in catalogo il cult interpretato da Emilio Estevez e Harry Dean Stanton, un’originale opera prima all’insegna del low budget ambientato nell’inedito mondo nascosto degli implacabili ed impietosi recuperatori di automobili.

Da questo presupposto Cox sprigiona la sua vorticosa fantasia ed il suo amore per la fantascienza anni cinquanta, i film di spionaggio e la musica rock; il risultato del frullato di Repo Man è entusiasmante, straordinariamente spiazzante e travolgente, una sorta di Blues Brothers rissoso in versione punk ed underground.

Prodotto da Michael Nesmith dei The Monkees e con il tema del film composto ed interpretato da Iggy Pop, Repo Man tributa e scherza con i generi mentre offre una vera e personale alternativa ribelle allo storytelling degli anni ottanta, ben distante sia dalle edulcorate e un po’ fanciullesche commedie dell’epoca sia dalle costose produzioni sci-fi del decennio.

Un film unico, rude e con la testa calda di un punk londinese trapiantato a L.A., che scorre in modo impeccabile ed imprevedibile. Un titolo rimasto troppo a lungo nelle nebbie del fuori catalogo, essenziale per i fan dei miracoli indipendenti, della microfantascienza e dell’attitudine punk rock.

Luca Zanovello