Recensione de Il Giro del Mondo in 80 giorni, il film di animazione di Samuel Tourneux in sala dal 9 settembre 2021.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Le Tour du Monde en 80 Jours
REGIA: Samuel Tourneux
CAST (voci italiane): LaSabri
DURATA: 82 min.
DATA DI USCITA: 9 settembre 2021
DISTRIBUTORE: Notorious Pictures
RECENSIONE
Passepartout sogna di lasciare l’isola su cui vive e partire all’avventura. Ma è troppo giovane e ha una madre apprensiva. Il giorno in cui l’eccentrico e furbetto Phileas compare al molo e scommette con gli abitanti del villaggio di battere il record del giro del mondo, nell’arco di una notte si troverà ad avverare il suo desiderio. I due salperanno alla volta del giro del globo in… 80 giorni. Non un minuto di più. Ma alle loro spalle, con fare bellicoso, ci sarà l’agente Fix per nulla intenzionata a lasciarli concludere l’impresa. Riusciranno a vincere la scommessa?
E’ stato presentato Fuori Concorso in anteprima al Giffoni 2021, con una platea di +6. Un esordio importante, davanti ad un pubblico a suo modo assai esigente, per il primo lungometraggio del regista francese Samuel Tourneux, dopo la candidatura all’Oscar nel 2008 con il corto d’animazione Même les Pigeons vont au Paradis.
Il giro del mondo in 80 giorni si ispira all’omonimo libro di Jules Verne, ma protagonisti di questo viaggio sono una scimmietta, Passepartout, entusiasta cronica e talmente giovane da lasciare a casa una madre in preda all’ansia, e un ranocchio di nome Phileas, giramondo, re della truffa, con un passato misterioso (che scopriremo).
Quella di Tourneux non è la prima trasposizione del celebre romanzo dello scrittore francese.
Ricordiamo la prima volta su grande schermo, la più famosa, del 1956 con attori da urlo – Shirley MacLaine era la principessa Auda, David Niven era Phileas Fogg e, soprattutto, comparivano oltre 40 star del cinema in altrettanti camei tra cui Fernandel, Frank Sinatra, Buster Keaton e Marlene Dietrich – che alla fine vinse 5 Academy Awards.
E ricordiamo il film del 2004 di Frank Coraci, ben poco convincente malgrado un cast da possibile hit al botteghino (Steve Coogan, Jackie Chan, Cécile De France, tra gli altri) a cui nulla valse la distribuzione stto l’egida di Disney.
Ma questa è la prima versione animata ad approdare in sala e avviene in un anno particolare, in cui si ha quasi il timore di sognare. Di un pizzico di brio e divertimento, soprattutto il pubblico di giovanissimi, ne aveva quindi davvero bisogno.
Il lungometraggio di oggi ci porta in una giungla popolata da locuste inclini ai riti propiziatori; nel deserto dove gli scorpioni sono biker un po’ bulli al cui controllo nulla sfugge; in città dai mille profumi; e in villaggi in cui le principesse agli agi di corte preferiscono la tuta da pilota e volare intorno al mondo insieme agli amici.
Insomma, un’avventura dai colori sgargianti, con protagonisti divertenti (forse a tratti caricaturali, ma agli occhi di noi adulti quindi poco importa), posti su un piano paritario (nessun gentiluomo londinese con al seguito il nuovo cameriere francese, bensì due personaggi diversi, destinati ad aiutarsi che conoscendosi diverranno inseparabili), che ci ricorda l’importanza dell’amicizia, appunto, del fare squadra per superare le avversità, e degli affetti più cari, perché alla fine le famiglie sono tutte a loro modo sgangherate, ma l’amore basta volerlo ed è li che ti aspetta.
Il giro del mondo in 80 giorni di Tourneux è un film gentile che col suo tratto semplice saprà regalare ai piccoli spettatori uno scorcio di quanto sia meraviglioso, vario e imprevedibile il nostro globo!
Vissia Menza
TRAILER UFFICIALE
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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