Su Amazon Prime si può rivedere tutta la saga de I MEDICI. La nostra recensione: errori, personaggi e storia.

Serie I Medici, il poster della stagione 1

Serie I Medici, il poster della stagione 1

Nonostante le timide aperture di cinema, teatri ed eventi culturali all’aperto, ho continuato a guardare le serie tv proposte da Amazon Prime.

Ce ne sono di tutti i tipi e i gusti, e la mia attenzione si è posata su una fiction storica, I Medici. Lo so, in moltissimi l’avranno vista e io stessa ho guardato alcune puntate in tv, quando è stata trasmessa. Ma non ero così fedele: bastava un impegno che, ovviamente, saltavo l’appuntamento con i Signori di Firenze. Ho colto dunque l’occasione di rivederla dall’inizio alla fine, dalla prima alla terza stagione.

Una serie che vede un cast anglo-italiano ed è stata creata da Frank Spotnitz e Nicholas Meyer, trasmessa dal 18 ottobre 2016 all’11 dicembre 2019 su Rai 1 e ora, appunto, disponibile su Amazon Prime.

Ventiquattro episodi che descrivono il potere della famiglia fiorentina fino alla morte di Lorenzo, detto il Magnifico, nel 1492.

Se la seconda e la terza stagione raccontano appunto di Lorenzo e di ciò che più o meno si ritrova anche nei libri di storia, compresa la bellezza artistica e l’epoca del Rinascimento, meno nota è la vicenda del nonno del Magnifico, Cosimo.  Interpretato da Richard Madden, succede al padre Giovanni de Bacci, un severo Dustin Hoffman, e insieme al fratello Lorenzo (il primo, non il Magnifico, ovviamente, interpretato da Stuart Martin) inizia la sua ascesa al potere.

Una storia, quella di Cosimo, che si conosce poco, e ha un fascino incredibile.

Si parte dalla morte del capofamiglia, Giovanni, diventato banchiere. La sua grande fortuna fu quella di amministrare i conti del Papa, ma morì di vecchiaia e non certamente avvelenato. E dunque perché questo errore storico?

I Medici, seppure molto amati, avevano anche altrettanti nemici: non solo chi desiderava la loro ricchezza, ma anche chi non riusciva a comprendere intrighi e alleanze a discapito o a favore della famiglia.

I matrimoni erano combinati e chi faceva “il lavoro sporco” per eliminare chi risultasse scomodo, non erano certamente i signori di Firenze, che segretamente, davano mandato a persone fidate. Questo primo errore storico, l’uccisione di Giovanni, è un espediente letterario che serve per generare quel risentimento che accompagnerà i figli per tutta la vita e farà guardare con sospetto chiunque voglia intromettersi negli affari di famiglia.

Un errore che, a mio parere, racconta la violenza e la giustizia privata che veniva messa in atto per conservare il potere o per vendicare le ingiustizie.

Cosimo De Medici, detto il Vecchio, fu amante dell’arte e del bello. Vera fu la conoscenza di artisti come Brunelleschi, a cui si deve la costruzione della Cupola.

La fama di Cosimo, però, è dovuta all’abilità politica, quel mantenere la pace e l’equilibrio che poi saranno l’eredità morale del nipote Lorenzo (interpretato da Daniel Sharman).

In questa fiction si ammira la campagna toscana e la bellezza di Firenze, anche se molti degli edifici che si vedono, non esistevano all’epoca dei fatti narrati.

Basti pensare che la facciata del Duomo venne completata nel 1887, decisamente molto più tardi rispetto alle vicende dei Medici.

Nella prima stagione, ma ritorna anche nella seconda, è introdotta la figura del consigliere e amico fidato di Cosimo e Lorenzo. Si chiama Marco Bello e mai nome è stato più azzeccato!

E’ davvero affascinante l’attore Guido Caprino che, però, interpreta un personaggio che non è mai esistito. Ma visto quanto è amato dai fan, come si dice, bisognerebbe inventarlo e allora…ecco fatto!

Stessa cosa vale per la terza stagione: sono veramente esistiti molti consiglieri del Magnifico, come Tommaso Soderini, Giovanni Canigiani impegnato nella guerra di Volterra nel 1472, citata nella fiction e Antonio Pucci.

E invece?

Onde evitare di citarne alcuni a discapito di altri, si sono inventati il personaggio di Bruno Bernardi (interpretato dall’attore inglese Johnny Harris), spietato e astuto consigliere di Lorenzo.

Un personaggio forse che, racchiude in sé, la colpa per le scelte sbagliate. Nei libri si trova il nome di Francesco di Tommaso Sassetti, vero direttore del Banco dei Medici, che portò al fallimento della banca, (qui non citato). Ma anche di tutte quelle azioni feroci e impopolari che determinarono, piano piano, il tramonto di Lorenzo e di Firenze.

Ferrara, monumento a Savonarola. Photo: Sarah Pellizzari Rabolini.

Ferrara, monumento a Savonarola. Photo: Sarah Pellizzari Rabolini.

Dovrei dire anche dei figli. Lorenzo ne ebbe dieci con Clarice Orsini (Synnøve Karlsen) e qui se ne vedono solo tre e il figlio illegittimo, riconosciuto, di Giuliano (Bradley James). Il figlio Piero (Louis Partridge), detto il Fatuo, non aveva il carisma e l’abilità del padre. E il soprannome la dice lunga. Governò per cinque anni. Invece la serie si chiude con il governo di Savonarola (Francesco Montanari), il frate che predicava, per un tempo anche a Ferrara, contro la corruzione della Chiesa.

Tra l’altro Girolamo Savonarola fu condannato per eresia e venne bruciato sul rogo 1498, ma qui non si fa cenno (oggi la Chiesa ha rivisto la figura del frate).

Insomma, moltissime sono le inesattezze, ma direi che sono errori voluti, espedienti che ci raccontano un’epoca incredibile, quella del Rinascimento e la forza di una famiglia potente che ha lasciato la sua eredità in termini di arte e storia.

Lo spettatore si lascia affascinare e si informa: è davvero successo così?

Oggi basta andare in rete e trovare la vera storia di Simonetta Vespucci, Musa di Botticelli e amata da Giuliano. Chi era davvero Contessina De Bardi e Lucrezia Donati (Alessandra Mastronardi, moltissimi sono gli attori italiani in questa serie).

E se questo accade, allora ben vengano gli errori e le mancanze. Quelle che insinuano il dubbio e ci invitano allo studio e alla conoscenza di una pagina importante della storia e dell’arte italiana.

Sarah Pellizzari Rabolini