Recensione e conferenza stampa di BECKETT, il film di Ferdinando Cito Filomarino presentato in Piazza Grande al Locarno Film Festival 2021.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Ferdinando Cito Filomarino
CAST: John David Washington, Vicky Krieps, Boyd Holbrook
DURATA: 108 min.
DISTRIBUTORE: Netflix
DATA DI USCITA: 4 agosto 2021 (Festival di Locarno), 13 agosto 2021 (streaming)
RECENSIONE
Durante una vacanza in Grecia, l’americano Beckett (John David Washington) e la sua fidanzata (Alicia Vikander) rimangono coinvolti in un incidente stradale. Lei muore sul colpo, lui vede qualcosa che non dovrebbe e diventa vittima di una caccia all’uomo internazionale.
Sullo sfondo una nazione che brucia, tra giochi di potere politico, proteste e dure repressioni, Beckett prova a sopravvivere.
Beckett, prossima distribuzione Netflix, è il film che riapre le porte di Piazza Grande al Festival di Locarno dopo l’interminabile stand-by dettato dal Covid. Un film diretto da Ferdinando Cito Filomarino, già second unit director per Luca Guadagnino in Chiamami Col Tuo Nome e Suspiria e giunto al suo secondo lungometraggio personale, che il regista definisce come il thriller frutto del suo amore per il cinema paranoico americano degli anni settanta e per quello d’azione di Hong Kong.
“L’ispirazione principale è stata I Tre Giorni Del Condor di Pollack” racconta Cito Filomarino in conferenza stampa, affiancato dall’assoluto protagonista Washington e da Vicky Krieps (Il Filo Nascosto, Old), che in Beckett interpreta un’attivista tedesca che diventerà l’unica alleata dell’uomo in fuga.
L’attrice lussemburghese elogia e sottolinea “la forte componente politica che è il nucleo di Beckett”, perché la vicenda personale dell’”uomo sbagliato al posto sbagliato” è profondamente intrecciata allo scenario convulso della Grecia di qualche anno fa, un Paese che dunque non è solo lì ad offrire scenari esotici e location suggestive all’occhio del pubblico, ma anche il clima da polveriera sociale dove un mosaico di interessi statali e internazionali soffoca il cittadino.
Anche il cittadino Beckett, che capita lì per caso e per turismo e che come i colleghi di Perché Un Assassinio di Pakula e Missing di Costa-Gavras diventa capro espiatorio di schemi governativi senza pietà.
Nell’infinito inseguimento, Beckett passa da uomo ordinario ad action man, con Washington che spiega che “anche un uomo qualunque diventa una specie di eroe e sfodera risorse che non pensava di avere se gli viene minacciato qualcosa di importante, che siano i propri affetti o in ultimo anche se stesso”. Ecco come interpretare il sorprendente crescendo da “John Wick” del protagonista, la cui odissea termina nella vivida e caotica cornice di un’Atene messa a ferro e fuoco dal malcontento popolare.
Nonostante qualche spunto conturbante, come la tragica concatenazione di eventi iniziali (qui troviamo una fugace apparizione di Alicia Vikander) o la stratificazione della corruzione, progressivamente svelata da Cito Filomarino, Beckett non regge il confronto con gli “avi” citati, principalmente per una sceneggiatura deboluccia che non tratteggia quasi mai con la giusta forza il dramma personale o quello collettivo. Così anche le bordate equamente distribuite tra i vari governi si diluiscono, in un film che non trova la fiammata e che dopo un po’ sembra accontentarsi di diventare un thriller da piattaforma come molti altri.
Luca Zanovello
TRAILER UFFICIALE
Foto: area stampa Netflix.
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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