Recensione di PALM SPRINGS, il film di Max Barbakow ora su Amazon Prime Video!

Palm Springs poster film

La locandina italiana del film Palm Springs.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Max Barbakow
CAST: Andy Samberg, J. K. Simmons, Cristin Milioti, Peter Gallagher, Mertedith Hagner
DURATA: 90 min.
DISTRIBUZIONE: I Wonder Pictures
PIATTAFORMA: Amazon Prime Video


RECENSIONE

Sarah è la damigella d’onore al matrimonio di sua sorella. Lì conosce lo spensierato Nyles, che la salva dall’imbarazzo e recita al suo posto un toccante discorso in onore degli sposi. L’incontro, già bizzarro, si complicherà quando Sarah seguirà Nyles in una grotta e si ritroverà intrappolata insieme a lui in un loop temporale che li costringe a rivivere sempre lo stesso giorno.

Una scena del film - Photo: courtesy of I Wonder Pictures.

Una scena del film Palm Springs – Photo: courtesy of I Wonder Pictures.

Presentato alla Festa del Cinema di Roma, dopo un breve passaggio al cinema Palm Springs sbarca su Amazon Prime Video, una commedia fantastica/romantica ma senza romanticismo. Il regista Max Barbakow si cimenta con un tema molto cinematografico e molto usato, quello del time loop, che ha per capostipite assoluto il cult Ricomincio da capo. Un meccanismo narrativo che da sempre affascina sceneggiatori e scrittori e piace agli spettatori perché almeno una volta nella vita tutti ci siamo domandati come sarebbe se avessimo un solo giorno da vivere, sempre uguale a se stesso.

E forse non a caso questo film esce in un anno dove è difficile distinguere un giorno dall’altro: non siamo forse tutti in un cerchio temporale da quasi un anno, senza sapere quando ne usciremo? E, quando ne usciremo, saremo ancora capaci di vivere nella tanto sospirata “normalità”?

Nyles e Sarah, i giovani protagonisti del film, sono le vittime perfette per rimanere incastrate in un loop, perché non hanno niente da perdere, ed è questa forse la cosa più innovativa e interessante del film.

Non si aspettano niente dal loro futuro, sono infelici e rassegnati, cinici e disillusi riguardo a tutto, quindi dopo un primo momento di comprensibile rifiuto, l’avventura ha inizio ed è a base di grandi bevute, nottate sotto le stelle, gag irriverenti e nessun rispetto verso il prossimo.

Una scena del film Palm Springs - Photo: courtesy of I Wonder Pictures

Una scena del film Palm Springs – Photo: courtesy of I Wonder Pictures.

Quindi nessun rischio o responsabilità ma soprattutto nessuna conseguenza, nessun errore da commettere a cui non si possa rimediare. Insomma, il mondo perfetto per due outsider che si sentono due falliti solo perché ancora non hanno trovato il loro posto nel mondo.

Un parco giochi senza sorprese, dove tutto è sotto controllo, le mosse degli altri sono già state registrate e tutto è un centrifugato di prevedibilità e bellissima e ambita noia. Nulla ha più importanza: esiste qualcosa di più bello?

Non è che poi il resto dei personaggi del film (quelli liberi dal loop) siano meno vacui di loro. È così che il film parla alla (e della) nostra generazione, dove il nichilismo è diventato l’ingrediente da disseminare un po’ ovunque, perché con o senza loop temporale, meno ci tieni e meglio è.

Palm Springs alla fine prova a riscattare i suoi protagonisti, diventando una storia d’amore (seppur senza traccia di romanticismo), una love story dolcissima, nata fra le pieghe del tempo ma soprattutto fra le pieghe di un malessere e di un disagio esistenziale che non lascia spazio a versi d’amore.
Una scena del film Palm Springs - Photo: courtesy of I Wonder Pictures

Una scena del film Palm Springs – Photo: courtesy of I Wonder Pictures.

Ci si innamora per similitudine e un po’ per disperazione, perché è l’ultima possibilità rimasta per salvarsi. E per quanto scontato, l’amore fra Nyles e Sarah è sincero e degno di essere vissuto veramente, provare ad amare è l’unico progetto su cui vale la pena investire e per cui vale la pena andare avanti, giorno dopo giorno, in un mondo assurdo.

I due attori Andy Samberg (Brooklin Nine-Nine) e Cristin Milioti (How I Met Your Mother) sono perfetti nella parte, dotati della giusta dose di menefreghismo e autoironia, ma va sicuramente menzionato il grandissimo J. K. Simmons, che qui interpreta Roy, l’arrabbiatissima nemesi di Nyles, trascinato anche lui – sempre per errore – nella magica grotta che crea il loop temporale.

Il film riesce a non scadere mai nel messaggio criptato o nella morale, lascia solo un dubbio, che aleggia alla fine della visione: baratteresti una vita sicura, sì, senza alcuna aspettativa, in cambio di un giorno vero nel caos più totale, dove devi fare i conti con il destino quotidiano che ti può schiacciare ma ti può anche rendere felice? Tenendo presente che non c’è posto per i postumi dell’alcool, nei loop temporali.

Margherita Giusti Hazon


TRAILER ITALIANO UFFICIALE

Foto: I Wonder Pictures, che si ringrazia.